| Le
            antologie dei concorsi de Il Club degli autori
 | 
      
         | 
               Antologia del
               premio letterarioPoeti dell'Adda
 
 | 
      
         | 
               INDICE Maria
               Alloisio pag. 5 - Maurizio Balbiano pag. 6 - Enea
               Baldi pag. 7Maria
               Luisa Beck-Peccoz Spanò pag.
               8
               - Giulia Beltrami pag. 9 - Eliseo
               Bertani pag. 10
               - Margherita
               Biondo pag. 11
               - Felicia
               Dorotea Bonanno pag.
               12
               - Silvana
               Brigandì pag. 13
               -
               Sara Cardinali pag. 14 - Carlo Carrea pag. 15 -
               Adalgisa Caruso pag. 16 - Pier Paolo Caserta pag. 17 -
               Simona
               Conte pag. 18
               - Manuela Conti pag. 19 - Alessandra Crabbia pag. 20 -
               Liliana
               Croci pag. 21 -
               Maria Angela D'Onofrio pag. 22 - Mariella De Franco
               pag. 23 - Filippo Giuseppe Di Bennardo pag. 24 -
               Giuseppe
               Di Filippo pag. 25
               -
               Paola di Tota pag. 26
               - Giancarlo Dimaggio pag. 27 - Davide Ferrari pag. 28
               - Sergio Ferraro pag. 29 -
               Filippo Finardi pag. 30Mario
               Fois pag. 31 - Teresa Formenti pag. 32 - Chiara Fratar
               pag. 33 - Marco Galli pag. 34 - Neva Galli pag. 35 -
               Lucia Galuppini pag. 36 - Marco Gambuti pag. 37 -
               Patrizia Gorga pag. 38 - Simonetta
               Gravina pag. 39
               - Vittorio
               Greggio pag. 40
               - Camilla Iannacci pag. 41 - Anna La Cecilia pag. 42 -
               Massimo Lo Celso pag. 43 - Matteo Lolli pag. 44 -
               Mariano Luccero pag. 45 -
               Elisabetta Mannini Diaz pag. 46
               -
               Eleonora
               Miconi pag. 47 -
               Paolo Monti pag. 48 - Dino Valentino Moro pag. 49 -
               Rosina
               Moro pag. 50
               - Roxana Morsella pag. 51 - Maria Mosca pag. 52 -
               Fernanda Nicolis pag. 53 - Marco Palma pag. 54 -
               Francesca
               Piazzolla pag. 55
               - Rosanna Pisoni pag. 56 - Andrea Potestio pag. 57 -
               Daniela Raimondi pag. 58 - Ermano Raso pag. 59 -
               Miranda
               Rigato pag. 60
               - Francesca Chiara Robboni pag. 61 - Dalila Danila
               Roccetti pag. 62 - Annamaria Salvoni pag. 63 - Mirco
               Sanchini pag. 64 - Elisabetta Sbalzarini pag. 65
               -
               Luciana Scaglia Grenna pag.
               66
               - Adriano Scandalitta pag. 67 - Pierluigi
               Scaroni pag. 68
               - Adriana Scarpa pag. 69 - Raffaele Sciacoviello pag.
               70 - Domenico Semeraro pag. 71 - Roberto Silleresi
               pag. 72 - Franco
               Simoncini pag. 73
               - Tiziana Soressi pag. 74 - Luca Stefanazzi pag. 75 -
               Paola Surano pag. 76 -
               Adriana Sustersich
               pag. 77 - Carlo Tavani pag. 78 - Giovanni Tavcar pag.
               79 - Arianna Toma pag. 80 - Antonio Turnu pag. 81 -
               Carmine Verazzo pag. 82 - Andrea Zandonati pag. 83 -
               Liliana Zinetti pag. 84    | 
                Come
               avere l'antologia | 
      
