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               Le
               antologiedei concorsi de Il Club degli
               autori
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               Antologia
               del premio letterarioAge Bassi Castiraga Vidardo 2003
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               Sommario Prefazione
               a cura di Loretta
               Pieri -
               Mario Ferrario - Fosca Andraghetti - Marco Angella -
               Elena Auddino - Paul Bacosca - Maria Rosa Bertellini -
               Ilaria Biondi - Vincenzo Bolia - Giovanni Bottaro -
               Maurizio Cafaggi - Claudio Capponi - Simone
               Cassol -
               Nadia Chiaverini - Angelo Colucci - Cristiano Comelli
               - Wilmer Comin - Annamaria
               Corrado -
               Patrizia Cozzolino - Alessandra Crabbia - Cristiana
               Crivelli - Maurizio
               d'Armi -
               Alessandro D'Oscini - Angelo
               Danini -
               Silvestro De Simone - Grazia
               De Vita -
               Giuseppe Diotto - Luigi
               Diego Eléna
               - Giovanna Faro - Giacomo Fumarola - Cinzia Gencarelli
               - Giulia Maria Giardini - Mariateresa Giustiniano -
               Diego
               Greco -
               Raffaele Langella - Milvia
               Lauro -
               Domenico Maccarana - Gabriella Manzini - Emiliano
               Morganti - Gianpiero
               Morgese -
               Federico Nardi - Manuela Porpiglia - Ermano Raso -
               Raimondo Rocchetti - Alessandro Sanscritto - Francesco
               Sassetto - Michela Scabbio - Adriano Scandalitta -
               Fausto Serpagli - Jolanda Serra - Emanuela Spaziani -
               Federica
               Tinti -
               Luigi Vento - Ivan Vicenzi
               
               
 Antologia del Premio
               Age Bassi Castiraga Vidardo 2003 2003 - formato
               14x20.5 - pagg. 60 - Euro 18,00 - ISBN
               88-8356-688-2
 
Risultati
               del Premio Age Bassi Castiraga Vidardo
               2003 | 
               
                 Come
               avere l'antologia | 
      
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               Prefazione
                Attorno a noi il ciclo
            continuo e periodico del sole e delle stelle, del vento e
            del mare ritma, come un orologio nell'infinito del tempo,
            il mutare geometrico dell'universo e della nostra
            vita. Le manifestazioni, i
            fenomeni della vita tangibile, si presentano davanti a
            noi come pendoli inesauribili che ripropongono la loro
            presenza impressionante per bellezza o dimensione o
            graziosa per dolcezza e colore. Col loro riproporsi essi
            sembrano sollecitare le nostre risposte interiori
            chiedendo di interrompere la troppa semplicità
            degli eventi necessari alla vita quotidiana, Ma spesso
            non riusciamo a concentrarci abbastanza. Solo in certe
            occasioni accade che il mondo grande che ci circonda da
            lontano con lo spazio, il tempo, il cielo, il mare e il
            mondo piccolo, cioè le cose che vediamo dirette e
            prossime, siano messi a confronto e fusi di continuo in
            una forma come di vita nuova da cui sorgono pensieri e
            sensazioni speciali; sono momenti di commozione intensa e
            confusa in cui per effetto della apparenza delle immagini
            esterne noi ci sentiamo dentro un animo grande e
            percezioni indefinite
 Vi sono tra noi uomini
            e donne attenti e sensibili che con un talento continuo
            sanno leggere queste sequenze di immagini e ne catturano
            la bellezza. Poi vi associano sentimenti e fatti di vita
            personali come un pittore fa col colore sulla tela. Come
            novelli creatori essi danno un'anima umana ai fatti
            dell'universo vicino e lontano, piccolo e infinito. E
            scrivono con la penna questi quadri di immagini impastate
            con i sensi e con la storia personale, fondendola con
            l'universalità periodica ed eterna della natura,
            sono i Poeti. Essi prendono tra le
            mani questi momenti di fusione tra natura e sentimenti e
            creano quadri istantanei che poi riprendono il loro
            fluire nel tempo. Così le poesie
            possono esprimere, come nei brani selezionati in questa
            raccolta, immagini di un immenso deserto col suo silenzio
            che fa sognare verso l'infinito, o i lenti passi di una
            giornata che va a chiudersi nell'autunno di un anno
            consumato come i granelli di sabbia di un castello che
            non è più; oppure la luce di un sorriso che
            splende sulla donna forte dell'energia del suo uomo e
            s'illumina tutto il suo tempo. Altre immagini e altri
            fenomeni saranno colti dai Poeti che ci faranno partecipi
            del loro plasmare assieme immagini e sentimenti veri,
            mostrandoci con abilità il momento magico della
            fusione del brano poetico, La missione del poeta
            è comporre queste magiche fusioni e renderle
            leggibili a chi ogni giorno scorre il suo fiume della
            troppa semplicità e purtroppo semplicità e
            purtroppo necessità della vita
            quotidiana. Il Club degli autori ha
            accuratamente raccolto la paziente fatica compositiva dei
            Poeti e l'ha fissata per sempre in questo periodico
            libro; il circolo Incontro, ente promotore, ha
            programmato con metodo e capacità questa efficace
            attenzione alla raccolta di poesie e con il Premio Age
            Bassi complimenta e propone in modo speciale quelle che
            si evidenziano per intensità e stile. Noi vogliamo
            ringraziare autori ed editori: con capacità
            professionale e impegno hanno creato questo libro che
            ciascuno di noi potrà usare per aprire una
            finestra e vedere l'universo in modo speciale.Loretta
            Pieri Presidente della
            Giuria del Premio | 
      
         | TORNA
            ALL'INDICE
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         | 
               SIMONE
               CASSOL
               
