LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Poesie tratte dal libro Pensieri come foglie
di Maria Antonietta Bertaccini editrice Montedit,1998, Collana Le schegge d'oro, pp. 64, Lit. 14.000, ISBN 88-86957-60-2.
Pensieri come foglie
- Son tornata sotto il vecchio ulivo
- a stendere la rete
- dei miei pensieri.
- Sono caduti come foglie
- che hanno gli orli
- sbeccati d'arancio
- e sulle nervature
- il giallo pallido
- dell'ultimo respiro.
- Le ho sparpagliate,
- ho scelto le più rosse
- e vi ho soffiato un alito di vita.
- O teneri pensieri
- di stagioni passate
- che mi avete deliziato
- con musiche di canne palustri,
- fermatevi su questo colle!
- Danzerò tra virgole d'erba
- nel prato dell'anima
- con riflessi di pietra di luna.
- Lettera dal cuore
- La forza di camminare, oggi,
- tra la rugiada del mattino
- dove sul pendio continuano a fiorire
- pervinche e more selvatiche,
- bisogna avere!
- E rincorrere farfalle tra sassi spugnosi,
- dove ancora, vive, sono le piante grasse!
- Ma gli ulivi,
- i tuoi argentati ulivi!
- Hanno perso molte foglie:
- è stato un inverno algente.
- Quest'anno, forse, ci saranno
- poche palme benedette per la chiesa.
- Il mandorlo sotto casa
- sta invecchiando;
- saranno gli ultimi fiori
- che regalerà alle api.
- Verso il lago
- dove le rane già s'accoppiano
- e le anatre dal piumaggio colorato
- sentono la primavera,
- io m'incammino.
- E qui, dove la natura esplode i suoi colori,
- bevo nettare di giorni e giorni
- vissuti con te.
- qui, dove le rose continuano a fiorire
- e il sole abbaglia le foglie del gelso,
- qui vengo a cercare quiete.
- Vivrai
- Vivo per amarti ancora
- e tu vivrai
- per animare i miei silenzi.
- Di te non resteranno
- giorni spenti
- se la poltrona azzurra
- ha vellutate impronte
- del tuo corpo.
- Vivrai
- nell'ultima goccia di sangue
- rimasta nella maglietta
- dopo l'ultimo calmante.
- Vivrai
- se resteranno
- cravatte annodate al tuo respiro
- e camicie con animo
- di ragazzo scherzoso.
- Vivrai
- perché gli occhi di Fabio
- mi parlano di te.
- Portami melagrane spaccate
- Lascia che t'aspetti anche oggi.
- La porta è aperta. Entra!
- Entra nella nostra casa
- dove il profumo dell'amore
- ancora non è svanito,
- dove le stagioni ritmano
- recondite nostalgie
- e il pettirosso torna ancora a colorare
- mattini d'inverno.
- E cercami, cercami in ogni stanza
- e lascia l'eco della tua calda voce.
- Portami melagrane spaccate per dipingere.
- Abbandonati a sopite emozioni nel letto
- dalla coperta damascata.
- Con me
- Sei e sarai sull'onda del mare che amavi,
- sulla spuma che bagna i miei piedi,
- nell'odore del fieno,
- nella pioggia di questo mattino,
- nell'ala del falco a vigilarmi dall'alto.
- Sei nelle perle che porto al collo
- e sarai nelle foglie d'autunno
- a coprirmi di malinconia.
- Fiori per una signora
- Amore, quanto darei
- per ricevere dei fiori!
- I tuoi fiori.
- Per sentirmi viva,
- per guardarti negli occhi
- e leggere la tua felicità,
- e tu la mia, nell'esclamare:
- «Che meraviglia!».
- E ricordandoti
- che amo il giallo,
- faresti aggiungere
- qualche mimosa,
- legare il mazzo
- con un nastro lucente
- per donarmi il sole,
- la gioia di vivere
- e un pizzico della tua gelosia.
- Quanti, quanti fiori
- compreresti per me,
- perché io li dipingessi,
- li aggiustassi con grazia
- nel tuo vaso preferito,
- e ne staccassi uno
- da mettere tra i capelli.
- Oh i tuoi fiori, nei miei sogni
- giungono ancora!
- La mia domenica
- Non ho metro per misurare
- quanto lunga sarà
- la mia domenica.
- Piove la nebbia sui pini
- che piangono la mia solitudine.
- Tace la goccia;
- urla il silenzio.
- Ho appeso alla parete del salotto
- la natura morta della mia vita
- e ho spento la luce.
- Il mio compleanno
- Ho atteso con l'amore di sempre
- le tue rose
- mentre giravano
- semi di limone
- nella calda trasparenza del tè.
- Ho indossato il vestito più bello
- per un ballo in maschera.
- Gocce di pianto sono cadute
- nel «Cucchiaio d'argento».
- Giorni in maschera
- Profuma l'aria
- di castagnole e chiacchiere
- e i giorni girano in maschera.
- Ho scucito i rombi colorati
- dal vestito di Arlecchino
- rattoppando l'abito
- della mia arlecchinata.
- Con la trombetta stonata,
- ho suonato il «Carnevale di Venezia»
- e ho lanciato coriandoli
- nella laguna blu.
- Per leggere la prefazione del libro "Pensieri come foglie"
- Per leggere la prefazione del libro "Petali di Rose"
- Per leggere alcune poesie tratte dal libro "Petali di Rose"
- Si è classificata 1a nel concorso Marguerite Yourcenar 1997
- Si è classificata 3a nel concorso Poeti dell'Adda 1998
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