| Risultati
         di concorsi | 
   
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            VI
            Edizione Premio di PoesiaFRANCESCO
            MOROCOMUNE DI SARTIRANA LOMELLINA
            
            
La Giuria della sesta
            edizione del Premio di Poesia Francesco Moro Comune di
            Sartirana Lomellina, organizzato dalla Biblioteca
            Comunale di Sartirana Lomellina (PV) e dal Club dei Poeti
            della Lomellina con il patrocinio del COMUNE DI SARTIRANA
            e della PROVINCIA DI PAVIA e la collaborazione de Il Club
            degli autori, composta da Giancarlo Berton, sindaco del
            Comune di Sartirana Lom., prof. Luisa Denari; prof.
            Giuseppe Castelli; Severino Di Candia, scrittore, Umberto
            De Agostino, pubblicista e segretario del concorso, dopo
            attenta valutazione dei testi pervenuti ha stilato la
            seguente classifica finale: 
            
            Opera 1° classificata: "Potevi
            dirmelo" di
            Danila
            Olivieri, Riva
            Trigoso (GE). Vince Euro 150,00 - Targa del Comune di
            Sartirana - Pubblicazione di un libro di 32 pagine di cui
            le verranno assegnate 100 copie gratuite - Attestato -
            Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club
            degli autori e su Internet www.club.it.
            
            
Opera 2°
            classificata: "La
            protesta di un uomo"
            di Umberto
            Marzolla,
            Torino. Vince Euro 100,00 - Targa del Comune di Sartirana
            - Pubblicazione di un quaderno di 16 pagine di cui gli
            verranno assegnate 50 copie gratuite - Attestato -
            Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club
            degli autori e su Internet www.club.it.
            
            
Opera 3°
            classificata: "Il
            lago di Loz" di
            Paola
            Garuti, Genova.
            Vince Euro 50,00 - Targa del Comune di Sartirana -
            Pubblicazione di un quaderno autocopertinato di 16 pagine
            di cui gli verranno assegnate 50 copie gratuite -
            Attestato - Pubblicazione del testo premiato sulla
            rivista Il Club degli autori e su Internet
            www.club.it.
            
            
Opera 4°
            classificata: "Terra
            mia" di
            Claudio
            Moruzzi, Senago
            (MI)
Opera 5°
            classificata: "Un
            involto di nebbia"
            di Adriana
            Scarpa,
            Treviso
Opera 6°
            classificata: "Vento
            di scirocco" di
            Giacomo
            Giannone,
            Mazara del Vallo (TP)Opera 7°
            classificata: "sopra
            due vallate..."
            di Franco
            Brusa, Borgo
            Tassignano (BO)
Opera 8°
            classificata: "Il
            fiore della notte"
            di Anna
            Calossi,
            Sant'Andrea - Costalpino (SI)
Opera 9°
            classificata:
            "Noia"
            di Danilo
            Tabacchi, Carpi
            (MO)
Opera 10°
            classificata: "Davanti
            al mare" di
            Mario
            Broglia,
            Corridonia (MC) 
            
            
Dal 4° al
            10° classificati vincono Attestato di merito -
            Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club
            degli autori - Pubblicazione su Internet per un
            anno. 
            
            
Opere segnalate dalla Giuria
            con Attestato di merito:   "Mordo la mia scorza
            grigia" di Armando
            Giorgi,
            Genova
"Sperdutezza" di
            Franco
            Fiorini,
            Sant'Angelo in Villa (FR)
"Il freddo e il buio"
            di Ivan
            Noris, Caselle
            Torinese (TO)
"Lui guardò la
            sua bellezza..." Fabio
            Ilacqua,
            Fogliaro (VA)
"Cos'è una
            poesia" di Edoardo
            Roncatti,
            Bondeno (FE)
"Panta rei e una luna
            messicana" di Alessandra
            Crabbia,
            Caerano San Marco (TV)
"L'ultima visita" di
            Franco
            Casadei,
            Cesena
"Padre" di
            Angelo
            Coviello,
            Cuccurano di Fano, (PU)
"La mia verità"
            di Maria Rosa
            Gelli,
            Arezzo
"Lasciai sovente la
            finestra socchiusa" di Giuseppe
            Marotta,
            Milano
            
            
PREMIAZIONE
            - La premiazione si svolgerà la mattina del giorno
            20 luglio 2003 presso la Pila del Castello di Sartirana
            Lomellina (PV). Tutti i premiati riceveranno l'invito a
            mezzo posta. Per informazioni Umberto De Agostino tel.
            335/6655482.Tutti i partecipanti
            riceveranno una copia della rivista Il Club degli autori
            con i risultati del concorso. | 
   
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Danila
            Olivieri - 1° classificata 
            
            
                
               
               