               
                    L'evidenza mi
                  spingea
                  chiuderminelle mie
                  stanzee a non
                  raggiungerenessun
                  luogo. Credo che la
                  parolaabbia smarrito
                  l'attoe giorno dopo
                  giornoho finito per
                  scambiartiper un'altra
                  persona. Pur
                  sforzandomiso di
                  passeggiarenella
                  disperazioneso di
                  ignorareormai il
                  significato. Credo che ogni
                  nomevada
                  ribattezzatocome una
                  seraricondotta al
                  suo mattino. 
                  
                  
 Preda del
                  panoramada una collina
                  distante,i miei occhi
                  riempitidi orari
                  innocuie di tenuti
                  gradazionisi aggrappano
                  come briciolea quello che
                  resta.Ho cento lire in
                  tascae il vago
                  ricordo di personeche quasi
                  certamentenon
                  rivedrò mai più.   
                  
                  
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               ANNAMARIA
               CORRADO  Anemone
               salato
               
               
                   Piccina
                  miaanemone
                  fioritodi
                  scoglio Timido
                  cuoredolce e
                  mollefiore
                  salato. Aspetta
Forse si
                  schiudesono solo
                  petalifra
                  l'onde. 
                  
                  
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         | 
                  
                  
                  TORNA
                  ALL'INDICE
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               MAURIZIO
               D'ARMI OPERA SEGNALATA
               DALLA GIURIA  Terra di
               Sardegna
               
               
                   Terra
                  selvaggiaè questa
                  terra ove gli
                  uccelligridano forte al
                  solela canzone di
                  sempre, ove i tramonti
                  sono più accesi,le notti
                  tenebrose,i profumi
                  penetranti,i suoni
                  dolci,i venti
                  impetuosi. Terra
                  diversaeppur
                  bella,piena di
                  solitudineeppur di
                  vitaè questa
                  terra. 
                  
                  
  Lei
               
               
                   E lei mi
                  guardòe lei mi
                  sorrise. I suoi occhi di
                  fanciullasotto il sole
                  del mattino,in un
                  parco,d'una qualsiasi
                  città.    
                  
                  
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               ANGELO
               DANINI   Smembramento
               evolutivo
               
               
                   Nella mente
                  baglioririmbombanti
                  dentroflashprofumi
                  messaggerisogni d'antichi
                  vissutisquarci di lotte
                  e sangueocchi rotondi
                  bovinistrette fronti
                  cigliuted'espressiva
                  infamante ignoranzaadesso
                  ancoratormento di
                  stelle mai visteonde bloccate su
                  laghi seccatiperché
                  hai ucciso Abeletagliato le ali
                  alla farfallasedersi
                  guardando il nulla che avanzalasciandosi
                  inglobarecredendo ancora
                  nell'aria frizzante mattinierafoglie
                  tremantiassieme a
                  millecol
                  ventoo vento sorgente
                  dal tremoremuschio
                  faticante ammanta una rocciaumida antica
                  memore d'albe millenarie trascorseorologio senza
                  sferesegna il tempo
                  infinitoil non tempo
                  della terrai mille respiri
                  restanti per pensare ancoraall'immensità
                  neravuoto pieno di
                  esseri che vannolasciandocisoli ad
                  estinguere la nostra stirpepiena di parole
                  vuote.   
                  
                  
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                  TORNA
                  ALL'INDICE
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               GRAZIA
               DE VITA  Di sicuro
               esisti
               
               
                   Ad
                  Antonio Di sicuro
                  esisti!Tu sei il bacio
                  d'amoreche la vita
                  serbava per meed
                  eccotiad accarezzarmi
                  con la tua esistenza.Svelami
                  l'intensità del sentimentoracconta
                  l'emozione del tuo sguardoquando da
                  lontano già mi sorrididescrivi la
                  sensibilità che ti scuotequando mi
                  rifletto in due gocce di cristalloche rigando il
                  tuo viso, mi regalano pace.Sei un pensiero
                  costante,ti vedo luminoso
                  vincentesignore del mio
                  amore.Hai avvolto la
                  mia vita di tenero affettodi estasi di
                  amore concretoun amore grande
                  come la speranzaun amore vero,
                  come vero sei tu.  
               