         | 
                  Maria
                  Luisa Beck-Peccoz Spanò Notte
                  di S. Silvestro Guarda
                  fuori,fuori...nella
                  notte accesa,nel
                  caldo diverso,nella
                  piccola nostalgiadi
                  un secondo comune.Guardando
                  fuorivola
                  via da quel mondofatuo
                  e feroce,liberatidalle
                  tue catenedi
                  passione e di pena,sguscia
                  al di làdelle
                  tue briglie di acciaio.Guarda
                  fuori...Più
                  lontano di quel che vedono i tuoi
                  occhi,oltre
                  quel che intuiscono i tuoi pensieri,mio
                  adulto follettoche
                  ha disimparato a volare.Fissa
                  un punto buionella
                  notte accesae
                  in quel punto mi incontrerai,liberada
                  passioni e catenesenza
                  briglie ne peneoltrei
                  miei pensieri e i miei occhi,pronta,con
                  ali tutte nuove,a
                  darti una manoe
                  a volarecon
                  te.
 | 
                  Eliseo
                  Bertani Le
                  stagioni della vita E
                  di fronte ad una forza superioree
                  quanto mai ingestibiletutte
                  le certezze se ne andarono;spazzate
                  via da una mandria di bisonti.Fu
                  solo, e solo allora che tutto si fece
                  chiaro.Solo
                  allora arrivò l'angelo portatore di nuove
                  vere domande.E
                  in quel momento le paure si sciolsero come neve al
                  sole.Finalmente
                  di nuovo il sereno e poi...ancora
                  il sereno e poi di nuovo...
 | 
      
         | 
                  
                  
                  TORNA
                  ALL'INDICE
 | 
      
         | 
                  Margherita
                  Biondo Effrazione Sfioro
                  le immote braccia del cieloche
                  sconfinate cingono il silenziomentre
                  cerco barlume di leggendafrugando
                  antesignane meraviglieche
                  lo sguardo s'affanna ad adunare.Col
                  brusio del languore nella mente,radiosa
                  d'antica saggezzadepongo
                  sul letto di terrabrandelli
                  di pene mortali.Dietro
                  la grata di un confessionalecucito
                  sul manto che l'orizzonte indossanascondo
                  le mie scatole di boriae
                  anelo nella notte quel buon sensoche
                  non si può impartire per
                  comando.Con
                  gli occhi sempre fissi verso il buioper
                  arrivare ai gradi più elevatispingo
                  la mente dove l'uomo non può
                  entraree
                  confronto tacita il mio Dio clementecon
                  quello che è concesso agli
                  osservanti.Dubbio
                  si tinge di un bagliore di letizianella
                  visione di vecchi intellettualicol
                  tempo immunizzati e diffidentiche
                  proni si convertono ai miei Santi. Incoscienza
                  blasfema,ridestata
                  da un lampo di luceche
                  effrangendo cotanta tracotanzafa
                  brillare una torcia sui passi degli
                  umanisotto
                  le insegne accesenelle
                  vie abitate da indolenza mutaove
                  confondo quel respiro inquietoche
                  neppure forzando la memoria ormai
                  rinvengo.
 | 
                  Felicia
                  Dorotea Bonanno La
                  pioggia Scendi
                  nella notteinsistente
                  batti sui vetriillumini
                  le casequando
                  è ancora giornoe
                  si fa sera, colorila
                  notte di mille luci. (Raccolta
                  di poesie - Memorie 1998) 
 | 
      