                  Potevi
                  dirmelo  E la casa era
               lì,in cima alla
               salitadi una terra che
               aspramente scollina;lo sguardo su ulivi
               e vigneti,la pelle grinzosa
               scuritadi sole e di
               scirocco. Il tempo sai - tu
               mi dicevi -sgretola sassi,
               scava rughee adagio poi
               t'anneral'arcobaleno dei
               pensieri... Ma nel lecceto, il
               fremitodel vento era
               immutatoe nel
               giardinofra fitte siepi e
               bruciore d'ortiche,s'era schiuso il
               cerulo cielodei tuoi
               giacinti. ... Potevi
               dirmelol'aprile di
               partenza,nell'aria di
               profumi accesa,che avresti portato
               l'azzurrofissato dentro gli
               occhi,anche
               l'istantedello schianto con
               l'autocondotta dal
               destino. Potevi dirlo madre
               mia!Avresti
               alleggeritoun poco, questa
               pena. | 
   
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Umberto
            Marzolla - 2° classificato
            
            
                   
                  
                  
                     La protesta di un
                     uomo
 Dove noi
                  viviamoogni
                  giornoe cerchiamo la
                  vitascrivendo sui
                  tavolicanti
                  nuovidi
                  speranza,innalzando
                  bandierelaceratedal vento
                  dell'odioqualcuno
                  muoreancoraperché
                  è rimastotroppo
                  solo. Perché
                  gli è mancatoquel coraggio
                  pazzoche ci
                  spingeper le
                  stradeinfuocate di
                  pietreaguzze,che ci fa
                  urlareparole
                  nuovedi
                  protestaper
                  nasconderele nostre
                  animeconfuse. Dove noi
                  viviamoqualcuno
                  muoresoloe non ce ne
                  accorgiamoche a
                  sera.troppo
                  tardi.
                  
                  
                     
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Paola
            Garuti - 3° classificata
            
            
                   Il lago di
                  Loz dedicata
                  a Leonardo Un
                  passo...ancora un altro
                  passo... Il lago,
                  così caro alla memoria,si abbraccia con
                  uno sguardo- eri un bambino
                  allorae tutto ti
                  sembrava più grande! - Volteggiano
                  libere le armoniose libellule,intrecciano
                  danze i tuoi mille pensieriuniti nel sogno
                  di un affetto perduto.S'increspano
                  lievi le acque tranquillecullate dal
                  vento della calda estate,un salice chino
                  si specchia a cantarelo stupore
                  dell'esistenza. Il tempo ci ruba
                  attimi e gioieche vorremmo
                  riviverema ci dona
                  ricordi preziosiper riportare la
                  pacenel tumulto del
                  cuore. Un nuovo raggio
                  di luce brillanei tuoi
                  leggiadri occhi sincerie allegro colora
                  le nostre giornatecosì
                  intense e mai uguali. Un
                  passo...ancora un altro
                  passo...rincorrendo
                  l'amore per la vita. 
                  
                  
                     
                  
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Claudio
            Moruzzi - 4° classificato
            
            
                   
                  
                  
                     Terra
                     mia
 Belli i miei
                  posti del cuore,sono in cima a
                  colline di verde.Qui attorno
                  è un ventaglio di colorelimpido, vivo,
                  ma senza rumore.Mi sorprendo a
                  godere guardandoli.È come
                  vivere in un incantesimo di solidi
                  sogni,filigrane di
                  rubinie, diademi sui rovi di more,molto spesso io
                  vi sogno ed ho bisogno di voi.Mi incammino per
                  stradette deserte,ma in ogni dove
                  c'è una vita nascostae io la sento
                  che mi guarda e mi ascolta.Infinito
                  è l'orizzonte che vedo:macchie tenui,
                  rocce sparse, rivoli d'acqua chiassosi,piacevole
                  quiete, rumori eterni, muschi odorosi.In cima ad un
                  albero un falco curioso mi stride,poi fiero si
                  lancia e con un colpo di ali si alza.Magica creatura
                  di terra nel cielo.Belli questi
                  miei giorni vissutilontani dal mio
                  denaro e dal mondoun brivido mi
                  assale pensando per dove devo tornare.Terre dei miei
                  avi io vi amoterre scavate e
                  fecondate dall'uomo,modellate dal
                  vento e dalle piogge,conservate ed
                  indurite dal sole.Colline cariche
                  dei miei ricordi,ricordo di
                  bambino così lontano.Ora che è
                  uomo,ma che non vi ha
                  mai dimenticato. | 
   
      | 
            
            
            
Adriana
            Scarpa - 5° classificata
            
            
                   
                  
                  
                     Un involto di
                     nebbia
 
                  
                  
                     Sotto lo
                     smeraldo del semaforo mi prendi
                  sottobraccio per evaderedalla
                  città dove il cementoammorba il
                  respiro. 
                  
                  
                     Nel nostro
                     tempo allora entra voce di
                  alberie crosciare
                  sommesso della roggiae uggiolare di
                  randagio. 
                  
