- Fiorenza Ornella
Marino è nata a Cirò Marina (kr) nel
1958 ed è vissuta in Calabria fino
all'età di 18 anni. Si è trasferita
quindi a Roma dove ha conseguito la laurea in scienze
biologiche ed ha fatto varie esperienze di lavoro. Nel
1987 si dimette dall'incarico di direttrice di zona di
una casa di cosmetici e si stabilisce in Calabria non
riuscendo a vivere lontana dal verde, dal sole, dal
calore della sua terra e soprattutto dal mare che
richiama spesso nelle sue poesie.
- Amante della
lettura, della musica classica e della natura che
utilizza spesso come fonte ispiratrice.
- Partecipa ad alcuni
concorsi letterari e pubblica la sua prima raccolta di
poesie nell'antologia "Orizzonti 2000" Libroitaliano
Ragusa, ed in seguito nella rivista multimediale "Il
club degli autori" Melegnano (MI), nell'antologia
"Tempi Moderni" Libroitaliano Ragusa e quindi nelle
antologie dei premi: "Città di Monza 2000",
"Poeti
dell'Adda 2001",
"Città di Monza 2001", Fonopoli
- Parole in movimento 2001-2002,
Il
Giro D'Italia Delle Poesie In Cornice
2002.
Finalista al concorso letterario Jacques
Prèvert 2007
sez. Poesia con la raccolta di poesie "Passioni ardite
e sopite"
Fiorenza Ornella Marino nel mese di giugno 2008 ha
pubblicato con Montedit "Passioni
ardite e sopite"
- Collana Le schegge d'oro (i libri dei premi) - 12x17
- pp. 36 - Euro 4,50 - ISBN
978-88-6037-5605
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- Desiderio
d'Amore
-
- Dolce
cenere
- che voli
nell'aria umida
- che
sovrasta il mare,
- sottile ti
spargi
- sulle onde
dell'anima mia,
- lentamente
muori
- e
dolcemente rinasci,
- vestendo di
luccicanti strass
- il cupo
viandante dei miei ricordi.
- Tu, dolce
rugiada
- che
delicatamente
- inondi il
mio arido deserto,
- tenera
polvere nel vento
- trascendi,
portando via con te
- ogni mio
desiderio d'Amore.
Io...
Virtuale
-
- Chi ti
regala un'emozione
- Tra un
battito e l'altro del tuo cuore
- con poche
parole scritte
- nello
spazio infinito
- di un
passato sbiadito
- ed un
futuro spennellato con tenui
colori
- che si
addensano delicatamente
- ad ogni
attimo vissuto,
- non
sarò io
- ma solo
l'immagine che tu sarai riuscito
- a
dipingere... di me, finchè
- non ti
regalerò un sorriso,
- uno sguardo
sincero,
- un piccolo
gesto.
"Paperino
Vitruviano"
-
- Non essere
triste
- Tu che
riempi di colore il giorno
- arredi di
passione i giardini del tempo,
- dalla
terrazza regali il tuo sguardo
all'orizzonte,
- accogli la
brezza marina
- tra le onde
dei tuoi capelli,
- Tu che con
piccoli segni di matita
- tracci la
mappa di grandi speranze
- e con il
sorriso dell'artista illumini la
notte
- Tu
"paperino vitruviano", sorridi.
Passeggiata nel centro
storico
-
- Cammino tra
i borghi
- calpestando
su ogni pietra
- frammenti
di storia antica,
- cammino nei
vicoli stretti
- con in
bocca il sapore amaro
- delle tue
parole.
- Brucia il
desiderio
- del tuo
calore.
- Lungo
quelle stradine buie
- si
allontana la luce dei tuoi occhi,
- non sono
più "Sole" né
"Stella"
- ma solo
ombra di mistica pietra.
Il
silenzio
-
- Il silenzio
dice, a volte,
- di
più delle parole.
- Il silenzio
ha sempre un significato,
- non
è mai vuoto...
- I tuoi
silenzi mi trasmettono , a volte,
- una grande
serenità o mi fanno
sentire
- persa in un
grande deserto,
- mi danno
una grande gioia o
- un grande
dolore
- come in
questo momento... il silenzio
- delle tue
membra gelide,
- un silenzio
così carico di tutto quello
- che non
possiamo dirci più.
- Il silenzio
trasmette sempre
- qualcosa di
diverso.
- Il silenzio
è.
L'attesa del
guerriero
-
- In una
nuvola di fumo
- carica del
dolore inferto,
- con
immagini ancora vive,
- la mia
mente ti spinge.
- In fulmini,
carichi
- di una luce
immensa
- che si
infilano nella mia carne
- come tante
saette,
- nella fitta
nebbia
- si
trasformano i tuoi occhi.
- Il verde di
una fitta rete
- di faggi e
pini mi fa scudo,
- caricando
di colore
- l'illusione
di scacciarti.
- Trasportata
dal vento
- la tua voce
ulula
- nella valle
del mio torpore.
- Troverai
grandi steppe,
- immense
praterie
- ed un
grande deserto
- sarà
il tuo tappeto,
- se
guarderai oltre la coltre di
fumo.
- La mia
carne,
- sotto i
fulmini della tempesta
- esploderà
se violerai lo scudo
- Guerriero.
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