Risultati
di concorsi
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- VIII
Edizione Premio di Poesia Internazionale
- La
montagna Valle Spluga 2007
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- Comunichiamo i
risultati della ottava edizione del Premio La montagna
Valle Spluga, indetto e organizzato dalla Pro Loco
Campodolcino con il patrocinio della Comunità
Montana Valchiavenna, della Regione Lombardia, della
Provincia di Sondrio, di Ferrarini S.p.a.Gruppo
Agroindustriale, di Valtonline, di Distilleria
Scaramellini Antonio Grappe, di Spluga Petroli, di
Hyundai-Mitsubishi, di Casa Vinicola Nera, dell'UNPLI
NAZIONALE e con la collaborazione tecnica e letteraria de
Il Club degli autori
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- La giuria composta da:
Prof. Guido Scaramellini (Presidente), Dott. Marco
Sartori, Avv. Bruno Gozzelino, Prof.ssa Maria Teresa
Piccoli, Dott.ssa Daniela Castelli, Prof. Giuseppe
Guanella, Dott.ssa Irene Pivetti, Dott.ssa Veronica
Pivetti, dopo aver esaminato i testi pervenuti ha
così decretato:
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- Sezione Poesia a Tema
«La montagna: tra le antiche
case»:
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- Opera 1a classificata:
«Vallesegna»
di Domenico Livoti, Prata Camportaccio (So)
- Vince Euro 500,00 -
Attestato di merito - Pubblicazione di un libro di 32
pagine del quale verranno assegnate 50 copie all'autore -
Pubblicazione dell'opera premiata sulla rivista Il Club
degli autori e sul sito Internet www.club.it
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- Opera 2a classificata:
«Dov'è
l'ora mia più
cara» di
Giulio Redaelli, Albiate (Mi)
- Vince Euro 300,00 -
Attestato di merito - Pubblicazione dell'opera premiata
sulla rivista Il Club degli autori e sul sito Internet
www.club.it
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- Opera 3a classificata:
«Sole,
vento e silenzio»
di Rosa Maria Corti, Lenno (Co)
- Vince Euro 150,00 -
Attestato di merito - Pubblicazione dell'opera premiata
sulla rivista Il Club degli autori e sul sito Internet
www.club.it
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- Opera 4a classificata:
«Ciavèna
regina dei
transiti»
di Maria Grazia Girola, Milano
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- Opera 5a classificata:
«Vallespluga,
dea Ispiratrice»
di Maria Teresa Piccardo, Roma
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- Opera 6a classificata:
«Arpeggi
di Luce»
di Laura Scaramellini, Chiavenna (So)
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- Opera 7a classificata:
«Pietre
di Gallivaggio»
di Licia Roveri Galli, Chiavenna (So)
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- Opera 8a classificata:
«Canzone
di un emigrante»
di Carla Tedde, Quattro Castella (Re)
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- Opera 9a classificata:
«Le
case sognano»
di Pieralda Albonico Comalini, Gravedona (Co)
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- Opera 10a
classificata: «Nonna
Veronica»
di Monica Paggi, San Cassiano (So)
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- Premio Speciale
all'opera: «Un mondo antico, i miei ricordi» di
Anna Maria Marsegaglia, Edolo (Bs) - Attestato di
merito
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- Dal 4° al
10° classificati vincono Attestato di merito -
Pubblicazione dell'opera premiata sulla rivista Il Club
degli autori e sul sito Internet www.club.it
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- Sezione Narrativa a
Tema «La montagna: tra le antiche
case»:
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- Opera 1a classificata:
«Il
viaggio in Valle»
di Elena Fattarelli, Colico (Lc)
- Vince Euro 300,00 -
Attestato di merito - Pubblicazione di un libro di 32
pagine, del quale verranno assegnate 50 copie all'autore
- Pubblicazione del racconto premiato sulla rivista
«Il club degli autori» e sul sito Internet
www.club.it
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- Opera 2a classificata:
«Domenichino»
di Maria Maddalena Monti, Rovellasca (Co)
- Vince Cesto di
prodotti tipici locali offerto da Valtonline - Attestato
di merito - Pubblicazione del racconto premiato sulla
rivista «Il club degli autori» e sul sito
Internet www.club.it
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- Opera 3a classificata:
«Atmosfera
in Valle Spluga»
di Laura Sberna, Brescia
- Vince Grappe offerte
da Distillerie Scaramellini Antonio - Attestato di merito
