Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori

Antologia del Premio Letterario
M° Raffaele Burchi Biblioteca di Tromello 2007

 

Indice

Presentazione - Albo d'oro dell'edizione 2007 - Lorenzo Amadei - Luca Baldi - Elisa Bassi - Graziella Bazzan - Rosanna Belotti - Cinzio Cacaci - Luciano Cacciavillani - Iolanda Calingiuri - Alessandro Cancian - Pietro Catalano - Matteo Chiappedi - Ciro Cianni - Laura Corraducci - Rita Costagli - Letizia D'Alessandro - Maurizio d'Armi - Angelo D'Onofrio - Flavio Di Paoli - Laura Francini - Alessandro Franzina - Maria Froncillo - Egidio Fusco - Mario Giugovaz - Flavia Isetta - Marcello Lazzeri - Eliana Leoni - Jessica Malfatto - Alberto Morganti - Angelo Movizzo - Daniela Negri - Lisa Nicoli - Comasia Nitti - Danila Olivieri - Luca Previato - Marialara Provenzano - Claudio Luigi Stefano Rava - Rina Ravera - Rina Ravera - Rina Ravera - Enza Maria Saladino - Silvana Santoro - Adriano Scandalitta - Federica Sciandivasci - Calogero Sorce - Carla Tedde - Stefano Tonelli - Luigi Trisolino - Lenio Vallati - Stefano Vitale
 

 
Antologia del Premio Letterario Maestro Raffaele Burchi Biblioteca di Tromello 2007 - 14x20,5 - p.p. 58 - Euro 18,00 - ISBN 978-88-6037-461-5
Risultati dell'edizione 2007
 
Come avere l'antologia
Presentazione
 
Continua la partecipazione appassionata al concorso di poesia, intitolato al M.° Raffaele Burchi, e giunto ormai alla quarta edizione.
Il compito della giuria si è rivelato particolarmente arduo visto il buon livello delle liriche.
L'intensità dei sentimenti, la scioltezza del linguaggio, l'indagine del vissuto quotidiano e del sociale, sono i criteri che ci hanno giudicato nella scelta. Anche l'inevitabile esclusione non implica un giudizio negativo perchè tutti coloro che si cimentano nell'arte poetica meritano un plauso ed un apprezzamento. Per questo ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato affinché continui questa lodevole iniziativa.

La Commissione giudicante
Premio M° Raffaele Burchi - Biblioteca di Tromello
 
Albo d'Oro

Premio M° Raffaele Burchi Biblioteca di Tromello 2007


 
Questi i risultati della quarta edizione del Premio di Poesia organizzato dalla Biblioteca Comunale di Tromello (PV) con il patrocinio del Comune di Tromello e con la collaborazione tecnica del Il Club degli autori.

La Giuria della Sezione Poesia in lingua italiana composta da Dott.ssa Mariangela Strozzelli, Dott.ssa Patrizia Buttini, Dott.ssa Michela Avanzini, Dott. Antonio Celada, Dott. Paolo Verlucca, ha stabilito la seguente graduatoria:
  • Opera 1^ classificata «Eterea luce senza peso» di Alessandro Franzina, Bollate (MI)
  • Opera 2^ classificata «Quanta cura...» di Luca Previato, Legnano.
  • Opera 3^ classificata ex aequo «Alba di pace» di Lenio Vallati, Sesto Fiorentino.
  • Opera 3^ classificata ex aequo «Non dirmi» di Maurizio D'Armi, L'Aquila.
  • Opera 4^ classificata «A mio padre di Rina Ravera, Voghera (PV).
  • Opera 5^ classificata «Tramonto» di Adriano Scandalitta, Mortara (PV).
  • Opera 6^ classificata «L'estate dei Santi» di Danila Olivieri, Riva Trigoso (GE).
  • Opera 7^ classificata «Anima» di Jessica Malfatto, Paderno Dugnano (MI).
  • Opera 8^ classificata «Hic et nunc» di Lisa Nicoli, Cremona.
  • Opera 9^ classificata «T'addormenti Lomellina» di Gabriella Bazzan, Mortara (PV).
  • Opera 10^ classificata «Clochard in città» di Pietro Catalano, Roma.



La Giuria della Sezione Poesia in vernacolo della provincia di Pavia composta da Sig. Gian Carlo Bindolini (Assessore alla Cultura), Sig. Carlo Alberto Capra, Sig. Pierangelo Colombani, Sig.a Maria Teresa Armandola, Sig.a Marisa Dondi, ha così stabilito:
  • Opera 1^ classificata Suocera di Rina Ravera, Voghera.



La premiazione si è tenuta presso la Sala Nautilus di Tromello (PV) nell'ambito dello spettacolo musicale del 1° maggio 2007.

CINZIO CACACI

Imbavaglia la ragione

Imbavaglia la ragione
ed apri la porta all'amore.
Io entrerò,
mi specchierò
nella tua immagine,
berrò a sorsi
il colore dei tuoi occhi,
ascolterò
il silenzio,
ti accarezzerò
con parole d'amore,
morderò
il tuo odore,
caccerò
i fantasmi del tempo,
legherò al tuo corpo
la mia ombra,
abiterò
i tuoi sogni,
ruberò
la tua anima.
La nuova alba
ci sorprenderà
abbracciati

