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               Le
               antologiedei concorsi de Il Club degli
               autori
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               Antologia
               del premio letterarioOttavio
               Nipoti - Ferrera Erbognone 2004
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                Sommario
Prefazione
               di Umberto
               De Agostino - Francesca Arcaro - Elena Auddino -
               Sergio Baldeschi - Giuliana
               Ludovica Barbero
               - Claudio Bellini - Elena BesostriGiulio Biano -
               Vincenzo Bolia - Olimpia
               Bono -
               Davide Broetto - Laura Bruno - Luca
               Cacace -
               Laura Calabrese - Vincenzo
               Calò
               - Gastone Cappelloni - Claudio Capponi - Paola
               Carrozzo - Lorian Carsochie - Franco Casadei - Mikele
               Ceppi - Lavinia
               Cioli -
               Cristiano Comelli - Rosa Maria Corti -Gaetano Cugno -
               Francesca De Angelis - Valeria
               De Filippi -Domenico De
               Girolamo - Francesco De Girolamo - Aurelia De Martin
               Pinter - Ugo De Santis - Maria
               Antonia Dei Negri
               - Cinzia
               Del Vecchio
               - Emilio Dezani - Giuditta Di Cristinzi - Virginia
               Fabrizi - Giovanna Faro - Gianni Fassina - Daniela
               Formiconi -
               Giuseppe Gambini -
               Fabia
               Gardinazzi -
               Giacomo Giannone - Amedeo Giordani - Pellegrino
               Iannaccone - Andrea
               Ingemi -
               Luigi Intrieri - Elena La Verde - Jhonny
               Lapio -
               Maria Cristina Latorre - Pamela Lodato - Domenico
               Maccarana - Serena Maglietta Pollari - Pierangelo
               Marini - Concetta
               Massaro -
               Emma Mazzuca - Giovanni Meistro - Maria Gabriella
               Meloni - Gianluca Mollo - Adriana Montemartini - Maria
               Concetta NaroFilippo
               Noto Campanella -
               Angelo
               Passera -
               Mario Passerini - Maria Pavlova - Irene Pellegrino -
               Daniela
               Pennucci -
               Aura Piccioni -
               Giulio
               Piras -
               Enrico Radente - Rina Ravera - Marcella
               Rebora -
               Luciano Recchiuti - Marco Righetti -
               Tiziana Romanelli
               - Samuele Rossi - Domenica Sammaritano - Gabriella
               Saracino - Romano Scaffardi - Adriano Scandalitta -
               Edoardo Scarso - Lorenzo
               Sebastianelli
               - Ambrogina Sirtori - Sandro Spallino
               -
               Rino Spigarolo
               -Rosanna Spina -
               Ombretta Suardi - Salvatore
               Torregrossa
               - Claudia E. Turco -
               Paolo Turroni - Paola Urso - Marco Usai - Maristella
               Vandelli - Emilio
               Vecchi -
               Leonardo Vitto - Leonardo Zanin - Barbara
               Zone      
               
               
 Antologia del Premio
               Ottavio Nipoti - Ferrera Erbognone 2004 formato
               14x20,5 - pagg. 104 - Euro 18,00 - ISBN
               88-6037-101-5
 Risultati
               del Premio Ottavio Nipoti - Ferrera Erbognone
               2004
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                 Come
               avere l'antologia | 
      