- Pubblicazione del racconto premiato sulla rivista
«Il club degli autori» e sul sito Internet
www.club.it
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- Opera 4a classificata:
«Perdona
i labirinti»
di Pieralda Albonico Comalini, Gravedona (Co)
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- Opera 5a classificata:
«Antiche
pietre raccontano»
di Rosa Maria Corti, Lenno (Co)
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- Opera 6a classificata:
«La
guida» di
Bruno Longanesi, San Giuliano Mil.se (Mi)
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- Opera 7a classificata:
«Una
dimora tra le
montagne»
di Domenico Livoti, Prata Camportaccio (So)
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- Opera 8a classificata:
«Aprile
1945» di
Paola D'Agaro, Pordenone
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- Opera 9a classificata:
«Al
chiaro di Pipa» di
Maurizio Provolo, S. Giovanni Lupatoto (Vr)
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- Opera 10a
classificata: «La
cima della guida»
di Antonio Sisana, Valdisotto (So)
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- Dal 4° al
10° classificati vincono Attestato di merito -
Pubblicazione dell'opera premiata sul sito Internet
www.club.it
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- La Cerimonia di
premiazione che è prevista a Chiavenna (SO),
Sabato 22 settembre 2007 alle ore 21.00 presso l'ex
convento dei Cappuccini in via dei Mulini.
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- Alla serata
interverranno Autorità e Giornalisti. La serata
continuerà con un intrattenimento musicale
- Si raccomanda per i
vincitori, la presenza alla Premiazione.
- Per i primi tre
classificati è fatto obbligo del ritiro del premio
durante la serata di Premiazione.
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- A chi non potrà
presenziare alla premiazione per seri motivi, verranno
spediti i premi previo rimborso delle spese postali entro
il 31 Dicembre 2007.
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- Per
informazioni: Pro Loco Campodolcino - via Don Romeo
Ballerini, 2 - Campodolcino (SO) - tel. 0343/50137 - Fax
0343/58542 - Email: info@prolococampodolcino.com
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Domenico
Livoti
Opera 1^ classificata
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- Vallesegna
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- Tra rigogliose
e prepotenti ortiche
- e tra castagni
di vecchio splendore
- lembi stanchi
di mura antiche
- dell'abbandono
mostrano il dolore.
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- O tu che vai
per gli storici sentieri,
- che portano in
alto, al passo dello Spluga,
- fermati un
attimo con i tuoi pensieri
- perché
il tuo andare non sembri una fuga.
-
- Lì
vicino la Madonna di Gallivaggio
- ti
ispirerà una muta preghiera;
- potrai
riprendere poi il tuo viaggio
- fino al
tramonto, anzi più, fino alla
sera.
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Giulio Redaelli
Opera 2^ classificata
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- Dov'è l'ora
mia più cara
-
- S'affolla di
luce il cielo appena spiovuto
- rapidi sbatter
d'ali salutano il mio cammino
- Ho accanto un
vociare d'acqua
- un refolo mi
accarezza i capelli
- s'intrufola
fra mille pensieri
- e del
quotidiano vivere smemora l'ansia
- Ecco il
contrafforte del Groppera
- è mano
protesa all'orizzonte
- quasi a
scacciare le ultime nubi
- come ricordi
non voluti
- Rallento il
passo
- Amo sentire il
fragore inquieto dell'acqua
- che in
coraggiosa vertigine si tuffa
- sulla roccia,
la scompone, la frantuma
- con caparbia
pazienza
- di chi del
tempo non ha paura
- Ancora
su
- per fatiche
che gli occhi appagano
- fra eterne
libertà maiuscole
- che mi
restituiscono un sorriso di pace
- Da una pietra
arroventata, severa una lucertola
- osserva il mio
frugare l'immenso
- e quel volo di
falco che s'arrocca alla sua preda
- È
tardi
- riprendo il
cammino fra respiri di resina
- mentre morbide
ombre, lievi
- franano sui
passi del ritorno
- nell'aria
corre la voce di una campana
- che
inginocchia l'anima
- Questa
è l'ora mia più cara
- prima che il
cielo sposi la terra
- nel buio
abbraccio che annulla le distanze
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Rosa Maria
Corti
Opera 3^ classificata
-
- Sole, vento e
silenzio
-
- Ricami lucenti
di neve
- adornano
stamane
- come diademi
di ghiaccio
- le maglie di
una rete.
