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         di concorsi | 
   
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            VIII Edizione Premio
            di Poesia Age Bassi Castiraga Vidardo 2003
            
            
            La Giuria della ottava
            edizione del Premio di Poesia dedicato al poeta lodigiano
            Age Bassi indetto dal Circolo Socioculturale Incontro di
            Castiraga Vidardo (Lodi) con la collaborazione tecnica de
            Il Club degli autori, presieduta da Loretta Pieri, e
            composta da Gianpiero Brunelli, Fiorella Morelli, Emma
            Perfetti, dopo attenta valutazione delle opere pervenute
            ha stabilito di premiare le seguenti poesie:
            
            
Opera 1°
            classificata Viaggio
            nel nulla di
            Cristiana
            Crivelli di
            Novazzano Ticino (Svizzera). Vince la pubblicazione di un
            libro di 32 pagine di cui le verranno assegnate 100 copie
            gratuite - Targa di riconoscimento - Attestato -
            Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club
            degli autori - Pubblicazione su Internet www.club.itQuesta la motivazione: «Il desiderio di fusione con
            la natura, la perdita di sè che sola consente di
            ritrovare una profonda comunanza con l'universo, trovano
            espressione in questa poesia semplice e sensuale ad un
            tempo, che dimostra come perdersi "negli infini spazi e
            interminati silenzi" non annulli l'individuo ma conduca
            anzi oltre il desiderio di annientamento e permetta di
            raggiungre un'esaltazione dei sensi che diventano
            sensibili ad ogni dettaglio. Con immagini quasi
            quotidiane ("pane col miele") e con l'immediatezza,
            l'autore da' voce all'anelito di infinito ed alla
            consapevolezza che il nulla può racchiudere una
            ricchezza sinestetica per chi sa attendere ed
            ascoltare» Loretta Pieri.
            
            
Opera
            2°classificata Mare
            d'autunno di
            Silvestro De
            Simone,
            Terracina (Latina). Vince la pubblicazione di un quaderno
            di 32 pagine di cui gli verranno assegnate 100 copie
            gratuite - Targa di riconoscimento - Attestato -
            Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club
            degli autori - Pubblicazione su Internet
            www.club.itQuesta la motivazione:
            «Questa poesia è ispirata, come è
            chiaro dal titolo, ad una combinazione spazio temporale
            (mare ed autunno) che suggerisce non solo alcune
            coordinate geografiche ma raichiama un paesaggio
            dell'anima fatto di ricordi, nostalgia e rinuncia. Le
            parole danno forma ad un susseguirsi di immagini di
            fenomeni naturali (nubi, sole, onde) mentre l'unica
            traccia umana è un segnale d'assenza. I movimenti
            di spostamento orizzontale che esprimono la
            precarietà del tutto e una progreessiva decadenza
            che pur rimane languida e dolce, sono accompagnati da
            movimenti circolari di eterno ritorno come quello
            dell'onda che sembra racchiudere una speranza di
            rinnovamento.Senza sentimentalismi
            e con un linguaggio musicale dalle risonanze marine,
            questa poesia illumina dettagli naturali e sentimenti con
            semplice ma coinvolgente maestria» Loretta
            Pieri. 
            
            
Opera 3°
            classificata Mi
            hombre di
            Alessandra
            Crabbia,
            Caerano San Marco (Treviso). Vince la pubblicazione di un
            quaderno autocopertinato di 32 pagine di cui gli verranno
            assegnate 100 copie gratuite - Targa di riconoscimento -
            Attestato - Pubblicazione del testo premiato sulla
            rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet
            www.club.itQuesta la motivazione: «Questa poesia che celebra la
            ricchezza della semplicità, è essa stessa
            uno scrigno di pensieri che evocano, attraverso la loro
            concretezza plastica e la loro disarmante
            quotidianità scene di magico realismo -il richiamo
            ad Allende sembra d'obbligo - venate di struggente
            nostalgia. Questo potrebbe a prima vista sembrare un
            componimento anti-poetico che celebra la vita autentica
            ed intensa la cui forza non è ancora stata
            appannata dal distacco che ogni riflessione comporta e a
            cui gli "spossati voli di Pindaro" sono contrapposti.
            Essa riesce invece non soltanto ad evocare il nostro
            umano desiderio di autenticità ma anche , e
            soprattutto, a far ciò con immagini mitiche e
            dettagliate ad un tempo e quasi sempre
            "poeticissime"» Loretta Pieri.
            