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               Prefazione Ancora una volta la
               poesia ha trionfato radunando a Ferrera Erbognone,
               nell'antico palazzo Strada, autori provenienti da
               tutta Italia. L'edizione 2004 del concorso nazionale
               di poesia intitolato al sindaco Ottavio Nipoti
               è stata vinta da Aurelia De Martin Pinter:
               nella nona edizione del premio nazionale l'autrice di
               Roma si è imposta con "Metamorfosi". Medaglia
               d'argento per Ugo De Santis di Castel Gandolfo (Roma)
               autore della lirica "Cipressi"; terzo posto per Cinzia
               Del Vecchio di Chieti (Luna).  Ecco gli autori dal
               quarto al decimo classificato: Rosa Maria Corti di
               Lenno, Como (Meriggio d'estate), Lavinia Cioli di
               Montecatini Terme, Pistoia (Un dolce sonno), Romano
               Scaffardi di Milano (Solo), Rina Ravera di Voghera
               (Vecchio), Claudio Bellini di Valenza, Alessandria
               (Ester), Emilio Dezani di Napoli (Bambini) e Franco
               Casadei di Cesena (Corsie d'ospedale). Queste le opere
               segnalate dalla giuria: "Cercando le rotte" di Lucia
               Anna Bianco, Prato; "Resa dei conti" di Vincenzo
               Bolia, Albenga (Savona); "Oltre il recinto" di Piero
               Catalano, Roma; "Notte sul mare" di Giovanna Faro,
               Desio (Milano); "Istinto" di Giovanni Meistro, Bra
               (Cuneo); "Dònati a me" di Leonardo Vitto,
               Rivignano (Udine); "Avec l'esemple" di Domenica
               Sammaritano, Piacenza; "Mare dentro" di Mario
               Passerini, Anagni (Frosinone); "Mattina presto" di
               Edoardo Scarso, Acicatena (Catania); "Rosso d'oriente"
               di Francesco De Girolamo, Roma.  Quest'anno la
               giuria è stata in parte rinnovata: l'ingresso
               di nuovi componenti ha contribuito a vivacizzare in
               particolare la seduta conclusiva per la stesura dei
               primi dieci classificati. Il presidente Carlo
               Pusineri, Maria Santina Sozzani, Anna Maria
               Invernizzi, Claudia Danesini, Chiara Sala, Michele
               Bellesso e Umberto De Agostino hanno esaminato con
               cura gli oltre 100 autori che hanno partecipato a un
               concorso ormai entrato di diritto negli appuntamenti
               culturali più attesi del mondo poetico
               nazionale. Ancora una volta la biblioteca comunale
               è stata orgogliosa di aver accolto in un
               piccolo paese della Lomellina come Ferrera Erbognone
               gli autori più rappresentativi del panorama
               nazionale, il cui palmarès è senza
               dubbio ricco di successi e di gratificazioni. Nel
               palazzo che fu dei nobiluomini Strada la cerimonia di
               premiazione ha conglobato sentimenti, emozioni e stati
               d'animo: numerosi poeti hanno presentato la loro
               lirica, a volta commentandola a volte lasciando che il
               presidente Pusineri comunicasse le sue impressioni
               più intime.L'edizione 2005 del
               concorso di poesia "Ottavio Nipoti" coinciderà
               con il decennale della manifestazione culturale: un
               traguardo lusinghiero, che vola sulle ali della
               cultura e della poesia.   
               
               
                                    Umberto
                                    De
                                    Agostino
presidente
               della Biblioteca Comunale di Ferrera
               Erbognone
               
               
                  e
                  segretario del concorso "Ottavio
                  Nipoti"    
               
               
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               GIULIANA
               LUDOVICA BARBERO 
               
               
                  Da
                  allora...  Da allora mille
               volte ormai sono mortada sempre sprofondo
               i miei occhi senza vedere, pure dicono che ero
               bella quando venni al tuo mareche fui dolce e
               gentile quando balenai nel vestito di
               viole dicono che ti amai
               per la scommessa di un soleche scaldai la tua
               terra, che ti feci fiorire... viaggiammo sulla
               prua di una nave fino in cima alla vitasucceduti alle
               azzurre lagune e ai cinici cieli. Morii allora una
               volta e poi altre ancoramorii perché
               caddero in acqua tutte le viole si annegarono
               ignare, la loro carne si spensedalla riva dei tuoi
               occhi mi guardavi intensamente, io ti cercavo
               ancora dall'orlo di una terraera lo stesso:
               davanti ad ogni riva comincia sempre il
               mare... 
               