                  
                     Tutti il
                     giorno fummo sommersi da un involto di
                  nebbia. | 
   
      | 
            
            
            
Giacomo
            Giannone - 6° classificato
            
            
                   
                  
                  
                     Vento di
                     scirocco
 Vento di
                  sciroccosul mio
                  volto,pioggia di
                  sabbiasulle labbra
                  arse. Accende tizzoni
                  di cupo
                  fulgorela mia
                  sciara,si secca il
                  mandorloe la palma
                  nana. La serpe
                  rinnovail vestito di
                  squame,la lucertola
                  ansitafra le stoppie
                  della "disa". Si sente il
                  desertovicino e
                  dell'afal'arsura
                  asfissiante,si sente il
                  lamentodell'uomo
                  smarrito. Naufraghi senza
                  nome,cadaveri su
                  acqueindifferenti,
                  l'estatesulla languida
                  spiaggia. Si masticano
                  allorai frammenti dei
                  sognidell'altro che
                  fuggesotto il sole
                  che scottasulla piana
                  desolata. Si vuole
                  rubareun raggio di
                  speranza,le meduse alla
                  battigiafilamentose si
                  posano. È amaro
                  al clandestinoil miele
                  dell'estate,piove sulla
                  terrapolvere di
                  sabbia,spira vento di
                  scirocco. Capo
                  Passero - Estate 2002
                     
                   | 
   
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Franco
            Brusa - 7° classificato
            
            
                   sopra due
                  vallateampie come il
                  mondola mia
                  casain un paesaggio
                  eternoe
                  primitivodi sassi
                  
                  
                     e
                     pinastri
con le finestre
                  apertealle nebbie
                  ele
                  distanzetra un giardino
                  di sambuchie un noce secco
                  conla pelle
                  arrugginitae muri
                  ricchidi canti di
                  echidi
                  suonila mia
                  casain mezzo ai
                  ventialle
                  buferea due passi dal
                  solein un luogo
                  idealeper aspettare le
                  albee i tramonti
                  della nostra vitaun passero sta
                  destonell'ondanon so
                  dovenon so
                  quandoin amore non
                  vogliodormire
                  -per meritare al
                  tuo cuorepiù della
                  luce del giornoper somigliare
                  ancora
                  
                  
                     all'acqua del
                     fiume | 
   
      | 
            
            
            
Anna
            Calossi - 8° classificata
            
            
                   
                  
                  
                     Il fiore della
                     notte
 Marchiata da
                  quel nome anticostrappata dallo
                  stelo ancora in boccio per me è vietato
                  amare.Cigno dalle
                  occhiaie spente,guardo con pena
                  sotto queste stellesporcarsi in
                  acque notturne le mie piume.Schernita
                  dall'egoismo umano devo apparire bella quando il
                  sole declina. Sbattuta su
                  marciapiedi ombrosiaudacemente
                  vesto centimetri di stoffa,profumo il mio
                  aspetto e accolgo il vizioin un mulinello
                  di false delizie.Vedo curvi su di
                  me, visi muti, sconosciutied il mio
                  fascino svanisce nel caos che tormenta la mia
                  ignobile vita. Sono la donna
                  sporca, volutamente infeconda,sono la
                  sbagliata, sono un'anima provata.Mi hanno rapito
                  anche la dolcezza,da quegli occhi
                  pieni di soddisfazione ho preso schiaffi, sputi e
                  botte,sul mio viso
                  intriso di dolore vorrei solo una
                  carezza. Ogni sera nel
                  mio casto silenzio veglio su di te famiglia
                  miae piango al
                  pensiero del mio amato mare.Ma avrò
                  la forza di lottare per ritrovare quel
                  pratodove ancora
                  bambina correvo per vedere tee timida
                  arrossivo al tuo saluto. | 
   
      | 
            
            
            
Danilo
            Tabacchi - 9° classificato
            
            
                   
                  
                  
                     Noia
 La nebbia oltre
                  quei muri.Oltre i pensieri
                  non so...Isole senza
                  finesono i
                  ricordi,congelati per
                  sempre nelle stanzeperdute ad altri
                  occhi. E le
                  abitudinispargono fioca
                  luce sugli oggettiche soliti,
                  sembrano inutili,consueti come la
                  mia pelle,come il mio
                  volto nello specchio. | 
   
      | 
            
            
            
Mario
            Broglia - 10° classificato
            
            
                
               
               
                  Davanti al
                  mare  Un uomo sulla
               spiaggia.È
               soloe
               guarda.Il mare
               cupo,un gabbiano che
               grida.Il tempo è
               opaco,laggiùl'orizzonte non
               c'è.Si
               muovelentosulla
               sabbia,trascina mille
               perché.Ovunqueuna
               sorgente,un
               fiume,altri
               fiumicorrono senza
               posa.Ognuno è
               solo.Il passo si
               ferma,il disordine
               cresce.Là,più in
               là,si alzano i
               fluttidel gorgo
               vorace.Il cielo è
               lontano,è troppo
               lontano.   
                     
                  
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            all'inizio
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            D'ORO
            
            
                I
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               2002 I
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               2001 I
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               2000I
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               1999I
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               1998 
         
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