LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Giuseppe Risica
- Pescatori
- Dedali di rughe,
- alveo profondo
- di immutabili pensieri,
- sfregi quotidiani come
- ombre senza memorie
- sugli aridi gusci.
- Occhi sempre lontani
- a fermare gli istanti in
- rare luci di volti, dimenticati
- scogli nella tempesta
- sopra schiume di sorrisi.
- Interrogano gli astri,
- dèi immobili e distanti
- ospiti di un cielo irraggiungibile
- per risposte mai certe.
- Ansia dell'oracolo
- per speranze di vita.
- Sideree vene
- tortuose nell'affanno
- guizzano orfane di sangue,
- solo energie salmastre
- agitano la quiete nascosta
- di acque avide di malinconia.
- Filosofie di certezze
- assolute e blasfeme,
- semplicemente audaci,
- carezzano l'essenza
- immacolata e sacra
- di pianti e focolari
- nei lunghi giorni dell'attesa.
- Infinita è la lotta
- col nemico fratello,
- infrangendo disperate traiettorie
- di comete d'argento,
- ed i frammenti del passato
- solo scintille d'anima
- che annegano stridendo
- nel buio dei ricordi.
- Sopra legni divini violano
- gli incavi degli abissi
- dove la morte si nutre di paure,
- per risorgere muti
- cavalcando le onde,
- scolpiti d'emozioni
- nell'acciaio di arpioni rilucenti.
- Senza tregua e perdoni,
- con diamanti di sale sulla pelle
- e raggi di vento tra i capelli,
- per ritrovare la via perduta
- nei vortici dell'ultima verità,
- fino al momento atteso
- del ricongiungimento.
Mare dentro Mare.
- Fishermen
- Maze of wrinkles,
- Deep channels
- Of immutable thoughts,
- Daily injuries
- As shadows without memory
- On arid shells.
- Eyes for ever afar
- To stop the instants
- On evanescent faces, forgotten
- Reefs in the tempest
- Over froths of smiles.
- They question the stars,
- Distant and immovable Gods
- Guest of an unreachable sky,
- Searching for answers
- That are never certain.
- Consulting the Oracle
- For life's hopes.
- Sideral veins
- Tortuous in their toil
- Dart orphans of blood
- Only saltish energies
- Agitate the hidden stillness
- Of waters avid of melancholy.
- Philosophies of certitudes
- Absolute and profane,
- Simply daring
- Caress the pure
- And sacred essence
- Of tears and homes
- In the long days of awaiting.
- Infinite is the struggle
- With the fraternal enemy
- Shattering desperate paths
- Of silver comets,
- And fragments of the soul
- Wich drown screeching
- In the darkness of memories.
- On devine timbers they violate
- The cavities of the abyss
- Where death is fed on fears
- To resurrect mute
- Riding the waves
- On the steel of sparling harpoons
- Engraved by emotions.
- Without rest or forgiveness
- With diamonds of salt on the skin
- And rays of wind through their hair,
- To find the way lost
- In the vortex of the last truth
- Till the awaited moment
- Of reunion.
Sea within the Sea.
- L'ora dei ritorni
- S'uccide il sole
- nelle onde serene
- del tramonto e con sé
- annega nell'umida alcova,
- gli ultimi affanni
- di un giorno ormai finito.
- Le tende della notte,
- ali maestose lucenti
- di stelle e di rimpianti,
- velano la coscienza
- curando le ferite
- con l'oblio dei sogni.
- Adesso è l'ora
- che fedeli ritornano
- i naufraghi a baciare
- i bambini, a riprendere
- ancora colloqui sempre
- troppo presto interrotti.
- Alba
- Le isole lontane
- sono un gregge malato
- sparso in distanze
- d'orizzonti che la brezza
- del mattino, ancora unta
- dei rigurgiti del buio,
- scherma d'inganni
- smussando i profili
- imperfetti del risveglio.
- Arenile
- Bevono i sassi l'acqua
- del mare con bocche rugose
- di sale mentre tentano amplessi
- frenetici capricci di schiuma,
- subito dispersi tra le macerie
- di scomposte solitudini.
- Coralli
- Fotogrammi di sangue
- rappreso a trattenere
- memorie di emozioni,
- prima che l'emorragia
- ne disperdesse l'essenza.
- Osservano la vita passare,
- indifferenti alle carezze
- del mare ed alle sue tempeste.
- Gabbiani
- Disegnano spirali
- di lenta saggezza,
- viaggiando l'aria
- come una perpetua
- condanna. Diventano
- acqua in attimi
- d'amplesso, poi
- si rituffano in cielo.
- La barca
- La barca va sui guanciali
- del mare lisciando l'acqua
- di ingannevoli carezze,
- succhiando energia
- con apparente noncuranza.
- I padroni cambiano, lasciando
- eredità d'oblìo ma la barca
- continua ad andare.
- Mare
- Concetto inafferrabile,
- trafitto da mitici riverberi
- barattò la sua essenza
- di dio con genesi di desideri
- e inganni crudeli, solo
- per perdersi in folli
- rantoli di schiuma.
- Meduse
- Cuori di veleno indolenti
- nel lento danzare di inquieti
- fantasmi. Il mare le confonde
- nel suo affanno dopo l'uragano
- e sono ombre inchiodate
- dal sole, ricordi di vita
- sulla spiaggia nemica.
- Nebbia
- Democrazia della solitudine,
- nega ogni concetto e ascolta
- voci di sirene che si chiamano
- senza incontrarsi mai. E, se alito
- di nebbia si posasse come un bacio
- distratto sui vetri dell'acquario,
- forse il pagliaccio triste muterebbe
- la sua follia di schiavo nell'illusione
- del perduto oceano
- Notte
- Anche il mare adesso
- cerca riposo, culla le onde
- e piano s'addormenta
- ruminando parole.
- Maliziose lo sfiorano
- lampare, accese per bruciare
- vita e morte ma il sorriso
- non sorge dal grembo degli abissi.
- Quali orizzonti
- Quali orizzonti, se questo mare
- con le sue urla antiche m'abbandona,
- se il vento si è impigliato tra le dita
- di scogli imbalsamati nei gorghi
- delle attese, se pure il sole ha nascosto
- i suoi miraggi al mio sguardo di vinto.
- Lì, dove l'onda si torce senza pace
- cullando i sassi con le fragili braccia,
- non scorgo segni che diano le ali
- ai miei pensieri e cerco il sonno
- sepolto in molli alcove, baciato
- dai rumori del silenzio.
- Spiagge d'inverno
- Larghi tappeti appesi a ciglia logorate
- d'orizzonte, segnati d'alghe e conchiglie
- spezzate, tra residui vapori di acrobazie
- di fuoco. É tempo di letargo per raggi
- di ferita nostalgia ed i gabbiani spariti
- tra coriandoli di bruma. Solo le onde
- uccidono rumori di cristallo con eco
- stanche di amplessi disperati. Salmastri
- aromi di amori putrefatti, si reincarnano
- in cicatrici di ricordi, deformando sorrisi.
- Le spiagge d'inverno, disegnano abbracci
- d'addio su margini di vita, senza tela.
- Orme
- Dove il mare si spegne
- in fatui aneliti di schiuma,
- lontano dagli assolati portici
- venati di grumi salmastri,
- impronte si inseguono
- distratte come foglie al vento.
- Il sentiero di precarie figure
- sbanda con coreografie ibernate
- in nebbie fitte di domande ma,
- è inutile cercare risposte, l'acqua
- le inghiottirà con fauci di silenzi.
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