         | 
                  
                  
                  TORNA
                  ALL'INDICE
 | 
      
         | 
                  Silvana
                  Brigandì A
                  mia sorella Cettina S'io
                  dovessi immaginar di una sorella,la
                  penserei con la stessa tua figuramorbida
                  e solare,le
                  stesse armoniose tue movenze,lo
                  stesso fare docile e pacato,le
                  stesse linee tue a contornareun
                  viso delicato,lo
                  stesso tuo sorriso gioioso,aperto
                  e bianco,la
                  stessa voce tua sottile e melodiosa,la
                  stessa essenza tua leggera e odorosa.Ma
                  più di tutto la sognerei con gli
                  stessigrandi
                  occhi tuoi, culla di sereni sguardicosì
                  amorevoli e soavi,che
                  tanto bene sanno carezzare il mondo. 
 | 
                  Simona
                  Conte Vita Cosa
                  resta delle sensazioni vissute,delle
                  emozioni provate?Solo
                  piccoli segni,a
                  volte confusi,come
                  graffietti abbozzatisu
                  di una scura lavagna. Ad
                  uno sguardo d'assieme,mi
                  colpisce il disordinedegli
                  ultimi segni lasciati.Non
                  tento di capire,di
                  collegare,ma
                  ferma,con
                  decisi colpidi
                  spugna bagnatasopprimo
                  ogni cosa. Mentre
                  la guardonel
                  suo riacquistato candore,la
                  mia vita mi apparericca
                  di un'austera bellezza,come
                  la stessa lavagna,nuova
                  a vedersie
                  linda e splendente.Ma
                  adesso la temo:la
                  guardo tremantechiedendomise
                  in me esisteil
                  coraggiodi
                  lasciarlanuovamente
                  riempiredi
                  quei segni confusi,di
                  quelle speranze sboccianti,che
                  non son altro che vita. 
 | 
      
         | 
                  
                  
                  TORNA
                  ALL'INDICE
 | 
      
         | 
                  Liliana
                  Croci Lettera
                  a un violino stonato Scrivo
                  a un violinoil
                  violino di un genioUn
                  genio, un artistache
                  anche stasera si
                  china e ringrazia. Note
                  su note tesse una tela:capricci,
                  sonate, adagi, allegretti,sinfonie
                  di una vita,perfetto
                  non sbaglia. E
                  corre nel ventotra
                  pause ed accordimagia
                  di un momentola
                  vita che sfugge tra applausi e successonon
                  vede, non sente. Silenzio
                  e preghieraper
                  un violino ormai solo.  Madre Il
                  volto immobilefermo
                  su quel corpoa
                  te tanto caro, Madre. Membra
                  straziate dal dolore del mondo,ferite
                  aperte che l'uomo non comprendefra
                  le tue braccia stanche, abbandonato. Guardi
                  tuo Figlio.Lo
                  strazio della Crocediventa
                  ora pietà amorosa. Tutto
                  è compiuto Mariae
                  tu, madre delle madri.Sei
                  con Luiil
                  Destino dell'uomo. 
 | 
                  Giuseppe
                  Di Filippo Il
                  treno Il
                  treno va e avanzapassa
                  le stazioniche
                  si accavallano con noncuranza 	In
                  lontananza le luci tremolanti	corrono
                  veloci	e
                  lui passa sempre avanti Sono
                  luccicori bianchi, verdi, gialli, rossile
                  piante spariscono assieme a prati e
                  villaggiinghiottiti
                  dal treno come voraci molossi 	E
                  veloce si allontana	nella
                  notte buia e silenziosa	con
                  sprazzi di luce balzana Le
                  sbarre dei portabagaglisi
                  riflettono a specchiofuori
                  dal finestrino come sonagli 	E
                  da quelle sbarre riflesse	vedo
                  la luna piena	che
                  mi sorride senza interesse Ma
                  non sei più luna argenteahai
                  ucciso il platonismosei
                  stata contaminata da cefalea 	Sempre
                  brilla ma non è più
                  nostalgica	ispiratrice
                  degli innamorati	è
                  ritrosa e pigra, non vuol fare più
                  fatica E
                  nonostante delle ruote lo stridore,sento
                  un cane che ringhia controe
                  lancia i suoi latrati da assalitore 	E
                  sbuffando arriva sul suo binario	guarda
                  entusiasta i viaggiatori	e
                   trepidando aspetta dal capo il
                  fischiettio. 
 | 
      