            
Opera 4°
            classificata Il
            volo della farfalla,
            Giulia Maria
            Giardini,
            Roma
Opera 5°
            classificata Senza
            parole di
            Jolanda
            Serra, S. Mauro
            Forte (MT)
Opera 6°
            classificata Silenzio
            di Nadia
            Chiaverini,
            Pisa
Opera 7°
            classificata Dalla
            pietrosa biafora
            di Raimondo
            Rocchetti,
            Biella
Opera 8°
            classificata La
            sera che incede
            di Ermano
            Raso, Racconigi
            (CN)
Opera 9°
            classificata Incontro
            di Francesco
            Sassetto,
            Venezia
Opera 10°
            classificata E
            poi... di
            Angelo
            Colucci,
            Lodi Dal 4° al
            10° classificati vincono Attestato di merito -
            Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club
            degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno -
            Buono valido 50 copie omaggio in caso di pubblicazione di
            un proprio libro con l'editrice Montedit
            
            
Segnalazione
            della giuria con attestato di
            merito:Orizzonti di
            Claudio
            Capponi,
            Osteria Grande (BO)Terra di
            Sardegna di Maurizio
            d'Armi,
            L'AquilaDi sicuro
            esisti di Grazia De
            Vita, Confienza
            (PV)I sentieri del
            cuore di Marco
            Galvagni,
            MilanoIo sono l'uomo del
            mondo nuovo di Giacomo
            Giannone,
            Mazara del Vallo 
            
            
PREMIAZIONE
            - Si terrà domenica 19 ottobre 2003 alle ore 16,30
            presso la Sala Civica Luigia Castelli, via Verdi a
            Castiraga Vidardo (Lodi) nell'ambito della manifestazione
            «Incontro con ... l'Europa - storia, usi,
            tradizioni, musica, folclore, gastronomia di alcune
            nazioni europee» organizzata dal Circolo Culturale
            «Incontro» con il patrocinio della Provincia di
            Lodi. Tutti i partecipanti
            riceveranno una copia della rivista Il Club degli
            autori con i risultati del concorso. | 
   
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Cristiana
            Crivelliopera 1°
            classificata
            
            
                   
                  
                  
                     Viaggio nel
                     nulla
 Sulla cima di
                  una dunaho incontrato il silenzio:
 l'ho ascoltato e di sè mi ha
                  parlato.
Era musica
                  dolce,sole nel cuore,
 pane col miele.
 Infiniti granelli di sabbia,
 oro caldo ammucchiato,
 morbide onde che sfiorano il cielo.
 Il mio corpo è nulla,
 e vorrebbe sparire;
 intruso inatteso
 in un quadro perfetto.
 Ascolto.
 Annuso.
 Osservo
 cullata dal vento e
 insieme il cuore
 vola lontano.
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Silvestro
            De Simone
opera 2°
            classificata 
            
            
                            
Mare
            d'autunno Nuvole rademigrano lente
 verso l'orizzonte
 attraversando distratte
 questo pomeriggio
 d'autunno inoltrato.
 Come un amore
 lentamente consumato
 dal tempo,
 giorno dopo giorno
 il sole perde calore:
 presto sarà scia
 di luce fredda
 adagiata sull'acqua.
 Pigra scorre l'ora
 prossima al tramonto,
 sulla riva,
 appaiono e scompaiono,
 fra le lingue
 dell'onda che morendo
 rinnova se stessa,
 le tracce
 di un passaggio recente.
 forse un cuore solitario
 i cui sogni riposano
 in fondo al mare,
 castelli di sabbia
 inghiottiti dalla risacca.
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Alessandra
            Crabbia
opera 3°
            classificata 
            
            
                            