- A volte basta
poco.
- Ma con
l'arrivo del sole
- il cristallo
si è sciolto.
- Non resta che
il nero
- di uno spazio
vuoto.
-
- Case annerite
dal fumo
- nel grigio
della nebbia
- come nidiate
d'uova
- sepolte nella
neve.
- A volte basta
poco.
- Ma con
l'arrivo del vento
- non un filo di
fumo.
- E senti tutto
il vuoto
- di tane
abbandonate.
-
- Preghiere
sussurrate,
- scricchiolii
di vecchie assi
- come passi
nella notte
- che scende
nera e lieve.
- A volte basta
poco.
- Ma con
l'arrivo del giorno
- si riaffaccia
il silenzio.
- E ti sovvieni
che i morti
- non possono
fare rumore.
- Nota
Sole, vento e silenzio mi hanno accompagnata in
uno dei tanti villaggi di montagna ormai abbandonati ma
che aspettano di essere riscoperti e, nel cristallo della
solitudine, ho ritrovato invisibili presenze, l'aura di
coloro che lì vissero.
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Maria Grazia
Girola
Opera 4^ classificata
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- Ciavéna
"Regina dei transiti"
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- Passeggiar non
è vano se la mente riconduce
- le sensazioni
lievi fatte di una montagna tra profumi e
luce,
- al susseguirsi
di emozioni, ad un crepitio
interiore,
- che nasce
incalzante eppur fuggente dentro al
cuore.
-
- Percorrendo il
lungo fiume di una "Ciavéna" dei
loggiati
- mi ritornano
alla mente sogni e pensieri dei giorni
passati
- e mentre il
tempo volato mi riconduce alla nostra umana
essenza,
- mi accorgo che
del nostro passaggio resta ai posteri la
reminiscenza
- nei sentieri
del cuore, solo se vi è stato amor od artistico
tracciato,
- come traspare
da cotal corti e giardini, angoli intatti di un tempo
ormai sfumato.
-
- Con passi
leggeri mi perdo tra piazzette e
contrade
- e mi scorrono
incontro dipinti su armoniche
facciate,
- di
talentuòsi artisti, con soggetti geometrici o
floreali
- ed oliar
fontane in pietra abbracciate da analoghi
portali.
-
- Nelle ere
passate, con gli eventi storici, religiosi e le
invasioni
- sono state
erette in "Ciavéna" orgogliose
edificazioni,
- mentre la Mera
legata a filo stretto
- alle sue mura
si gonfiava di rispetto,
- scorrendo tra
rimembranze di regni doganali,
- sprofondata
nel suo letto anche tra case semplici e
rurali.
-
- Un raggio
obliquo lambisce il campanile sfiorando gli spioventi
tetti
- ed
accarezzando i piedi del monte che nel fiume si bagnano
imperfetti,
- evidenziandone
il tragitto sinuoso tra rupi e verde boschivo
accartocciato
- e pur dal
versante opposto abbracciato a case armoniche del
passato;
- il quadro
suggestivo della "Regina dei transiti" lascia alla
fantasia
- il profumo di
tigli ed il sussulto di una primavera soltanto
mia,
- mentre i monti
sentinella gridano impavidi a tutti la loro
forza
- con la loro
morfologia inerpicata ad anfiteatro, di verdeggiante
scorza.
