LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Poesie tratte dal libro Dove finisce l'arcobaleno (diario del cuore)
di Massimiliano Sbarsi
Collana I gigli (poesia), pp. 64 L. 14.000 - Euro 7,23 ISBN 88-8356-099-X
- Introduzione dell'autore
- Questa raccolta di versi è una messe di emozioni cresciute e maturate in meno di tre settimane sul fertile terreno della creatività.
- L'emozione è simile ad una violenta ed imprevedibile esplosione nel centro dell'anima.
- Sono gli attimi fuggenti, sono i luoghi del ricordo, sono le sensazioni intime le forze generatrici dell'emozione.
- La poesia è il prodotto finale dell'elaborazione delle emozioni; la poesia è l'interpretazione metafisica della quotidianità, la poesia è l'ospedale dei pensieri.
- La poesia è in ultima analisi pura libertà espressiva.
- La penna è il prolungamento dell'animo nobile del poeta e il foglio il telo bianco su cui vengono proiettate le sensazioni.
- Il poeta non è un uomo simile ad altri: molti infatti ingenuamente ritengono di essere in grado di esprimere efficacemente le proprie sensazioni; ma unicamente il poeta possiede lo strumento essenziale per trasformare delle semplici parole in versi ricchi di suggestione: la sensibilità artistica.
- Il poeta è un artista della parola.
- Questo tipo di espressione sentimentale rappresenta per il poeta il ponte che collega la terraferma della realtà all'isola vulcanica sulla quale nascono e muoiono i sogni.
- La poesia è un semplice-e ad un tempo complesso-trait d'union tra il poeta e l'anima; è la cronaca in diretta delle tribolazioni dello spirito, è la raccolta delle memorie del cuore, è la coscienza dei sentimenti.
- La poesia è l'amore.
- 26 luglio 2000 ore 08.00 a.m.
- Vorrei farti uscire dal sogno una volta solamente per poter conoscere la tua natura /
- Anelo a tuffarmi dolcemente nelle limpide acque dei tuoi occhi /
- Le mie mani tremano mentre ti toccano e si fondono col tuo corpo in un'unione che dura in eterno /
- Escono leggere dal mio cuore le soavi note dell'arpa dei sentimenti /
- Resto attonito in adorazione mentre ascolto la tua voce che fa vibrare la mia anima /
- Il mio spirito s'innalza gaudente verso le
- inaccessibili vette ove regna l'aquila di Venere /
- Aspetta, non fuggire, offrimi la prova della tua
- esistenza; ti prego, non svanire insieme a questa visione d'amore.
- 26 luglio 2000 ore 10.00 a.m.
- Con te ho sperimentato l'inattesa emozione generata dalle parole /
- ho inventato insieme a te infinite situazioni e
- innumerevoli personaggi /
- io non so chi sei quando entri nell'irreale teatro dove va in scena la tua commedia /
- la mia voce, la tua voce, entità metafisiche mescolate dentro ad una sfera di vetro scarlatto /
- il tuo volto è il nero impenetrabile /
- la tua anima è un crine ingarbugliato /
- quando i miei occhi si specchieranno nei tuoi il mio sentimento vorrà fuggire con il tuo /
- attendo ora, domani, forse mai /
- m'importa solo di essere finalmente libero
- dall'oppressivo giogo dell'estetica /
- ora il mio cuore è pronto per ospitare l'amore.
- 26 luglio 2000 ore 06.00 p.m.
- Dietro alla tua impenetrabilità trovano rifugio
- grovigli di emozioni incoffessate /
- i tuoi occhi impertinenti riflettono l'anima di chi osa fissarli /
- contemplo come un chierico devoto la tua eterea
- immagine proiettata sulla cupola cinerea di una cripta perduta /
- adoro idoli di cera consacrati sui pagani altari
- dell'empia dea del denaro /
- laceri con unghie laccate il sudario del mio virgineo cuore /
- il tuo sguardo spietato sodomizza il mio spirito
- integro /
- leggo sul tuo volto il grottesco riso di una maschera africana /
- ritorna nel mio cuore, o saggio filosofo /
- rientra dall'esilio dell'amore.
- 30 luglio 2000 ore 11.00 p.m.
- Non ho visto il tuo viso ma ogni sera quando sollevo gli occhi al cielo distinguo nell'oscurità immobile una costellazione senza nome /
- il suo fulgore illumina la volta celeste con l'intensità d'infiniti luccichii adamantini /
- al suo cospetto il respiro si blocca e lo spirito è
- sconvolto dal soffio collerico dell'emozione /
- mi sono chiesto come si può adorare ciò che non fa parte dell'esperienza sensoriale /
- ho trovato la risposta setacciando la mota deposta sul fondo del mio cuore /
- ho esplorato la mia anima ed ho scoperto dentro a essa zolle dissodate tra cui si potrà seminare il
- sentimento /
- è germinato nel profondo del mio essere un vasto
- orizzonte di rinnovata speranza /
- tu potresti essere soltanto una meteora che sfregia la notte per un istante e poi diviene cenere /
- l'unica certezza è che tu sei l'origine della vita, la
- protettrice e la nutrice di ogni essere /
- sei la madre dell'amore.