Mi hombre Il mio uomomangiava pezzi di pane tagliato col coltello,
 seduto sul gradino caldo della soglia di casa
 mentre guardava il tramonto della sua vita.
 Il mio uomo era giunto fino a me
 su un carro alato pieno di zingari e cieli ungheresi.
 Non aveva mai chiesto alla vita più di quel che
            gli dava:
 piantava i piedi nella terra grassa,
 si tirava su le braghe sdrucite
 e sapeva ridere ancora per le feste di un cane.
 Il mio uomo non sapeva nulla di eterea poesia,
 nè gli interessava Pindaro o i suoi voli
            spossati:
 lui sapeva solo guardare il cielo e predire la
            pioggia,
 lui sapeva solo andare in riva al mare
 con la nostalgia di un gabbiano sperduto.
 Ma quando apriva le sue braccia,
 era il suo petto un oceano di quiete,
 un'oasi d'amore in un mondo aspro,
 un frutteto fatato dimenticato da un dio distratto.
 Il mio uomo era un poeta che nulla scriveva,
 ma porto le sue rime incise nel cuore,
 e la curva della sua anima
 è la stessa del mio sorriso incantato.
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Giulia
            Maria Giardini
opera 4°
            classificata 
            
            
                            
Il volo della
            farfalla Io anelo ad un
            volo libero, perché sono nata per
            volare,senza essere
            seguita, osservata, giudicata o
            presa.Tra soffici
            nuvole,sospesa nel
            mio cielo intesocompio volute
            ed osservo.Mi piace
            guardare la gente... guardarla
            vivere.C'è
            libertà e rispetto,da me posso
            ricevere e dare senza essere
            trattenuta,né da
            un'idea né da una persona.Non ci sono
            catene... Evito le paure.I miei colori
            sono quelli dell'arcobalenoche in cielo
            è di casae c'è
            pace nel mio cuore.Il mio volo
            è ampio e altonon ho
            pregiudizi.Le mie fragili
            ali... La mia breve vita ti danno da
            pensare?Eppure sono
            forte e coraggiosa!Viene nel mio
            mondo chi non ha paura di sognare, di
            capire,di aprire il
            suo cuore e la mente.Viene e vola
            con me,chi ha il
            coraggio di non fermarsi mai,di sorridere
            anche se è buio pestoanche nella
            paura non perde la propria
            dignità.Vola chi
            intravede uno spiraglio di
            bontànegli occhi di
            chi ha davanti a sé.Nel mio cielo
            non esistono colpe, né
            rammarico,solo
            volontà di fare e di dare
            ancora.Desidero il
            bene con tutte le mie forze,anche quando
            c'è chi dice che non esiste.Combatto con
            un sorriso l'ottusità.Lascio dietro
            a me colori, non noia.Ostinatamente,continuo a
            spingermi al limite delle mie forzeper lasciare
            dietro di me un segno che,solo chi vede
            col cuorecoglierà
            ed imparerà a volare.
            
            
               
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            Jolanda
            Serra
 opera 5°
            classificata 
            
            
                            
Senza
            parole! Cadono bombe
            dal cielocome la
            grandine nel mese di marzoe spezzano le
            stradee frantumano
            le casecome le
            tessere di un puzzle infinito! Stringendo tra
            le maniun bimbo
            appena nato,s'affretta una
            donnaa fuggire
            lontanodove la
            vitasia libera
            d'esser vissutadove la guerra
            sia parola mai conosciuta! Corre veloce
            verso il confineperché
            quel fagotto che stringe fra le maniabbia un
            più felice e libero domanie non conosca
            il lamento del suo popoloreso schiavo
            dalla paura e dall'odio di un
            regime! una sirena...
            e l'aria già tremaed un sole
            esplode trasformando la scena:la mamma
            ancora stringeil suo fagotto
            amatomentre di
            rosso il deserto è già
            bagnatoe
            laggiù... dove tutto è
            cominciatoi pozzi di
            petrolio traboccanod'oro nero e
            sangue umano... innocente...
            versato! Resto attonita
            e senza parole:certo non
            è questo... ciò che Dio... per i suoi
            figli... vuole!
            
            
               
             | 
   
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            Nadia
            Chiaverini
 opera 6°
            classificata 
            
            
                            
Ricordodi un amore
            lontanosi
            riflettein un
            presentevuoto
            d'amore In un dolce giorno di
            festaprofumi
            odorosilievitanol'aria
            danzante Rimangono
            ormaitormenta
            d'inquietudinipromesse
            smarritenel labirinto della
            vita  Silenzio.Il tempo trasfigura il
            ricordodell'ora che
            fuquand'anche
            fanciullacoltivavi fiori di
            fulgidesperanze.Allora la vita
            correvaimpetuosa
            sullepagine
            biancheplanava in un batter
            d'alinei minuti
            rubatinella rabbia
            aggressivadi un mondo
            oppressore.Languida
            malinconiaoggi sorvola come
            nebbiai giorni che
            rimangono.Prole stanche
            riposanonel baule di una
            cantina. | 
   
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Raimondo
            Rocchetti
opera 7°
            classificata 
            
            
                            
Dalla pietrosa
            bifora All'ippocastano,
            maestoso e calmoe alla grande
            acaciaa cui lievi fremono le
            foglie,dalla pietrosa
            biforavolgo lo
            sguardoe così m'appare
            la silente valle...
            