RITA COSTAGLI


Son solo gatti

Raffinati, ostentano alterigia,
autoritari, governano il sofà,
preziosi, schivi, astratti
giochi di sinuosi movimenti,
longilinei, esotici siamesi.
Accenni di moine, miagolii,
preghiere di astuti manigoldi,
distratti ed inusuali, assenti
e spudoratamente pigri, rarità
sfuggenti, eleganti e morbidi persiani.
Comuni, affettuosamente docili,
oziosi ma allegri, dispettosi, sobrii,
golosi e capaci di strabilianti metamorfosi,
selvatici o addomesticati, cacciatori
fulvi, tigrati, corvini o tappezzati soriani.
Ambigui felini nelle tenebre,
proverbialmente bigi, dagli occhi fiuorescenti.
Divinità, adorati dagli antichi egizi,
o infausti, sinistri, portatori di presagi.
Dotati di sette vite scosse, fulminei e furbi,
altalene propiziatorie o di nera disgrazia.
l'umana specie, li nomina "animali",
mancati di parola e di intelletto,
e senza razza, assenti di valore: costretti,
ahimé, madre natura!, alla sterilizzazione
o peggio ancora, soppressi appena nati.
Son solo gatti e combinano misfatti,
ma riescono a trasmettere emozioni,
calore ad una vecchia, sola e derelitta,
a farle compagnia, senza giudizio,
quando lacrimando balbetta canzoni del passato...
...abbandonata all'essere più ingrato,
un figlio, che, in questo mondo, è chiamato "umano".


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LETIZIA D'ALESSANDRO


Alla figlia persa

Madre,
vorrei darti una speranza
quando guadi quella foto,
vorrei dirti
che sta bene
e ti sorride da lontano.
Madre,
vorrei asciugare
gli occhi tuoi spenti,
accendere il tuo viso,
fare ardere la tua fiamma,
ma non lo so come fare.
Sei chiusa nel tuo dolore
non ascolti la mia voce,
raccogli il tuo amore
solo per la figlia
che hai perso,
una notte lontana
che ha rapito il tuo cuore,
dimenticando chi vive.
Madre,
non perderti nel passato,
non lasciarmi da sola,
senza le tue braccia
c'è solo l'inverno.......
e io ho freddo.

FLAVIA ISETTA

Sorella
 
Non volevo fossero così
il nostro ritorno e l'abbraccio.
La tua gonna mi ruota attorno
la tua gonna colorata e francese
e i miei bronci di bimba sola
cui un tuo bacio pose ristoro.
Questa stoffa che si sfila.
La trama la perdo
e non so ricucirla.
Un frammento, uno scampolo
ch'io possa tessere per non farvi più scappare.
 


Dopo
 
Rientrare in quella camera
ormai la tua casa
nell'artificio del vivere.
Socchiudere la porta
per lasciare un angolo alla vita.
Mi manca anche questo
stasera
sorella mia
E non so più se è amore.
Disperato
arrogante
fuorviante.
Assurdo.
Ti voglio nella luce.
Alta
su di me
come sei sempre stata.
I tuoi capelli scuri
a coprire
il volto di un tuo figlio
tanto che una carezza
ti scivola le labbra.



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ANGELO MOVIZZO

Rifiessioni

Laggiù all'orizzonte il sole si spegne
scomparendo fra gli spruzzi.
Mille scintille argentate alla deriva
navigano con la mia fantasia,
si perdono ma ogni volta riappaiono
come la brezza sul tuo viso.
Gabbiani volano verso l'orizzonte
in un rosso tramonto,
l'onda frantumandosi cancella le impronte
sulla sabbia della mia vita.
Sereno con te accanto attendo
il ritorno dell'alba.

LISA NICOLI

Opera 8^ classificata

Hic et nunc
 
Un momento
e non sono più
qui.
L'animo mio, solo,
mi avvolge
e mi stordisce:
l'angoscia,
apparente,
misura i confini
e li spalanca, infine,
alla libertà di essere.
Tutto e niente.
Me stessa,
nell'armonia
accordata
dell'universo.

Tregua
 
Dissolvermi,
trasparente,
nella luce,
senza colore
né corpo.
Senza dolore.


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MARIALARA PROVENZANO

Sogno bis

Chi sei tu...
che non mi ama... ma che ruba il mio respiro?
Chi sei tu...
che entra nei miei perché...
e con uno sguardo si intrufola nella mia timidezza?
Chi se tu...
che vive nel mio quotidiano senza una ciglia d'emozione apparente?...
Chiamarti amore, nel rifugio dei miei silenzi...
fa di me ambasciatrice viva di vita...
e di noi.

21 febbraio 2007


CALOGERO SORCE


Un sottile filo fra due nodi

Ed io mi chiedo: chi sono?
Essere pensante, e mi assottiglio,
in questo puntino di rifiessa luce,
...a pregare innanzi ad una croce.
Ed io mi chiedo: cos'è che anima...
questa materia inerte, che la muove,
...che la fa palpitare e putrefare...,
quando se ne allontana, in mezzo,
o alla fine della strada, sciogliendo...
i preamboli del tempo, che s'annulla?
Scorrono visioni sullo schermo...
della scissura calcarina, che le afferra,
...e danno adito a pulsioni strane...,
e fanno muovere il corpo e pur la mano.
Scorre la vita, il tempo sì la noma,
...solo un sottile filo fra due nodi,
inizio e fine, ed un ricordo in mezzo,
un fiash in mezzo al big bang del mondo.
E quell'eternità che prende in giro,
e quella pancia accarezzata piano,
altalenando su gobbe sconosciute
...ad afferrare i ciuffi della vita.
Il vate ride e la giuria si spegne
...nelle illusioni di un momento;
e il palcoscenico è il luogo dove siamo,
...giudica ognuno con un metro umano.
Ansima adesso un corpo affranto e stanco,
...lascia le orme su un manto consunto,
ora ha capito il significato della vita,
...ora che sta per essere lasciata...
Piange una voce e singulta un petto,
...occhi velati da cataratta aspettano,
ed una mano afferra forte mano
...e l'energia si trasmette piano;
e ancor si chiede: chi sono? In una prece,
...e prega innanzi a quell'eterna croce...

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