               
 
               
               
                  Sogno e
                  consenso  Si esprimevano i
               pini sulla loro riva di lagocontemplavano
               assorti l'acqua cristallina di un diverso
               pianetaerano monti e
               vallate incontaminate, un forte respirocolonne di cielo
               nel buio forse era la luna, da distanza
               vertiginosa una stella cadeva nel lagorompeva le onde e
               il silenzio, i dolci animali stanaval'acqua diveniva
               nebbia e polvere incandescentealtrove sfondavano
               i suoni dalle vallate spente, un'onda
               incommensurabile levata su tutto il piantetrasportava me
               adagio nello spazio immenso,mi svegliavo
               stringendo il mio sogno e conoscevo il
               consensocome intima
               felicità di esistere senza un
               permesso. (30 marzo
               2004)   | 
               OLIMPIA
               BONO  
               
               
                  Mani sporche
                  d'amore  Quest'apatia
               insofferente cheNaviga senza timone
               in quel mare di pensieri senza più
               luceMi colma
               l'anima.Mi
               rassegnoA condividere fra
               le stelle e la lunaQuesto
               giornoRimasto senza
               emozioneCosì
               inconsapevolmenteCalpesto il tuo
               infernoCosì senza
               lasciare traccia alcunaArrivo all'altra
               sponda...VirgilioGuardiano di
               verità...Ecco il
               sacrificioFra le mani ancora
               sporche d'amore! 
               
               
 
               
               
                  Non più di
                  questo  Carta che
               bruciaInsieme a parole
               povere d'amore!Pieno di vita quel
               tuo sguardo straripaDagl'argini del mio
               corpo!Incontenibile
               l'esito...Primordiali le
               noteDi quella
               voce,Caldo il respiro
               tremante,lieve... con
               sofferenza il tuo parlare e fra poche ore,Pure l'ultimo
               madido candore dell'animaSarà a tua
               conoscenza.Non è
               più di questoQuello che
               domanderò,Non è
               più di questoQuello che
               risponderò...... fra terra e
               cieloNon è
               più diverso che fra te e me!   | 
      
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               LUCA
               CACACE  Come, quando,
               fuori, piove Incoscienza
               puraallo stato
               brado,abbonda la
               voglia incessante del rischiotra il
               rosso e il nero di figure
               immobiliche hanno
               un valore simbolicoma
               altrettanto prezioso.L'azzardo
               ti avvolgementre
               l'adrenalina salee ti fa
               compiere gesti impulsividi vaga
               razionalità logica.Colui che
               vince sorride,chi perde
               si rattrista rabbiosoe il suo
               sguardo si fa grigiotale ad un
               cieloCome Quando
               Fuori Piove... 
               
               
 L'eco del
               silenzio Rimbalza in
               me l'eco del silenzioe tutto
               attorno è vita inerte.Il
               frastuono della quieteè il
               rumore più incessantetra i
               ritratti del mio esseree i colori
               dell'oblio.Il ritorno
               alla luceè la
               più dolce delle attesedopo un
               buio cupo saltonelle
               ceneri del mondo.   | 
               VINCENZO
               CALÒ  
               
               
                  Insieme ad
                  asfissiarci  (a chi cova
               l'amore, in segreto) Insieme, ad
               asfissiareil passato di
               setaoccasionale frutto
               di lettereaddette alla
               struttura d'un solo significatoda
               sondare.Una risacca che se
               la considerazione non ce la
               propagheràafferrati e
               copertiper l'intruglio
               realizzatosotto il rossetto
               del durantecaverebbe
               nettamente in omologazionenel furbesco
               caramellato.Robusto
               destinarefilamento che desta
               passatempouna delle cadute
               più melodiosedella nostra
               mediocrità ciccaiolainvecchia il
               prurito derivatoun periodo di frasi
               offuscateda una spronatura
               mantenitrice, forbitache allaccia i
               rulli deformidi questa convulsa
               sconnessione.Per larga cruna
               capacitiamo lo sgarrocollisi, rigidi,
               colpitinonostante l'ambito
               obiettivoe gli scudi a
               sufficienza.     | 
      
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               LAVINIA
               CIOLI 
               