- 30 luglio 2000 ore 11.20 p.m.
- I tuoi occhi risplendono come le stelle della notte levantina /
- dalle tue labbra rotolano parole che incantano come il racconto di una fiaba /
- il tuo corpo incarna l'aulico ideale della femminilità classica /
- la tua pelle è una distesa vellutata in cui vorrei
- smarrirmi /
- il tuo cuore è un turbinio di sentimenti indecifrabili /
- la tua anima è l'orfica dimensione ove il cielo si
- confonde con la terra /
- nel tuo essere sfuggente è scritta la trama di un
- romanzo decadente /
- demolisci la diga che imbriglia le tue emozioni e
- lasciale libere di lanciarsi nella cascata dell'amore.
- 1 agosto 2000 ore 11.00 p.m.
- Sei polline
- Sei nata tra i petali di un fiore per trasformarti in granelli di polline sparsi nell'atmosfera per
- fecondare il mio cuore col principio dell'amore.
- 1 agosto 2000 ore 11.40 p.m.
- Quando il sole morirà dietro a Costantinopoli
- il mio sentimento volerà veloce
- verso terre esotiche abitate da popoli
- che violarono il segreto della tua voce /
- Mai ho veduto il tuo viso sibillino,
- mai ho toccato il tuo corpo di dea,
- ricordo solo un affresco bizantino
- dentro la quiete di una moschea /
- forse un giorno non m'importerà più niente:
- dentro al mio cuore s'anniderà il dolore.
- Quel dì il sole sorgerà ad occidente
- e solo allora avrò in dono il tuo amore.
- 4 agosto 2000 ore 10.00 a.m.
- Senza te la vita non ha senso /
- senza te un mese sembra un secolo /
- senza te un'ora non ha termine /
- solo con te la notte s'allontana /
- solo con te un giorno fugge via /
- solo con te un minuto pare un attimo /
- vieni da me, amiamoci davvero /
- vieni da me, stringimi al tuo seno /
- vieni da me, viviamo la nostra favola
- io, te, due cuori in una poesia d'amore.
- La notte pesantemente crolla sopra alle mie
- membra esauste /
- il sonno bacia dolcemente la mia coscienza
- martoriata /
- i guerrieri del silenzio barbaramente uccidono i miei sensi /
- legioni surreali d'ectoplasmi sfigurati infettano i miei sogni /
- sei tu l'attrice della rinascita dei miei sentimenti asfittici :
- sei tu l'amazzone dell'aurora che sconfigge il buio
- ostile /
- sei tu il cibo prelibato offertomi sopra ad un vassoio di fragile madreperla /
- sei tu il minuto germoglio della speranza spuntato nell'infinita sterile pietraia ove erra da tempo
- immemore un'anima corrota dalla cupidigia
- d'amore.
- Muore il giorno dietro alle colline dell'illusione /
- nasce l'alba sulle tiepide ceneri del rogo del mio
- spirito /
- nei tuoi occhi smeraldini ho scoperto la bolla
- evanescente che custodisce il mistero della felicità /
- ti ho cercata per millenni, ho vagato senza meta
- rincorrendo la tua immagine /
- ti ho incontrata sopra al filo del telefono /
- non fuggire, ti prego, resta qui con me un istante
- soltanto /
- così potrò gioire per aver sperimentato il brivido
- dell'amore.
- 8 agosto 2000 ore 06.30 a.m.
- La notte partorisce dentro alla mia mente mostruosi embrioni fecondati dal seme dell'onirico dio
- dell'illusione /
- osceni simulacri di giada trasparente raffigurano le contorte posizioni dell'amplesso tantrico /
- Sopra il palmo della mano un vortice di vento scarmiglia i morbidi capelli di una ninfa
- peccaminosa /
- percorro solitario la lunga via millenaria solcata
- dalle ruote cigolanti del carro dei pensieri /
- streghe ammaliatrici gridano nell'aria l'invito
- all'orgia universale /
- la forza primitiva dell'orgasmo deflora i corpi
- madidi generando nuovi ovuli frementi di vita /
- bacio la bocca lasciva della baccante ancora umida di lussuria belluina /
- rinchiudo la mia anima dentro a un eremo d'avorio per mondarla dalle scorie velenose della carne
- corrosa dall'astinenza d'amore.
- Il cratere del vulcano della mia anima è chiuso da un enorme fossile /
- l'intensità delle mie emozioni forse un giorno lo
- sgretolerà /
- allora una colata impetuosa di lava fiammeggiante traboccherà ed inghiottirà il mio spirito dolente /
- nella roccia vetrificata affonderà le radici il mio
- essere malato d'amore.
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- ©2000 Il club degli autori, Massimiliano Sbarsi
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