Risultati
di concorsi
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- IV Edizione Concorso
Internazionale di poesia
-
- Olympia
Città di Montegrotto
Terme
- Sezione
Speciale 2004 Poesia Donna
-
- La giuria della quarta
edizione del Concorso Internazionale di poesia
Olympia
Città di Montegrotto
Terme
Sezione
Speciale 2004 Poesia Donna,
organizzato dal Cenacolo dei Poeti Euganei e dall'Hotel
Terme Olympia con la collaborazione tecnica de Il Club
degli autori, composta da Paolo Carniello
(presidente), Enzo Moretto, Lucia Palmarini
(giornalista), Leonardo Ruzzante, Sandro
Bianda (giorn.), Gianfranco Marcadella, dopo
attenta valutazione dei testi pervenuti ha stabilito la
seguente classifica finale:
-
- 1° class:
Franco
Fiorini di
Sant'Angelo in Villa (FR) con "Il
volto di Pietro".
Vince Targa Hotel Terme Olympia - Euro 500,00 offerte
dall'Hotel Terme Olympia di Montegrotto Terme -
Pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui gli
verranno assegnate 50 copie - Attestato di merito -
Pubblicazione della poesia vincitrice sulla rivista Il
Club degli autori e sul sito internet www.club.it.
Inoltre il premiato sarà ospite gratuito
dell'Hotel Terme Olympia per un pernottamento e un pasto
(pranzo o cena del sabato)
-
- 2° class:
Marco
Galvagni di
Milano con "L'orgoglio
dei vivi".
Vince Targa Hotel Terme Olympia - Pubblicazione di un
libro di 32 pagine cucito con punto metallico di cui gli
verranno assegnate 50 copie - Attestato di merito -
Pubblicazione della poesia vincitrice sulla rivista Il
Club degli autori e sul sito internet
www.club.it.
-
- 3° class:
Ivan
Vicenzi di
Sermide (MN) "Immago".
Vince Targa Hotel Terme Olympia - Pubblicazione di un
quaderno di 32 pagine di cui gli verranno assegnate 50
copie - Attestato di merito - Pubblicazione della poesia
vincitrice sulla rivista Il Club degli autori e sul sito
internet www.club.it.
-
- 4° class:
Franco
Gollini di
Modena con "I
dimenticati".
Vince la pubblicazione di un quaderno di 16 pagine di cui
gli verranno assegnate 50 copie - Attestato di merito -
Pubblicazione della poesia vincitrice sulla rivista Il
Club degli autori e sul sito internet www.club.it.
-
- 5° class:
Pietro
Barbera di
Trapani con "Sedimenti".
Vince la pubblicazione di un quaderno di 16 pagine di cui
gli verranno assegnate 50 copie - Attestato di merito -
Pubblicazione della poesia vincitrice sulla rivista Il
Club degli autori e sul sito internet www.club.it.
-
- 6° class:
Salvatore
Scollo di
Siracusa con "Ieri
ed oggi". Vince
la pubblicazione di un quaderno di 16 pagine di cui gli
verranno assegnate 50 copie - Attestato di merito -
Pubblicazione della poesia vincitrice sulla rivista Il
Club degli autori e sul sito internet www.club.it.
-
- 7° class:
Massimo
Palladino di
Cazzago di Pianiga (VE) con "Quell'ansia
che fugge"
-
- 8° class:
Giovanni
Scilio di
Scicli (RG) con "Il
giardino perduto"
-
- 9° class:
Pietro
Catalano di
Roma con "Ascolterò
voci di natura"
-
- 10° class:
Cristiano
Comelli di
Legnano (MI) con "Graffiarsi
la vita"
Dal 7° al 10° classificato vincono Attestato di
merito - Pubblicazione della poesia vincitrice sulla
rivista Il Club degli autori e sul sito internet
www.club.it.
-
Segnalati
dalla Giuria con attestato di
merito:
Marta
Celio di Padova
con "Nudi balaustri..."