            
               O mia terra
               natianel meriggio
               estivo: Ecco le antiche
            borgate,i casolari
            sparsi,i cipressi
            veglianti,le dolci zolle in
            decliviodel verde
            monteche all'orizzonte
            s'erge.
            
            
               Elegante e
               leggeraal caldo
               respirosi culla la
               Macaona. Nella
            quietedel riposante
            silenziolievi si
            incrocianole strade dei
            ricordie mi accarezzano il
            cuore.
            
            
               In questa
               paces'adagia il mio
               pensieroe
               nell'azzurritàdel ciel di
               Lunigianalentamente... si
               perde! | 
   
      | 
            
            
            
Ermano
            Raso
opera 8°
            classificata 
            
            
                            
La sera che
            incede È
            sera,la clessidra del
            tempoha consumato un altro
            giorno,sciamano i ricordi
            dinanzi agli occhi,ora leggeri come
            l'aria,ora grevi come
            macigni,e la solitudine
            irrompe prepotentementre la bocca si
            riempiedel sapore amaro degli
            anni andati,delle cose
            perdute.Però domani
            ancora mi smarrirònell'onda fluente dei
            tuoi capelli,ancora volerò
            come aironenella primavera
            azzurra dei tuoi occhi.Poi la notte, se
            vorrai,faremo una
            passeggiatasui bianchi sentieri
            tra le stelle,tu ed io
            soli,mio dolce
            scoiattolo,tu, che quando mi
            guardila penna prende a
            scrivere da sola. | 
   
      | 
            
            
            
Francesco
            Sassetto
opera 9°
            classificata 
            
            
                            
Incontro Mi hai aperto la porta
            di casa, ospite nuovoinatteso, hai schiuso
            il tuo cuore ingombrod'appunti di conti,
            d'incontri, di cose da farea far posto a un amore
            eventuale - fuori il ventoagitava le carte di un
            autunno già andato -il solo viaggio che
            vale sul serioe che avevi
            scordato
            
            
                        o messo da
                        parte.
 Fu così
            naturale cominciare a bere, a parlare,così semplice e
            vero intrecciarei discorsi e la mani,
            raccontarci la vita e i suoiinevitabili scacchi
            con voce che aveva il saporebuono di chi dice per
            capire davvero.E qualcosa ho capito
            di te, ho sentito anch'iol'amaro dei sassi
            più fondi e più scuriche pesano grevi nel
            sacco
            
            
                     avuto per
                     sorte.
 La tua onestà,
            Maria, l'onestà pulita d'ogni tuogesto che t'appartiene
            assai più del rossettoo del rimmel di cui
            poco ti curi.Ho visto il tuo viso
            spezzato da zigomi aspricome le rocce assolate
            delle spiagge del Sudche ti ha fatto forte
            la schiena e spessii capelli, fitto
            cespuglio che al mondo nascondeil lampo che, a
            tratti, balenadalla fessura dei tuoi
            occhi aggrottati
            
            
                     e ride
                     improvviso.
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Angelo
            Colucci
opera 10°
            classificata 
            
            
                            
E poi... E poi la
            primaveracome una presenza
            rinatail sorriso complice
            d'una donnain un giorno di
            mercato:quasi una
            fatalitàquesta passione che
            torna; e il biancore d'un
            plenilunionotti elettriche di
            feste paesanele occhiaie dei
            risvegli malinconicila bocca amara,
            impastatae la paura di
            perdersinel formicolio delle
            stradee quel sentirsi solo
            tra la stessa folla... E poi figure, code di
            sognil'orologio bianco
            della piazzache batte le
            oree ignora il dramma del
            tempo già spesoe i fanciulli di
            Pennarimasti nudi sul libro
            aperto in cucina... Ed altri affanni,
            altri viaggi, altri miraggi... | 
   
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