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Maria Teresa
Piccardo
Opera 5^ classificata
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- Vallespluga, Dea
ispiratrice
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- Ritrarrei, se
sapessi dipingere,
- smeraldo dei
tuoi monti divini,
- verde dei
boschi e i pascoli alpini
- ove nivee nubi
varie e leggere
-
- tra lutei
colori, son messaggere
- in cori di
Naiadi cristallini;
- e i profondi
riflessi argentini
- dei laghi,
venusti al par di Venere
-
- divina. Dello
Spluga le candide
- vette che
coronano rilucenti
- la Valle ove
regnano per dovizia
-
- di
armonìa le case tra le
floride
- attrattive
delle cime ridenti
- di Valle
Spluga, sito di Letizia.
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Laura
Scaramellini
-
Opera 6^ classificata
-
- Arpeggi di
luce
-
Alla
mia cara "Madonna d'Europa", Valle
Spluga
-
Arpeggi di luce
- risuonano
all'aurora in Valle Spluga
- dorando
melodiosi il Tuo virgineo velo.
-
- Soavemente
s'intrecciano
- alla tua
gravida corona
- spirali
d'eterno e d'infinito amore.
-
- Nei tuoi occhi
un fluir di riflessi,
- echi di acque
cristalline,
- che scivolano
feconde tra i muschi ed i licheni.
-
- Pullulano
gravide spore in collisione
- e un tripudio
di petali
- vibrano col
Tuo respiro.
-
- Germogliano ai
tuoi piedi
- rododendri e
genzianelle,
- sgargianti
botton d'oro penetrano colorando
l'anima.
-
- Esala la Tua
essenza fra le resine dei larici,
- fremono linfe
e radici
- in un rogo di
profumi.
-
- Dolcissima
Madonna d'Europa, fra le Tue braccia aperte
stringici,
- e fa
germogliare fra i pascoli del nostro
Spirito
- palpiti
pulsanti d'amore.
-
- E mentre Ti
prego o Madre,
- sciama un
alveare nel mio cuore
- impollinandomi
l'anima che fiorisce
d'emozioni
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Licia Roveri
Galli
-
Opera 7^ classificata
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- Pietre di
Gallivaggio
-
- Le campane
hanno cominciato a suonare,
- diverse dallo
scampanio dell'ormai lontana fine della
guerra,
- quando,
- quella sera di
primavera, mia madre diceva,
- volevano
essere gioiose,
- ma erano
invece di una tristezza infinita,
- perché
ogni rintocco scandiva il nome di mille
caduti;
- e hanno
suonato per ore!
-
- Ora è
invece una festa che supera ogni
descrizione,
- perché
sfidano le onde del tormento per
abbracciarmi,
- rose che
penetrano l'armatura.
-
- Le pietre
impilate che hanno edificato il
Santuario
- trasudano
pianti e preghiere
- di chi si
rifugia nel loro grembo
- per avere
sollievo all'acidità della
vita.
- Ma anche la
bontà la fiducia e la speranza degli
uomini
- che hanno
guardato negli occhi la morte.
- Pietre che
danno il senso della vita,
- così
dolce dopo l'angoscia e il dolore.
-
- La
pietà che mi viene dalla Roccia
dell'Apparizione
- possiede la
mia anima fin nel profondo
- e la volge ad
essere più nobile ed alta.
- Ed è
tale lo sfolgorio di colori e di
riflessi
- che le parole
non sono sufficienti
- a manifestare
la mia riconoscenza per
l'incantesimo.
-
- Visione di
un'immensità e
profondità
- che danno alle
mie parole e ai gesti
- dignità
di preghiera.
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Carla Tedde
Opera 8^ classificata
-
- Canzone di un
emigrante
-
- Imprestami
pittore il tuo pennello
- per delineare
quelle pietre
- rugose come il
mio viso,
- grigie come il
fumo dei camini
- e piccole
piccole
- come le mani
dei miei nipoti.
