Risultati
di concorsi
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- IX
Edizione Premio di Poesia Age Bassi Castiraga Vidardo
2004
-
La Giuria della nona
edizione del Premio di Poesia dedicato al poeta lodigiano
Age Bassi indetto dal Circolo Socioculturale Incontro di
Castiraga Vidardo (Lodi) con la collaborazione tecnica de
Il Club degli autori, presieduta da Loretta Pieri, e
composta da Gianpiero Brunelli, Fiorella Morelli, Emma
Perfetti, dopo attenta valutazione delle opere pervenute
ha stabilito di premiare le seguenti poesie:
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- Opera 1°
classificata "Ritrovarsi"
di Rita Claudia
Scordino di
Vigevano (Pavia). Vince la pubblicazione di un libro di
32 pagine di cui le verranno assegnate 100 copie gratuite
- Targa di riconoscimento - Attestato - Pubblicazione del
testo premiato sulla rivista Il Club degli autori -
Pubblicazione su Internet www.club.it
Questa la motivazione della Giuria: "La poesia vive di un
lirismo dolcemente musicale, sequenza di fotografie
istantanee che portano davanti al lettore vari segmenti
della storia sentimentale dell'autore e dell'altra
persona; si intravedono stati d'animo, sensazioni e
pensieri.
- Leggendo si forma come
un dialogo tra noi e l'autore e mentre il poeta espone il
suo pensiero con misurati concetti ma delicatissime
sensazioni si partecipa alla sua vicenda. Un inizio di
relazione, poi il vuoto e la cancellazione forzata e poi
la rinascita incerta e tenera di sensazioni e sentimenti
per una nuova messa in gioco di se stessi.
- Sorprende la
semplicità espositiva, la forza di trasmissione di
pensieri e percezioni che diventano come nostre e ci
confondono con il poeta".
-
-
- Opera 2°
classificata "La
mia più bella
poesia" di
Sergio
Baldeschi,
Montecerboli (Pisa). Vince la pubblicazione di un
quaderno di 32 pagine di cui gli verranno assegnate 100
copie gratuite - Targa di riconoscimento - Attestato -
Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club
degli autori - Pubblicazione su Internet www.club.it
- Questa la motivazione
della Giuria: "Un'architettura traboccante di
intensità per colore pittorico e lirismo
espressivo; l'esternazione di quello che dentro l'anima
del genitore cresce passo passo col tempo trascorso
durante la crescita in simbiosi con la propria creatura.
E poi il superamento della drammaticità in una
sublimazione fortissima dell'inarrestabile fiducia che il
senso della vita resta come riferimento sacro e
dolcissimo al di sopra di ogni altra realtà
così che nulla ne regge il paragone.
- La forza emotiva del
testo che traduce i significati ideali della missione
procede attraverso quadri figurati e riflessioni intense
che il poeta compone progressivamente fino all'ultima
immagine trasfigurata dove ogni nuova vita creata,
inarrestabile comunque oltre il tempo, si pone come atto
di poesia.
- Sorprendente la
capacità di generare figurazioni e immagini
intrecciate nel testo con pensieri espliciti e
formali".
-
-
-
- Opera 3°
classificata "Volo
d'aquila" di
Paola
Dall'Olmo,
Cremona. Vince la pubblicazione di un quaderno
autocopertinato di 32 pagine di cui gli verranno
assegnate 100 copie gratuite - Targa di riconoscimento -
Attestato - Pubblicazione del testo premiato sulla
rivista Il Club degli autori - Pubblicazione su Internet
www.club.it
- Questa la motivazione
della Giuria: "La poesia racconta in un canto fiero lo
spirito vitale che spinge l'autore alla ricerca della
conoscenza e di chi siamo e dove siamo; e la
volontà di scoperta trova espressione in un testo
composto di due sole frasi contrapposte: la prima che
crea la visione di scenari duri e immensi dove si
realizza il viaggio tenace oltre gli ostacoli e i limiti
fisici; la seconda ove il poeta esulta e racconta l'io
che supera le sue difficoltà e gli angosciosi
tormenti di pensiero per gustare finalmente, come estasi
finale, il raggiungimento dell'"oltre i propri limiti" e
il contatto alla pari col simbolo della meta:: la
luce.
- Appare notevole la
capacità del poeta di figurare con toni decisi e
chiari se pur con parole scarne e veloci; e, insieme, la
capacità di rappresentare eventi dinamici con
brevi tocchi verbali".
-
- Opera 4°
classificata
"Levità"
di Anna Maria
Tettamanzi,
Malnate (VA)
- Opera 5°
classificata "La
pioggia è
cessata" di
Claudia Emanuela
Turco, Pisa
- Opera 6°
classificata "L'ultima
fermata" di
Pietro
Catalano,
Roma
- Opera 7°
classificata "La
notte dell'anima"
di Fedel Franco
Quasimodo,
Milano
- Opera 8°
classificata "Nessuno
è solo"
di Annamaria Pieralisi Da
Lio, Ancona
- Opera 9°
classificata "Alla
finestra il sommacco"
di Giacomo
Giannone,
Mazara del Vallo (TP)
- Opera 10°
classificata "Un
giorno, un uomo..."