         | 
                  
                  
                  TORNA
                  ALL'INDICE
 | 
      
         | 
                  Paola
                  di Tota Carità
                  umana Rosso
                  come un sugoben
                  condito di budellaa
                  cui manca vita,steso
                  immobile per terra,un
                  uomo a bocca apertaguardava
                  (l'occhio fisso)il
                  cielo della notte.Gente
                  intorno a curiosareinsieme
                  con il ventodei
                  telefoni squillare...Sensazionalecirco
                  da osservare.Disgustatada
                  quell'immagined'indifferenzaad
                  una morte anonimad'un
                  albaneseucciso
                  con violenza.***Recita
                  la sera Un
                  palco d'ombre regala luceal
                  buio, silenzioleggero
                  di sopravvivenza.Gli
                  attori siamo noi,semplici
                  comparse,che
                  s'innamoranodi
                  un copione magico.La
                  regia del viverec'imprigionòin
                  ruoli sterili di fantasia.Eppure
                  nascequesta
                  notte stellauna
                  prima damache
                  appartiene al tempouna
                  sera carismaticadi
                  sentimento.  
 | 
                  Filippo
                  Finardi Solo
                  silenzio Le
                  cinque d'un pomeriggio di mezz'agostola
                  lunga luce del sole è doratasull'erba
                  verde e fonda.Una
                  pozza nel ruscelloe
                  fiori rossi rilucono nel prato.L'acqua
                  è d'un marrone verdastrotrasparente.
                  Sulla rivadue
                  piccoli ranocchi.È
                  l'ora e il luogo dei poeti:pienezze
                  di vita di naturale
                  ore e giorni e settimanescorrono
                  senza mutamenti,le
                  persone e forme si dissolvononella
                  diafana immensità dell'ora.Infine
                  nulla è rimastotranne
                  l'interminato cristallo d'ariadi
                  roccia e d'acqua e silenzio.Solo
                  silenzio.***Gli
                  occhi dell'infanzia Pieno
                  di gioia osservavo il mondoquando
                  guardavo con gli occhi dell'infanzia;sospeso
                  fra tempo e luceal
                  limite estremo della vitadove
                  le nubi impalpabili l'aria non può
                  toccare,dove
                  tutto rimane come su una scena,finché
                  la morte scancellerà ogni cosafuor
                  che i ricordi,custoditi
                  nel palmo della manoe
                  dentro le rughe del volto devastatoda
                  lagrime prosciugate fra riso e pianto.Mi
                  resta dentro, intero,il
                  senso vivo delle mie speranzea
                  poco a poco anch'esse frantumate,come
                  rimbombi o echiin
                  groviglio riunite a ricordare.  
 | 
      
         | 
                  
                  
                  TORNA
                  ALL'INDICE
 | 
      
         | 
                  Simonetta
                  Gravina A
                  te Al
                  di là della notte.Al
                  di fuori del tempo.Il
                  mio cruccio sei tu.Il
                  mio grande tormento.Nell'inferno
                  del cuore,tra
                  le vie della mente,tu
                  sei costante.Ogni
                  ora presente.Vorrei
                  sostenerti.Poterti
                  aiutare.Sottrarti,
                  amor mioall'antico
                  male.Gettare
                  su me,tutto
                  ciò che ti affligge.Vorrei
                  ritornarea
                  quel giorno lontano,quando
                  piccino,mi
                  stringevi la mano.Il
                  giorno è splendente.La
                  notte ti ascolta.Su,
                  mio campione,sorridi
                  al destino.Riprendi
                  il cammino.La
                  strada è tortuosa,ma
                  dolce è la meta.Mio
                  bel cavaliere,imbranca
                  la spada!Lo
                  vedi?Laggiù,
                  per te c'è una stella.Coraggio
                  bambino.Il
                  sole è vicino.Riemergi
                  campione,dal
                  buio cammino.Tu
                  sei il più forte.Ti
                  sono vicino.
 | 
                  Vittorio
                  Greggio A
                  mia madre Candida
                  lassùLe
                  fragili tue spoglie,Riposi. Come
                  piuma,Al
                  suono dei Violini,Sei
                  convolata nei cieli. In
                  memoria hai lasciatoA
                  chi t'ha voluto bene,Bei
                  ricordi,Nostalgia
                  e rimpianti. D'amor
                  di madreLa
                  tua missione,In
                  me ancor vive,E
                  nel mio cuor ancora infondi,Con
                  parole e tenerezze,I
                  tuoi consigli;Che
                  mi fan sentir ancor ventenne. Un
                  grazie, or dedicoPer
                  quel che hai fatto,Un
                  grazie di cuoreAlla
                  mamma più buona del Mondo.
 | 
      