               
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               LUIGI
               DIEGO ELÉNA   All'ombra
               
               
                   Cieco in un
                  giorno di soleè chi non
                  trova la luceil domani
                  verrà inutilmente 
                  
                  
  Piccolo grande
               pensiero
               
               
                   Coriandoli sul
                  mio corpocome
                  pelleper incontrarmi
                  da vicinosulla via della
                  conoscenza.Spiritualitàmisteroesistenzadivinoo semplice
                  magia?Direzioniper un piccolo
                  grande pensieroqualunque sia il
                  mio colore di pelle,non scelgo ma
                  scelto,"miracolo
                  d'amore",così come
                  si nasce dal naturale.Sarò
                  arlecchino giramondo,ognuno mi
                  riconoscerà in luicoriandolo tra i
                  coriandolied
                  io,tutto
                  coloratorapito alla
                  pelle,bambino nel
                  cuoremi
                  sentirò fratello.  
                  
                  
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         | 
                  
                  
                  TORNA
                  ALL'INDICE
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         | 
                DIEGO
               GRECO  Punto
               fermo
               
               
                   Vette.Giochi
                  falciati,Febbre di
                  marmo,catturando il
                  pezzo primo.Libellule
                  ammanettate in cavità profonde,lucciole
                  mute.Leopardi negli
                  oscuri labirinti della libertà;annegano,ascoltando
                  l'urlo di un istante,sfiorando
                  venature asciuttedi un'implosione
                  non prevista;soffio
                  immaginario di rantoli effervescenti,in una
                  mimica,ispida,temibile
                  etànon
                  vissuta.Tratti
                  ferocidi strade
                  già finite.Trasformate,sbriciolate da
                  una linea troppo vera.Bianche
                  distorsionidi
                  Thailandia.Tigri mascherate
                  da nessuno,assaggiano,senza sentir
                  dolore,la terra dove
                  muore l'infinito.Strade
                  impregnatedall'odore di
                  una sfida.Reale.Tracce di
                  uomini.Evaporati
                  margini di frontiera.Occhi: bruciano
                  confini di nessuno.Sentieri senza
                  orme,baciati dai
                  caldi passidi un altro
                  clandestino. 
                  
                  
                     
                     
                     
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               MILVIA
               LAURO
               
               
                    «Uscire
                  dalla trappola è diventato semplicemente
                  impossibile. Può accadere solo nei sogni,
                  nella poesia, nella grande musica, nella pittura,
                  ma non è possibile nei nostri movimenti
                  reali» (Wilheilm
                  Reich: L'assassinio di Cristo)   Il
               sogno
               
               
                   Se i tuoi occhi
                  hanno vistoi granchi
                  divorare le perle,se il tuo cuore
                  ha trovatola pagella dei
                  voti,sull'altra
                  faccia della Lunai cammelli
                  sognanosulla sabbia
                  rosata.Sull'altra
                  faccia.Qui, schiere di
                  scarafaggiscalano le
                  arcate della Chiesa.Ma il cuore
                  può fuggirelungo i ponti di
                  nardo,lontano
                  dall'eclissi,lontano dai
                  numeri e dai cardi.Può
                  inseguire il sognoDelle lanterne
                  verdi;dei pesci usciti
                  dalle stalle;delle corde che
                  incendianoacque
                  d'amore;del bambino che
                  sogna,sulla Luna a
                  dondolo,un mondo senza
                  sbarre né volpi.  
                  
                  
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                  TORNA
                  ALL'INDICE
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               GIANPIERO
               MORGESE  (I)SpiRanti
               
               
                   Provare a
                  fermarsi qui,avere la
                  sensazione lucidadi non avere
                  più nienteda raccontare,
                  né urlare. Provare a
                  ripartire subito dopo,mari di piombo e
                  gole profonde,il corpo del
                  fiume moribondo,il corso
                  dell'uomo in piena. Regolare la
                  temperatura del globo,far bere a tutte
                  le piante succo d'aria,coprirle con una
                  coperta, la notte,lasciando in
                  pace gli esemplari maschi. Inventa,
                  Sublima, Rimuovi. 
                  
                  
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               FEDERICA
               TINTI
               
               
                    Poesiatogliti il
                  mantelloe mettiti le
                  alitogli la
                  cintura, la paura,la maschera che
                  ti guasta
Buttati nel
                  cielo!Tanto tanti ne
                  hai fatti volareIo ora voglio
                  farti volarealeggiare
                  leggiadra
sei libera di
                  amare, di odiare,di punire o di
                  esaltare;sei la bambina
                  già grandeche ha scoperto
                  di poter essereil suo solo,
                  comandante; Ma non
                  dimenticare il passatosempre presente,
                  non dimenticarel'infanzia,
                  gentile.Non ti
                  chiuderanno in casa;non ti
                  chiuderò in una rima;tanto da sola
                  voleraidove, ti hanno
                  insegnato avolare
Non ti
                  arrabbiare,non ti
                  angosciareTu sei nata
                  peramare
sublime, solo
                  sublimenobile,
                  raffinata; Tu sei la
                  principessaora regina; ora
                  comandima nell'essenza,
                  dietro la formasei la
                  principessa, sei la bambinasei la stessa,
                  di prima.  
                  
                  
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               13-04-2004   |