- Imprestami
musico il tuo violino
- per
risvegliare suoni e voci
- che si snodano
tra i suoi sinuosi vicoli,
- per risentire
l'umido canto
- del rivo e
della fontana alla pieve,
- per immergermi
nei suoi sconfinati silenzi
- e i familiari
muggiti e i flebili belati.
- Imprestami
poeta la tua penna
- per cantare il
profumo del latte,
- del mosto, del
pane, del fieno e dei fiori,
- per schiudere
i suoi balconi fioriti
- e le sue
timide porte,
- per invitarti
ad entrare
- e trarre
coraggio e riposo prima dell'erta
salita.
- Imprestami
Signore ancora tempo,
- fa' che io
possa tornare
- a rivedere
un'ultima volta
- quel pugno di
case.
- Poi, se lo
vorrai,
- nel suo amore
e tra la sua pace
- sarò
pronto a seguirti.
- Il Paradiso
lassù
- mi
parrà più vicino.
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Pieralda Albonico Comalini
Opera 9^ classificata
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- Le case sognano
- (in ricordo
dell' antica emigrazione dalla Valle Spluga a
Palermo)
-
- Parlano le
antiche case
- con la voce
del torrente,
- voce
solitaria,
- aspettano il
ritorno di amori veri
- benedetti dal
Padre in sempiterno.
- La neve si
scioglie piano,
- gronda dai
tetti in gocce tremule
- trafitte dal
sole che splende sul creato,
- sulla
montagna, sul borgo abbandonato.
-
- Le case
attendono raccolte in strettoie
- il passaggio
di una rondine.
- Lei ritorna,
la capinera,
- al nido sotto
la gronda
- per un
frullare di ali implumi,
- per l'antico
pigolio.
-
- Passano
giovani coppie e guardano
- finestre senza
vetri, muri silenti.
- Forse sentono
nel loro sangue
- scorrere altro
sangue da sorgenti lontane,
- forse odorano
il profumo del gelsomino
- di
città sul mare color vino.
- Inconsapevoli,
ridono e dimenticano.
-
- Le case
sognano. Crepita il camino,
- nella stua la
nonna culla l'ultimo nato.
- Ritorna il
padre dal Sud,
- porta in dono
il corallo rosso,
- vezzo al collo
sottile della sposa,
- e un
medaglione con santa Rosalia.
- In un sentore
di tempesta lontana
- morde pane e
baci.
- Oltre i monti
sfumano i ricordi,
- la luna sul
Suretta è bella,
- Palermo, la
felice città, è
lontana
- come la
luna.
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Monica Paggi
Opera 10^ classificata
-
- Nonna Veronica
- (Le estati
nel fondovalle di Medesimo)
-
- Seduta
davanti
- Alla
cascina
- Dalle ante
verdi.
- I capelli
raccolti
- E fra le
mani
- I ferri da
calza.
- Davanti il
Groppiera
- Con la Madonna
in preghiera,
- di fianco gli
Andossi
- e alle spalle
la cima dello Spadolazzo
- ancora
innevata
- era il tempo
degli inverni giusti
- e dei mirtilli
grandi tra gli arbusti.
-
- Adesso
riposi
- In un luogo di
quiete
- E i monti tuoi
cari
- Sapranno che
dall'alto
- Potrai sempre
carezzarne le cime.
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ALBO D'ORO
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- I
RISULTATI E I TESTI DELLE MIGLIORI OPERE DELL'EDIZIONE
2006
- I
RISULTATI E I TESTI DELLE MIGLIORI OPERE DELL'EDIZIONE
2005
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RISULTATI E I TESTI DELLE MIGLIORI OPERE DELL'EDIZIONE
2004
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RISULTATI E I TESTI DELLE MIGLIORI OPERE DELL'EDIZIONE
2003
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RISULTATI E I TESTI DELLE MIGLIORI OPERE DELL'EDIZIONE
2002
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2001
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RISULTATI E I TESTI DELLE MIGLIORI OPERE DELL'EDIZIONE
2000
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Agg. 30-11-2007
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