               
                   OPERA 5A
                  CLASSIFICATA  
               
               
                   Un dolce
                  sonno  Se morir altro non
               fosseChe infinito e
               dolce sonno,Affiderei tutti i
               miei giorniAl sol
               dell'imbrunire... E nel socchiudersi
               degli occhiVelocemente vedrei
               svanireUmani affanni,
               ansiosi dubbi e vecchiFrammenti di
               speranza...e di sua fine. Cos'io potrò
               mai dire, a 'si tal puntoSe non mostrar le
               nude mani al cieloE 'sì
               pregar, qualunque Dio, allorché
               giuntoIl mio momento,
               copre la paura con un velo? Come vorrei
               nell'illusione andareTra care genti,
               senza nutrir terrore.Come
               vorrei...ancora allor sperareDi trovare pace,
               serenità...amore.   | 
                VALERIA
               DE FILIPPI      
               
               
                  Io ora  Tu in anticipo o io
               in ritardo?Vorrei svegliarmi
               vecchia,se avessi qualche
               ruga mi innamorerei.Ora, io
               ora! 
               
                   | 
      
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               MARIA
               ANTONIA DEI NEGRI  Appesa ad un
               soffio di vento Salirò
               sulla vetta più alta della
               terraper
               profumare la morbida e candida
               nevecon i miei
               passi silenziosiavvolgendo
               con pallide luci la mia rinascitaper
               scivolare serenalungo gli
               antichi ruscelli dei sogniAddolcendomi
               il cuore con gemme preziosel'armonia
               mi copriràcome coltre
               che offusca le angoscerendendole
               indolori alla vitaaccompagnerò
               il solenel suo
               gioioso peregrinaredi terra in
               terra, di mare in marefinché
               il più piccolo germoglio la più tenera
               ninfeala
               più aromatica goccia
               d'acquasolleveranno
               il capo al suo caldo passaggiola
               serenità dell'aurora riscalderà anche la
               mia animacome fiamma
               ardente che scioglie il ghiaccioe mi
               inebrierò con l'acqua pura e limpida della
               vitaVolgerò
               lo sguardosui passi
               tristi e pesanti del mio sentierosulle onde
               felici ed impalpabili del mio
               maree di questo
               mio scorreresarà
               guscio il mio cuoreper
               proteggere in quella terra
               d'obliole emozioni
               che mi hanno fatto soffrireChiuderò
               gli occhi in attesadi essere
               fasciata dalle ali di una pace
               soaveper
               meritarmi la vita...Ma la mia
               anima sanguina e soffre ancora...perché
               la gioia è qui vicinaappesa ad
               un soffio di ventoche non
               riesco ad afferrare.  | 
               CINZIA
               DEL VECCHIO  
               
               
                  OPERA 3A
                  CLASSIFICATA   
               
               
                  Luna  Ascoltola goccia
               costante.La lacrima
               eterna.La notte mi
               accompagna,e da lei rubo
               sognidi nuove
               vite,per restituirli al
               mattinodopo averli
               vissuti.Le mie
               ditasaranno presto
               rapiteda tremanti
               battaglie.Come un artista
               impazzitoche dimentica ogni
               erroreguarda se
               stessoe
               sorride.Le dita tra i
               capelli.A cercar di vecchie
               follie.Treni e
               città.E tu che
               osservi.       | 
      
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               GIUSEPPE
               GAMBINI  
               
               
                  Padre
                  Nostro...  Padre Nostro che
               sei nei cieli,se talvolta non sai
               cosa faree in terra vuoi
               scendere a giocare,t'aspettiamo
               rispettosi e contentiper sapere dal
               sacro tuo cuorecome fare per
               essere credenti. Tu che sei l'eterno
               onnipotente,puoi indicarci
               praticamentecome possiamo noi
               ritrovarel'eterno amore che
               dovremmo dare?Tu che sei
               l'infinito onnisciente,puoi ripeterci
               precisamentecome possiamo ai
               fratelli donaree più
               malvagità loro non dare? Padre Nostro che ti
               sei immolato,nuovamente devi
               dire ai cristianicome fare a
               riscoprire la paceda te predicata e
               non ascoltata,come fare a
               riscoprire l'amoreda sempre cercato e
               mai trovato. Padre Nostro che
               sei nei cieli,se da noi ritornar
               non potrai,manda pure ad ogni
               umano via e-mailun sacro messaggio
               di eterna bontào su ogni
               telefonino un breve smscon un vibrante
               suono di carità,per far capire ad
               ognuno di noiche sempre da
               lassù ci guardi e osservi,anche se l'uomo
               distratto e perversonon guarda
               più al tuo sacro universo.    | 
               FABIA
               GARDINAZZI  
               
