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- Lontana eco di
flauto
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- Dov'è la linea
dell'orizzonte
- in questi mattoni bruniti
- in questi tentacoli tecnologici,
- inquietanti, irti, inestricabili,
- in questa caliginosa atmosfera
- di risaie e materie combuste
- solcata da sibili raggelanti?
- Spazio a una sola dimensione
- colmo carniere che più non
accoglie
- Ciò che cerchi è lì e
non lo trovi
- Solo tu ti ci diverti
- Passaggi lustrali, pareti ornate,
- angoli muscosi, sdrucciolevoli,
- pozze terrose, infide,
- sentieri di paglia, arredi, rovine
- Il lungo percorso si smarrisce
- tra mota e pietrisco
- Si sfrangia la memoria
- sulle figure, gli eventi, le cose
- Mentre tornano ad animarsi
- ciurme con carri e banditori,
- riecheggiano fiabe e ninne nanne
- come lontana eco di flauto.
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- Fantasmi
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- Stammi vicino, sì
- stammi vicino.
- Fredda la notte
- luce di luna
- non scalda
- discolora.
- Pigro il corpo
- inquieta è la mente
- che impulsi
- emette come strali.
- Trasparenze
- solo trasparenze
- io vedo
- e in esse penetro
- per confondermi
- perdermi
- chissà.
- stammi vicino
- vedrai
- staremo insieme.
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- Giorno
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- Magici lumi nell'alba silente
- imbiancano scie scure
- uscite da lucore lunare
- proiettando iridescenti visioni
- nello scrigno dell'animo
- Giochi d'ombre, di fuochi
- avvampati, languenti
- Scintillanti riflessi stellari
- quasi magmatiche trasparenze
- ove frammenti di luce
- si rincorrono e diffrangono
- su strati diamantini di brina
- Ebbrezza, fuggevole carezza
- che zampilla di gioia
- per poi volgere in opaca memoria
- Luce che il giorno irrora
- impulso vitale che faville
- anche in cenere spenta tramuta
- Apparenze, menzogne, illusioni
- Finché, abbacinante
- non esplode la noia.
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- Ma tu, dimmi
dov'eri?
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- Stanze polverose
- affollate di fantasmi
- creano faticosi percorsi
- Una rauca mandola emette
- singulti che graffiano il tempo
- fino a quando si dissolve e si tace
- Il volo di policromi pesci
- accompagna stuolo di villani
- lungo l'argine del fiume
- Il mio urlo è senza suono:
- perché tanto si eleva
- questo ardito ascensore?
- Si fa bianco il paesaggio
- come grande cuscino
- sopra un letto di piume
- ove ansioso mi adagio
- mentre esco dal sonno.
- Ma tu, dimmi, dov'eri?
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- Buio
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- Non c'è più il sole
- lo hanno rapito nel sonno.
- Fluttuanti ombre sfumano
- nell'attesa delusa del giorno.
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