         | 
                  
                  
                  TORNA
                  ALL'INDICE
 | 
      
         | 
                  Elisabetta
                  Mannini Diaz Redentore Vesti
                  sottili, leggereliberi
                  i piedi nei sandali,mille
                  imbarcazioniriverberano
                  luci coloratetra
                  le nere onde della sera,gioia
                  di esserenell'attesa
                  di tutti.Il
                  cielo schiarisceallontanandosi,luce
                  rivola sull'altascalinata
                  palladiana,sbianca
                  i classici ritmidi
                  San Giorgioserrato
                  nella sua isola,irrompe
                  nell'aereo vuotoche
                  regge il Palazzo rosato,indora
                  mosaici della Basilica,si
                  avvolge nei modiglioniche
                  accompagnano la cupolaalla
                  sua pacata salita,muove
                  vesti di angeli e santiin
                  bianca pietra morbida.È
                  Redentore,questa
                  notte i fuochisono
                  le nostre stelle.***Al
                  marito Sconciata,
                  donna solo nel cuorela
                  lama affonda ancora e poi ancoranelle
                  carni indifese. Sfila.Occhi
                  di uomini maschi si allontanano.Ferita,
                  lo specchio evocasquarci
                  del Medioevo.Occhi
                  di donne femmine ipocritenon
                  trattengono l'indifferenza.La
                  mente respinge l'universo.Tu,
                  nido di tanti anni e ricordimi
                  prendi per mano. Mi tieni con te. 
 | 
                  Eleonora
                  Miconi Povero solo,seduto
                  suuna
                  panchina,vestito
                  di pochi stracci,lo
                  sguardo nel vuoto,velato
                  di tristezza.Sei
                  solo,lontano
                  dal mondonessuno
                  ti guarda.La
                  tua manosempre
                  tesa,in
                  cerca d'aiuto.Sei
                  solo,vorrei
                  poterticolmare,almeno
                  una volta,di
                  calore,coprirti
                  di carezze,aiutarti
                  a speraremasei
                  solo.Tendi
                  ancora la tuamano,perché
                  io làstringeròalla
                  mia. 
 | 
      
         | 
               
               
               TORNA
               ALL'INDICE
 | 
      
         | 
                  Rosina
                  Moro Luce Si
                  canta la Luna, si canta il Solee
                  si continua a cantare le Stelle.Io
                  vedo nella Luce della Luna,vedo,
                  nella Luce della Luna,la
                  speranza del giorno che viene.E
                  vedo te Amica mianella
                  Luce della Luna e nel giorno che viene.Vedo
                  te Amica mia.Il
                  Sole sorride al mio cuore.Si!
                  il Sole sorride e abbraccia la Luna.Il
                  Sole sorride e abbraccia la Luna.Io
                  vedo te Amica mia con il Sole e con la
                  Luna.Le
                  stelle sorridonoe
                  la notte accoglie lo spirito stanco del
                  giorno.La
                  notte, si, la notte accoglie lo spirito della
                  vita...E
                  va... la notte va.Si
                  chiede la notte come sarà il
                  Soleal
                  risveglio del giorno.Si
                  chiede la notte nella Luce della Luna.E
                  le Stelle illuminano il cielo nella notte con la
                  Luna,oggi,
                  domani, nel tempoaspettando
                  il Sole.***Libera
                  Libera Sono
                  entrata nella tua casa,così,come
                  ogni giorno entro nella mia casa.Un
                  tutt'uno.LIBERA,
                  LIBERA NEL MIO CUORE.L'affetto
                  silenzioso e sinceroapre
                  ogni porta e culla il sonno......Aspetto
                  il tuo risveglio.   
 | 
                  Francesca
                  Piazzola Erano
                  fiori freschi Erano...fiori
                  freschisbocciati
                  alla vita.Ora...non
                  hanno profumo.Sono
                  incantati.Fermi
                  agli angolidel
                  quartierepunti
                  da un velenovogliono...apparire
                  normali. Scuotonol'animo
                  del
                  passantesensibile. E...sono
                  sempre lì,ogni
                  giorno,nello
                  stesso angolocon
                  lo stessoincantato
                  sguardoin
                  attesa...dello
                  stesso velenoche
                  farà viveremomenti
                  di vitaincantatori...momentanei...effimeri...  
 | 
      