               
                  One cat  La libertà
               non conosce solo verbi al futuronel presente
               è Catone, il gatto, pronto a
               graffiarese lo si spodesta
               dal soffice lettodelle sue
               consuetudini.Lento e maestoso
               abbandona il campoondeggiando la coda
               verso un orizzonte incerto.Non incontrasse mai
               le trappoledi chicon antica
               memorianega l'elegante suo
               balzo!L'aereo slancio del
               felinosia per noi come
               l'anatrasfuggita alla
               carneficina del realeche lungo il fiume
               rimanetenace,
               amara,ideale ma concreta
               speranza.     | 
      
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               ANDREA
               INGEMI  Come una
               musicauna musica
               coinvolgente,una musica che ti
               catturae non ti lascia
               scappare,il tuo
               profumo,ha sostituito la
               mia ariail tuo sguardo,
               timido,dove traspare il
               brivido sottiledi un turbinio di
               emozioni,ha ammaliato la mia
               menteè
               bellissimo,come una
               musicauna musica
               coinvolgente.Senti
               l'emozione,l'emozione che ti
               cattura,e ti fa
               perderein questo
               incantesimoche ti
               cattura,e non ti lascia
               scappare. 
               
               
 Un
               abbraccioun caldo
               abbraccio che
               riportiai tempi
               passati, un
               abbraccioun dolce
               abbraccio che
               riporti,riporti a
               sognare     | 
               JOHNNY
               LAPIO  
               
               
                  Cammino e guardo il
                  mondo  Cammino e guardo il
               mondoassenteindifferenteil passo mi fa
               compagniae la luce dei
               lampioniillumina la mia
               solitudinecheoperosacerca di
               fuggireda un cumulo di
               ricordipesantiche la tengono
               imprigionatacon te,per
               sempre. 
               
               
 
               
               
                  Anche
                  io  Anche io ho
               freddoanche io ho
               pauraanche io
               piangoun solo
               desiderio,tenerezza.       | 
      
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               CONCETTA
               MASSARO 
               
               
                   Sono una
                  figlia  Sono una
               figliache col tempo
               vorrebbe giocare... e tornare
               bambina.Cercando un
               miracolo ed un sorriso,cammino con la
               testa fra le nuvoleper scoprire il
               viso che ho indelebile,ma guardando
               ritrovo due occhi spentie mi dico: "No...
               non può essere lei".Richiamo alla
               mentel'immagine di una
               donna forte,scattante, ...
               rassicurante.Ora però
               sono quella figliaalla quale riesce
               difficileritrovare in quel
               volto rugoso e raggrinzitoil naturale viso di
               sua madre.Lei incerta e
               vacillanteè l'ombra di
               quella donnache dei miei figli
               e la nonna.S'illude d'essere
               ancora giovanecontinuando a
               sognare nel domanitralasciando... di guardarsi le
               mani.Nel suo caldo
               nidoadesso, si divora
               con gli occhi tutto intornoe
               piangenon ci sono
               uccellini da proteggerenon ci sono allegri
               cinguettiima lunghi
               silenzi...interminabili,inesorabili e
               crudeli.       | 
               FILIPPO
               NOTO CAMPANELLA   Per un figlio di
               Saturno Fantasmi
               trasparenti e chiacchieroninutrono i
               venti freddi del mattino. Ed io
               riguardo al tempo malandrinotrascorso
               in ozio ed in rimpianti vani. Irrisolto e
               ritroso bambinoosservo il
               cortile di una scuolain
               ricreazione. Sagome
               stanti festeggiano vicino.Tenera
               è l'erba giovane mi
               pareuna
               muraglia chiuda il bel giardino.   | 
      
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               ANGELO
               PASSERA 
               
               
                  La nostra anima ci
                  parla  Anima e
               corpo,il conflitto
               è sempre aperto. Troppe volte la
               nostra animaè calpestata
               da un corpo,che non vuole
               essere sottomesso. Siamo tanto legati
               a piaceri effimeri,che non ci
               accorgiamo,che la nostra anima
               ci parlasenza mai essere
               ascoltata. Il tempo logora il
               fisico,ma l'anima è
               eterna. 
               