Grazia De
Vita di
Confienza (PV) con "Io Donna"
Cristiano
Parafioriti di
Lavena Ponte Tresa con "Il rivo mio"
Patrizia
Riscica di
Treviso con "Ab imis"
Katia
Zerbini di
Ferrara con "Giovane donna"
-
I Segnalati vincono Attestato di merito
-
-
- Sezione
Speciale Poesia Donna
-
- 1° class.
Chiara Loseri
Chiereghin di
Conzano (AL) con "Monologo".
Vince Trofeo Donna Hotel Terme Olympia - Attestato di
merito - Pubblicazione della lirica premiata sulla
rivista Il Club degli autori e sul sito Internet
www.club.it - La vincitrice del Trofeo Donna Hotel Terme
Olympia sarà ospite gratuita dell'Hotel Terme
Olympia per un pernottamento e un pasto (pranzo o cena
del sabato)
-
-
- PREMIAZIONE
- Avverrà all'Hotel Terme Olympia di Montegrotto
Terme sabato 11 settembre 2004 alle ore 18. Sono ammesse
deleghe. Chi non potesse intervenire o delegare
potrà ricevere per posta il premio dietro rimborso
delle spese postali. Lo stesso giorno si svolgerà,
sempre nei locali dell'Hotel Terme Olympia, una delle
tappe finali del concorso Il Giro d'Italia delle Poesie
in cornice.
- Tutti i partecipanti
riceveranno una copia della rivista Il Club degli
autori con i risultati del concorso.
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-
- Franco
Fiorini
- opera 1°
classificata
-
-
- Il volto di
Pietro
-
- Ricorda il
vecchio minatore
- la fatica della
pietra come le mani spaccata alla
gelata.
- Ma le betulle
erano verdi a Wadowice
- non più
sangue il rosso dei papaveri
- a onde gialle di
grano maturo;
- sui Tatra
candida la neve a un soffio dalla vetta
- ardua sfida agli
anni più belli.
-
- Data è la
vita alla Storia sua signora
- santo del
Pescatore il soglio ultima dimora
- lo strappo
drammatica ferita.
- Ma bianca la
vela è già spiegata, salda la mano
sul timone.
-
- Lunga è
la primavera a Roma...
-
- Del tempo
inesorabile il cammino
- delle membra
antica memoria il vigore
- di mani
d'arcobaleno allo stupore speso;
- stanco di Pietro
il volto a solchi di dolore consegnato
- e pur vigili
occhi di fanciullo da sempre all'Infinito
arresi
- del reale la
scorza a penetrare
- strappato al
Nulla dal Mistero fatto carne.
- È forza
la speranza, passione la certezza
- il sacrificio
offerta, martirio sua ferita
umanità;
- testimone
indomabile agli occhi dei semplici
- alla mia storia
segno di Misericordia.
-
- Del sacro colle
ai giardini dolci i sapori di Roma
vespertina...
- Incerta la mano
sul bastone oppresso il cuore dal buio del
mondo
- prega il vecchio
minatore Maria madre di Speranza
- di ogni sussurro
umano orizzonte estremo.
-
- Dell'aurora il
chiarore sfumerà l'ultima stella
- e sarà
ancora domani e ancora offerta
chiamerà
- e Fede
sarà sempre.
-
|
-
- Marco
Galvagni
- opera 2°
classificata
-
-
-
- L'orgoglio dei
vivi
-
- (a mio
padre)
-
- Ascolta
l'impalpabile
- ritmo del
tempo:
- sarai pronto
nell'ora
- dell'agonia
- e sconfiggerai
le tenebre
- con la forza del
silenzio;
- quella
forza
- che, tenace,
attraversa i secoli
- e fa
risplendere
- con gran
fulgore
- il mistero cui
t'avvicini.
- Scaccerai
- l'orgoglio dei
vivi
- con la promessa
dell'eternità
- e solcherai la
vicenda dolce
- della tua
vita
- penetrando il
buio
- con la tua
scorza di diamante.