         | 
            
            TORNA
            ALL'INDICE
 | 
      
         | 
                  Miranda
                  Rigato Giano(I
                  due volti dell'anima) Preludiodi
                  sentimenti contrastanti,anima
                  che languein
                  un sogno irreale,risvegliata
                  da immaginidi
                  questuanti d'amore,di
                  venditori di illusioni,un'altalena
                  che oscillasulle
                  emozioni che mutanocome
                  il giorno e la notte,come
                  il sole e la luna.Malinconie
                  passano sfiorandoraccoglitori
                  di veritàperse
                  lungo la vita,da
                  restituire a chila
                  sua anima smarrisce.***Etiopia(Corno
                  d'Africa) Occhi
                  grandi, smarritisenza
                  un perché.Membra
                  stanche, spossateinerti
                  in un nulla che continua,continua
                  una vita di dolore,di
                  fame, d'infamia.L'infamia
                  di chi non vuole ascoltarequeste
                  grida silenzioseche
                  escono dal profondodi
                  un'anima rassegnata,indifesa
                  dall'indifferenzadi
                  un mondo opulento,adagiato
                  nei suoi egoismi:mentre
                  negli occhi vuoti,attoniti
                  di un bimboscorrono
                  immagini tragichedi
                  dolore e di morte.
 | 
                  Luciana
                  Scaglia Grenna ...Pensiero... Vaghi
                  per una boscaglia,intricata,trovi
                  arbusti, rovi,liane
                  intrecciate,sei
                  ostacolato,ti
                  dimeni,cerchi
                  di superare gli intrighi,in
                  lontananzavedi
                  uno spiraglio di luce,non
                  ti perdi d'animo,sbaragli,
                  lotti,ti
                  fai forzae
                  portandoti verso quella lucesei
                  sempre vivoperché
                  esultantedi
                  esprimere tutto te stesso.    "Nella
                  vita, a volte, si crede di non essere capaci di
                  scrivere poesie perchè il tempo a nostra
                  disposizione è troppo poco e noi dobbiamo
                  correre, correre, non possiamo fermarci per queste
                  "sciocchezze". Poi avviene qualcosa di inaspettato
                  e travolgente e ci ritroviamo con tanto tempo per
                  pensare. Allora, da noi che non siamo robot,
                  vengono sciorinate in un baleno frasi che messe
                  assieme hanno un significato recondito.Tutto questo
                  è successo a me".
 | 
      