               
 
               
               
                  Un unico
                  gambo  All'apparenza due
               corpi,ma un solo
               cuore.Due
               fruttisu un unico
               gambo.Due
               amoried un'unica
               anima.Il cuore è
               lo specchio dell'anima. 
               
               
 
               
               
                  L'attesa  Dal
               guscio,che il caldo estivo
               avrà schiuso,verrai alla
               luce.Bagnato fradicio
               incomincerai a dimenarti,a toccare tutto
               ciò di palpabilee una luce sul tuo
               viso si accenderà,quasi a
               chiedersi,dove mi
               trovo?Le dolci e care
               mani,che ti
               asciugheranno,ti veglieranno fino
               in cima alla montagna,proteggendoti da
               tutti i pericolie la vetta ti
               sembrerà irraggiungibile,ma vinte queste
               asperità,conoscerai la vera
               vita. | 
                DANIELA
               PENNUCCI  
               
               
                  Sumus  Mordente desiderio
               del mancante inchioda l'azione ed allora,orapura paura pura che
               torna e che gira centripeta chiede:-
               Appùrami-
               Depùrami...ma, Passione confligge
               ed affligge,(perciò
               sogno spero dispèrosublimo
               ecentrifuga,volovia,io.Spirito serve
               all'azione:la
               comunicazioneche forzi il
               coraggioche
               saggioin un
               raggioricongiungaal
               sèggiorèale(ed ideale, prego,
               s
               svanisca... Ritorneremo
               poidove si amò
               e dove siamo stati: Per mistero di
               ignota fede si muore
               tutti. È la
               pèrdita,il bianco sangue
               dell'amor te   | 
      
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               GIULIO
               PIRAS  
               
               
                  L'ulivo  D'Israele i
               soldatiHan tagliato
               l'albero dell'ulivoPer valutare i
               fattiNon c'è
               messaggio più espressivo Ramoscello dalla
               foglia inariditaChe rende vane le
               impreseDella colomba
               sfuggitaAl terrorismo
               palestinese Ma violenza ed
               egoismo non incantaNonostante il loro
               dire e fareLa millenaria
               piantaTornerà a
               germogliare 
               
               
                   Il
                  sogno  Sognare un mondo di
               paceSenza guerra fame e
               confiniLo dice anche chi
               taceChe è
               un'illusione da bambini Ma i sogni non sono
               cose strambeTi rendono
               fiducioso e attivoNe traggono energia
               le gambePer raggiungere
               l'obiettivo   
               
                     | 
               MARCELLA
               REBORA   
               
               
                  Un nuovo
                  anno  La stanza è
               piena d'ombres'ode vagamente di
               due bimbiil triste
               pianto.Chinan la fronte,
               che il sonnoancor greve, la
               bianca cortinafa agitare
               lieve. Fuori gli uccelli
               stridonoe si stringono
               freddolosicon le ali
               intirizzitenel grigiore
               nebbioso. ... È il
               Nuovo Annodal freddo corteo
               che avanza.Trascina le pieghe
               del manto nevoso,trema cantando e...
               sorride piangendo. 
               
               
 
               
               
                  Per la fame nel
                  mondo  Basta poco a
               renderci felici. Basta un mattino
               pieno di luce,basta un canto che
               ci aiuti a sorridere,basta un fiore che
               sbocci sotto i nostri occhi. Basta un bimbo che
               ci guardicoi suoi grandi
               occhi e ci dica GRAZIE. Basta così
               poco a renderci felici.   | 
      
