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- Shopping
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- Comprerò ancora un'ultima cosa in quel
negozio che sta per chiudere. Quello lì, quello
con le insegne al neon che hanno voglia di saltare e
un paio di vecchie vetrine opache vagamente
ingentilite dagli addobbi per il Santo Natale.
- Non ci vorrà molto, lo giuro, non ci
vorrà molto. Giusto il tempo di entrare e fare
un giretto di ricognizione fra le inutili parole di
cortesia di una giovane commessa e l'irresistibile
scintillio della merce esposta sugli scaffali
più invitanti; poi certamente mi
ritroverò fra le mani qualcosa e allora non mi
resterà altro da fare che passare alla cassa
per pagare. Devo ricordarmi di portare più
soldi la prossima volta, che con questi che ho dietro
il mio budget di spesa è ridotto davvero ai
minimi termini. E non devo assolutamente dimenticare
di pretendere lo scontrino, che con la scusa dell'ora
tarda e della fretta di chiudere il negoziante
potrebbe farmi uscire senza batterlo e tutto questo
andrebbe a scapito della mia bellissima
collezione.
- Parcheggio un attimo qui in doppia fila e lascio
le chiavi sopra al cruscotto. D'altra parte non
c'è un posto libero nel raggio di un chilometro
e poi non ho proprio voglia di fare troppa strada a
piedi con questo tempaccio. Tanto se deve uscire
qualcuno puoi spostarla tu la macchina, no? Cosa? Non
sai guidare? Non posso crederci! Comunque non
c'è da preoccuparsi. Vigili in giro non ce ne
sono e poi di solito i miei acquisti sono molto
rapidi, anzi rapidissimi. Comprare è una
questione di metodo e ti assicuro che io sono molto
allenato. Come? Dici non ho bisogno di niente? Che il
mio appartamento trabocca di oggetti inutili che io
stesso abbandono non appena il mio interesse per loro
comincia a scemare? Che anche tu, nonostante ci
conosciamo da così poco tempo, ti senti un po'
trascurata? Che non c'è nulla al mondo in grado
di soddisfare le mie mutevoli esigenze? Sì, lo
so che c'è del vero in quello che dici, ma vedi
non è questo il punto. E poi vedrai che una
volta dentro mi verrà in mente un'idea. Avranno
pure un articolo che fa al caso mio. Avranno pure un
rasoio, un paio di jeans, un cagnolino, una casa in
campagna, un'automobile, un'autostrada, un'isola, o
almeno una piccola scatola di fiammiferi, in cui io
possa scorgere chiaramente il riflesso di me stesso.
C'è sempre in un negozio quell'articolo che
sembra strizzarti l'occhio da sotto al cartellino del
prezzo come per dire: «Ehi! io sono qua e non
troverai nient'altro qui dentro che possa somigliarti
più di me». Non sei d'accordo? C'è
sempre una parte di te che si nasconde dentro ogni
vetrina e quella parte di te non vuole altro al mondo
che essere raccolta e conservata proprio da te.
Credimi quindi se ti dico che, almeno per quanto mi
riguarda, comprare non è un passatempo, un
vezzo o un semplice capriccio, ma una vera e propria
esigenza dello spirito. Comprare è una
filosofia. Non è importante sapere
qual'è l'oggetto che si compra e non è
importante sapere se ci serve oppure no.
- L'utilità, la forma e il prezzo non sono
che dettagli insignificanti o quasi e non fanno altro
che ostacolare il rapporto che esiste fra te e quella
parte di te che giace imprigionata nell'oggetto che
vuoi acquistare.
- Ma ora vado. Se resto qui dentro quest'auto ancora
un po' il vuoto che sento giù negli abissi
dell'anima potrebbe uccidermi in qualsiasi momento. E
poi non vorrei che qualcuno si insospettisse,
vedendomi parlare con una racchetta da tennis nuova
fiammante.
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