         | 
            
            TORNA
            ALL'INDICE
 | 
      
         | 
                  Pierluigi
                  Scaroni Opera
                  segnalata dalla Giuria Campi
                  Elisi Vedo
                  linee sottilidi
                  alberi abrasi dal tempomischiarsial
                  manto doratodei
                  monti autunnali.All'orizzontenubi
                  grigiastreminacciano
                  neve.Foglie
                  confusamente ammassatesul
                  fondo pietrosodell'irto
                  sentierosi
                  scostano, querule,al
                  nostro passaggio.Il
                  freddo pungentec'induce
                  a celare le mani.Le
                  bacche rossastredel
                  folto agrifoglios'inchinano
                  mesteal
                  giorno che muore.Mentre
                  il bieco frastuonodel
                  mondo malatocorrode
                  lo spirito umano,lasciamo
                  le anime nostredanzare
                  al chiaro di luna.
 | 
                  Franco
                  Simoncini La
                  luna ha sorriso stasera La
                  Luna ha sorriso staserae
                  l'oliva nera, nel piatto biancoera
                  un segnale vivido ma stancocome
                  l'ombra di una cenae
                  l'arancia succosa e pienadiceva
                  della cena di un uomoche
                  povero era.Brillò
                  improvviso un bicchieredi
                  vino e una goccia rossacadde
                  sulla tovaglia, bianca,di
                  raso, ma il pane biancoasciugò
                  tutto e tutto tornò candido.La
                  Luna sorrideva staserae
                  il pianto del cieco nel piattonon
                  si vedeva. Cadeva pianosul
                  nocciolo duro dell'oliva nerae
                  chetatasi un poco nella preghierae
                  l'oste non portava il contoperché
                  il vino era poca cosaper
                  un povero con un'aranciaed
                  un'oliva nera. Brillavae
                  rideva la Luna stasera.
 | 
      
         | 
            
            TORNA
            ALL'INDICE
 | 
      
         | 
                  Adriana
                  Sustersich Solo,
                  soltanto fantasia Il
                  poeta scrive, scrive sempre,s'immerge
                  nei suoi pensieri,pensieri
                  nelle sue elucubrazioniprovando
                  solo emozioni,emozioni
                  nei suoi versi.Poesie
                  che parlano, diconodi
                  un amore, sempre cercato,ma
                  mai trovato, vivosolo
                  nella sua poesia, ricca epiena
                  di tanta fantasia,fantasia
                  che lo fa volare nel cielo,camminare
                  nei suoi sognisino
                  ai confini, alla fine del mondo.***Grazie
                  mio Dio Mio
                  Dio, mi sento privilegiatanel
                  credere che Tu esisti.Non
                  posso perdere i miei momenti,momenti
                  di grazia quandoda
                  Te so, mi sento di essere amata.Ho
                  trovato la gioia, la lucenel
                  Tuo amore e Tu per placarela
                  mia sete, sete del saperemi
                  hai donato l'acqua della Tua fonte.***Primo
                  amore Solo
                  momenti, pochi attimi,di
                  dolcezza mi hai donato.Quando
                  in riva al marenell'azzurro
                  silenzio del cielomi
                  hai amato. Oggi mi resta, solo,solo
                  di te il ricordoe
                  segni sottili, ma indelebilisul
                  cuore, ma forse in qualcheparte
                  della terra, tu ricordi, come io ricordo
                  ancora quei momenti d'amore.
 |  | 
      
         | 
            
            TORNA
            ALL'INDICE
 | 
      
         | 
               Se
               non la trovi nella tua libreria puoi ordinarlo
               direttamente alla casa editrice. Telefonando da lunedi
               al venerdi dalle ore 10.00 - 12.30 15.00- 17.00 al
               numero 0298233100 | 
      
         | 
                   
                  
                  RISULTATI
                  CONCORSO POETI DELL'ADDA 2000
RISULTATI
                  DEI CONCORSIRITORNA
                  ALLA PRIMA PAGINA CONCORSI (elenco dei
                  mesi)RITORNA
                  ALLA PRIMA PAGINA DEL
                  CLUB
 E-Mail: clubaut@club.it
                  RISULTATI
                  DEI CONCORSI
RITORNA
                  ALLA PRIMA PAGINA CONCORSI (elenco dei
                  mesi)RITORNA
                  ALLA PRIMA PAGINA DEL
                  CLUB
 E-Mail: clubaut@club.it
  
 |