-
- Vivrai il tarlo
che rode
- la tua coscienza
scalfita
- da un senso
d'impotenza
- con l'onore
dell'età,
- stinta come quel
lenzuolo
- di lino che pare
scacciare
- il freddo
dell'abisso
- ed io ora,
padre, oso
- accarezzare la
tua fronte
- imperlata di
sudore
- che, in una
memoria di bambino,
- conservo ancora
vergine di rughe.
|
-
- Ivan
Vicenzi
- opera 3°
classificata
-
-
- Immago
-
- Vorrei
rivedere quel tramonto con te
- nelle luci
perse dell'orizzonte,
- nelle pieghe
spiegate del vestito del cielo
- ribelle
- all'uniforme
della notte.
-
- Attimi
infiniti di buio e luce
- si mescolano
e si spingono.
- Una marcata
patina d'oscurità
- annuncia
pacatamente messaggi
- davanti al
crepitio tremolante del focolare.
-
- Ogni giorno
finisce il sogno
- al primo
richiamo della sera,
- alle prime
ammiccanti luci
- inizia la
realtà di immaginarti
- china davanti
a me,
- libera
d'amare.
|
-
- Franco
Gollini
opera 4°
classificata
-
- I
dimenticati
-
- Amo i
dimenticati del mondo:
- il tempo che
è nemico comune
- in fretta
cancella il dolore di ieri.
- Oneste persone
vivere di lavoro
- come animali
abituati alla soma
- ho conosciuto e
subito morire
- stelle filanti
nell'oblio del mondo.
- Non applausi,
né lettere di bronzo,
- non statue
d'arte, né foglie d'alloro,
- non spazio di
storia, ma indifferenza
- farsi macchia
sul volto dei potenti.
- Qui chiamo i
dimenticati per nome
- in un brivido
musicale d'organo.
|
-
- Pietro
Barbera
opera 5°
classificata
-
- Sedimenti
-
- Sedimenti di
passato
- s'addensano
- come scaglie
sottili
- lasciando
impronte
- nella polvere
esalata
- sotto filtranti
raggi di sole.
-
- Leggo tracce di
ricordi
- chiusi
- dentro teche
cristalline.
-
- Talvolta
- s'aprono
profonde crepe
- e quel
sedimento
- divenuto magma
ribolle
- affiorando in
superficie.
-
- Scava solchi e
fluisce
- come il sangue
nella
- mia
vita.
- S'incarna nella
mente
- fuggendo, poi,
come un ladro
- nascosto in
mezzo agli altri
- sul carro delle
emozioni.
|
-
Salvatore
Scollo
opera 6°
classificata
-
-
- Ieri ed
oggi
-
- Strattono la
fune dei ricordi
- la stringo forte
e rammento:
- camminate sugli
argini del Po
- baci caldi
protetti da un portone
- la
misteriosità appena avvertita
- di lei distesa
che guarda l'obiettivo.
-
- Ora non oso
chiamare progetto
- il mio procedere
in avanti
- mentre soffoco
sino a zittirla
- l'ansia che
annaspa senza affogare.
-
- Sospeso tra
l'oggi e la memoria
- mi prende la
paura di precipitare
- senza aver fatto
udire la mia voce
- nella trappola
nascosta della morte.
|
-
- Massimo
Palladino
opera 7°
classificata
-
-
- Quell'ansia che
fugge
-
- È il
tempo
- Che s'accorcia
rapido
- In grandi spazi
desolati,
- tanto che
è il ricordo di una
- carezza che
rimuove per
- un
momento
- quell'ansia che
fugge.
-
- Urlano le voci
degli arsi vivi
- Lungo le strade
che dimenticano
- La storia
frenetica di baci strappati
- Ai libri sacri,
religiosi:
- "Che mi dirai,
che mi dirai
- Stavolta,
- di frà
Giordano Bruno da Nola?"
-
- È il
tempo
- Ora, a
desolarsi
- nello sfinimento
della canuta vastità
- di uno spazio o
di universi nascosti,
- ne prenderei i
fardelli in compagnia
- delle anime che
mi vivono la vita
- ma è il
vino oscuro tramutato in veleno
- a farmi
dimenticare l'oblio necessario
- di un amore
lacerato
- dalle torture di
notti semplici.