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               TIZIANA
               ROMANELLI  Amore L'Amore
               è lontanomolto
               lontano! Di te, solo
               un ricordo,strano...Cerco di
               raggiungerti,almeno con
               la mente...Ma
               invano! Sei partito
               per un viaggio...né
               una voce né un messaggiomi dan
               conforto e coraggionulla mi
               ricongiunge a te! Ma l'amore
               dov'è?L'amore,
               non chiede mai perché! La mente
               cerca sempredi tutto la
               ragionema il cuore
               vuole solo l'emozione!Che fragile
               o forte che sialascia
               sempre una scia. L'Amore
               è come il ventodebole o
               intensoinizia e
               può finire in un momento L'Amore
               è gioia e sofferenzae nessuno
               può restarne senza L'Amore
               è universale fa star bene,ma anche
               molto male.L'Amore ha
               mille aspetti:l'amore
               appassionato l'amore
               rifiutatol'amore
               contrastatol'amore
               violatol'Amore
               è come un Fiorenasce,
               cresce, muore!   | 
                LORENZO
               SEBASTIANELLI  
               
               
                  L'amore è
                  giocare  Neote leggere dolci
               canzoniSogni e speranze
               nella mia menteQuanta natura tante
               emozioniChitarre che
               suonano allegramente Piccoli uomini
               donne piccineCantano e ballano
               nel loro verdeSembrano diavoli
               dolci fatineMentre cammino la
               vita si perde Sempre lontano
               più debole il chiassoIo mi ritrovo
               distante da loroMa d'improvviso
               riprendo il mio passoE faccio in fretta
               per esser del coro Corro più in
               fretta e scopro il m,io cantoSento che è
               l'ora di fare un sorrisoI menestrelli mi
               osservano tantoPerché la
               vita non c'è nel mio viso Uno di loro si
               volta e capisceL'altro mi prende e
               mi fa ballareLa gioia di colpo
               che mi rapisceSono felice l'amore
               è giocare   
               
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               RINO
               SPIGAROLO  
               
               
                  Foglie
                  d'autunno  S'alza la
               brumanella vecchia
               campagnainfiammata
               daicaldi colori
               dell'autunno. Fumano i
               campinelle umide
               sereriscaldate
               daqualche ceppo
               acceso. Nelle
               case,che profumano di
               nuovo,i vecchi
               solinon hanno
               più bambiniper narrare il
               loropassato
               eper
               ascoltareprogetti
               futuri:cadono le
               foglie.     | 
               SALVATORE
               TORREGROSSA 
               
               
                   Penso a
                  me  RiposoNon mi
               posoNon resto al sole
               tuoRidesto a
               destraTi spodesto
               uccellini cantantiviolenti amorevoli
               volantisu cieli di taniche
               ipoteticiserbatoi di lacrime
               e folliatra
               l'erbale emozioni di
               sangue fintoa
               carnevaletra i paletti le
               retia stendere dei
               limiticoncreti concerti
               di aldiquàe aldilà
               sconfinanti in un addioE alberelli
               solinghida ombrelli
               travestitia ricoprire il
               verdeerboso
               stintoquasi
               primaverileo sterile
               dipintoO il
               fossatoricordo
               medievaledei miei limiti
               appuntoessendo io castello
               e castellanoessendo
               vanoessendo e diventato
               il divenire che homusicandomi mani e
               pensieriocchi ed occhi a
               puntarmitra me ed i miei
               sbaglisbaraglio e
               ritaglio il di più     | 
      
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               EMILIO
               VECCHI  
               
               
                  La rondine
                  dell'Amore  Quando il sole
               sorgespesso la paura
               incalzama i suoi raggi
               sembrano non accorgersene.Perché se la
               vita si colorail timore non
               arretra? Una rondine
               affettuosasi è posata
               sulla mia finestrae ha smesso di
               migrare.Pare essere
               incuriositada quella paura
               senza senso. Una rondine
               stupendache non solo ha
               posto il nidoma ha deciso di
               restare.Forse è
               amica di quel solema anche lei vuole
               l'amore. 
               
               
 
               
               
                  Amica
                  tristezza  Qualcosa che ti
               assalevana è la
               speranzadi poterla
               allontanare. È triste
               questa vitae subito non ci
               vuoi crederepensi che ci sia un
               errorequalcosa di
               sbagliatoche prima o poi
               scomparirà. E ti ritrovi
               grandeche ormai ce l'hai
               nel sanguema ancora ti
               ribelli. Forse non ti
               rimaneche fartela
               amicaquesta triste amica
               tristezza.   |  | 
      
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                  13-04-2006   |