-
- Nessuno si
è ancora accorto
- Di mani che
tirano le corde della pioggia
- Sulle nostre
teste di innamorati
- Dei pensieri
senza più pathos, nessuno
- ed è solo
la caduta della città
immaginaria,
- assediata da
lacrime, a fare rumore.
|
-
- Giovanni
Scilio
opera 8° classificata
-
-
- Il giardino
perduto
-
- Sfiorite sono le
rose
- nel giardino
perduto dell'innocenza
- e invano
l'arcobaleno unisce
- le visibili
tracce dell'invisibile
- in chi è
disperso
- e senza
identità ormai.
- Non necessitano
silenzi
- dove nessuno
parla:
- è lingua
dell'indicibile
- un semplice
sussurro,
- rombo di
vento
- tra tempeste di
sabbia.
- Inutilmente
cerchi
- nei misteri
dell'esistenza
- frammenti di
umanità
- che diano ancora
speranza,
- che allontanino
dalla memoria
- i predicatori di
violenza
- e i messaggeri
di morte
- tra macerie
fumanti
- e cadaveri
sfigurati.
- Inutilmente
cerchi
- tra le ortiche e
gli sterpi
- candidi gigli da
offrire
- a chi sa
ancora
- di mare e di
salsedine:
- il giardino
perduto
- non dà
più fiori
- né
frutti.
|
-
- Pietro
Catalano
- opera 9°
classificata
-
-
- Ascolterò
voci di natura
-
- Un giorno
vedrò la mia immagine
- riflessa nello
specchio della vita
- e
ascolterò l'eco dell'anima mia.
-
- Non avrò
altro d'imparare,
- il dolore,
l'amore,
- assenza di
sapore di miele,
- sottili mani che
non stringono più
- occhi di bimbi
ridesti,
- amici del mio
rimpianto amore.
-
- Ascolterò
voci di natura,
- perdute in
grotte profonde
- dove l'acque
faticano a respirare
- e un soffio di
cielo è un'eco
- di farfalla nata
a nuova vita.
|
-
- Cristiano
Comelli
opera 10° classificata
-
-
- Graffiarsi la
vita
-
- Graffiarsi
- il vestito
della propria esistenza
- per udire il
rumore silenzioso
- d'un'anima
che sanguina,
- è
riscrivere un nuovo film
- sui
fotogrammi sbiaditi e inquieti
- della propria
pelle ormai consunta
- stringersi in
vorticosa,
- disarmonica
danza
- con un timido
gladiolo
- che la nuvola
ha traghettato
- dalle
seduzioni del cielo
- al soffio
ansimante della terra.
- Fermarsi in
una stanza buia
- parlare con i
propri pensieri
- fino a
sentire le proprie labbra
- leggere come
rondini cresciute
- e pronte a
scoprire
- il fascino di
un misterioso volo
- è bere
nel fiume della vita
- dove le
lacrime
- fanno l'amore
con i sogni.
|
-
- Trofeo
Poesia Donna
Chiara
Loseri Chiereghin
opera 1°
classificata
-
-
-
- Monologo
-
- Mamma,
- cos'è
morire?
- Ora conosci
il momento
- della resa
finale
- che ci
schiude il mistero.
- Il vero ti
appartiene,
- ma il tuo
silenzio
- è
sipario impenetrabile
- ai miei
dubbi.
-
- Di te sono
rimaste le cose
- a
incorniciare i ricordi,
- ricami di
rose
- e
parole...
- Tu china
sulla tela
- io accanto,
sotto la luce
- del vecchio
saliscendi,
- a leggerti i
versi dei poeti.
- "Che peccato
morire,
- - mi dicevi
-
- è
questo il Paradiso,
- l'altro...
chissà."
- E la tua
fede
- percossa
dalla vita
- chiedeva alla
mia,
- certezza di
conferme.
- Dialogo con
te,
- ma è
monologo triste
- questo mio
parlare
- dentro la tua
assenza.
- Rimangono i
dubbi.
-
- Ma anche le
cose.
- Nella stanza
accecata di sole
- intesso fili
di speranza
- sulla vecchia
tovaglia ricamata.
|
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