di Giampaolo
Merciai, San
Marcello P.se (PT)
-
- Dal 4° al
10° classificati vincono Attestato di merito -
Pubblicazione del testo premiato sulla rivista Il Club
degli autori - Pubblicazione su Internet per un anno -
Buono valido 50 copie omaggio in caso di pubblicazione di
un proprio libro con l'editrice Montedit
-
- Segnalazione
della giuria con attestato di
merito:
- "Ho imparato" di
Liliana
Paparini,
Bresso (MI)
- "Parole vecchie" di
Diego
Fantin, Thiene
(VI)
- "I numeri intorno" di
Alessandro
Bacci,
Tavarnelle Val di Pesa, (FI)
- "Forse domani" di
Miriam
Bergamaschi,
Cremona
- "che fosse primavera"
di Adriana
Scarpa,
Treviso
- "Pensieri" di
Giulia
Rinotti,
Genova
-
Segnalazione
sezione dialettale:
- "El spetacul
d'la'natür" di Primo
Pietro Tonali,
Pianello V. Tidone (PC)
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-
- PREMIAZIONE
- Si terrà Sabato 18 dicembre 2004 alle ore 15,30
sabato 18 dicembre 2004 alle ore 15,30 a Melegnano
(Milano) presso il Salone Predabissi in via Frassi, 2
angolo via Predabissi, nell'ambito della premiazione dei
Conrosi indetti da Il Club degli autori. I premiati
riceveranno l'invito a mezzo posta.
- Tutti i partecipanti
riceveranno una copia della rivista Il Club degli
autori con i risultati del concorso.
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-
- Rita
Claudia Scordino
Opera 1^
classificata
-
- Ritrovarsi
-
- Avevo
seppellito
- la tua
ombra
- lontano dai
ricordi,
- conservando
solo
- l'immagine di
un cuore
- che ha
scelto
- il prezzo
della solitudine.
- Ho lottato a
lungo
- Per capire,
per ricominciare.
- Non sono
forte,
- ma
consapevole.
- Non ho
certezze,
- ma so
sperare.
- Potrei non
vincere,
- ma ho imparato
a lottare
- e non mi
arrenderò
- anche grazie
al mio passato
- di cui sei
parte,
- che oggi
è il volto
- del mio
presente.
- Torno a
te,
- e forse non ti
ho mai lasciato.
- Il tuo
sguardo
- farà
parte
- del mio
giorno
- per
condividere
- la preziosa
essenza
- della
vita.
-
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-
- Sergio
Baldeschi
Opera 2^
classificata
-
- ...la mia più
bella poesia
-
- Figlia
mia...
- quando bagno il
mio animo nella purezza
- del tuo sguardo,
sento dentro di me
- la rinascita
della primavera,
- un risveglio
fatto di spine
- perché
tanto è l'amore che mi punge.
- Tu sei la
sorgente che fluisce
- dentro le mie
vene,
- non sei acqua
che evapora nel nulla,
- ma la ripresa
del sangue
- che infiamma le
mie note.
- Pulsi d'attimo
in attimo sulle melodie
- che irrigano il
pentagramma del cuore,
- e diventi il
canto della primavera
- che sboccia
freschezza e gioia
- nell'anfratto
del mio pensiero,
- dove tutto
è niente e dove tu... sei tutto.
- Sei sfiorita nel
prato del mio infinito
- in un doppio
germoglio
- per mostrarmi i
tuoi grandi occhi,
- immense
corolle
- dove poter
attingere il nettare
- di una
dolcezza,
- tanto
smisurata
- da trapassare il
senso stesso della vita.
- E quando strappo
i tuoi petali
- incido
continuamente su di loro tante frasi
- piene di
significato
- che solo Dio
può leggere,
- fluiscono dal
cuore alla mente
- come linfa
vitale
- portando scritta
con se, una sola certezza...
- che tu sei, e
resterai per sempre
- ...la mia
più bella poesia.
|
-
- Paola
Dall'Olmo
Opera 3^
classificata
-
- Volo
d'aquila
-
- Invano ho
cercato
- tra i
dirupi
- di pietra
sommersi
- dal
pianto
- la
vita
- senza ali ho
spaziato
- come aliante
sospeso
- dal
vento
- sul nulla
infinito
- il respiro del
mare ho abbracciato
- col cuore
immortale
- graffiato e
ferito dal vuoto
- potente
-
- il mio volo
d'aquila
- non l'hanno
fermato
- le ali
bruciate
- il becco
consunto
- gli artigli
mozzati dai muri
- del
niente
- ora
- alla fine del
viaggio
- in
alto
- lascio librare
il mio
- corpo stanco e
non temo
- la
luce
- che
inonda
- il mio
sguardo
|
-
- Anna
Maria Tettamanzi
Opera 4^
classificata
-
- Levità
-
- Riflessi di
luce
- sulle ali
umide
- ancora
gualcite
- di una
variopinta farfalla.
- Su di lei i
colori
- che
meravigliosamente dispiega
- scaldandosi al
sole
- finalmente
viva.
- Un fremito
leggero,
- come un
battito di cuore
- che danza
nell'aria,
- la conduce
lontano
- di fiore in
fiore,
- di colore in
colore,
- alla ricerca
di un profumo,
- di un'essenza
nascosta.
- E vola come
petalo di fiore,
- gioiosamente
libera,
- sazia d'aria e
di luce
- nella
vastità di un prato,
- tra i contorni
di un giardino,
- ovunque ci sia
vita
- ovunque si
senta chiamata,
- infinitamente
piena
- e
infinitamente lieve.
|
-
- Claudia
Emanuela Turco
Opera 5^
classificata
-
- La pioggia è
cessata
-
- La pioggia
è cessata
- Esco:
aspiro
- A pieni
polmoni
- La calda
fragranza
- Di terra
bagnata
- Rimiro in
alto
- Il tiepido
azzurro del cielo
- Furtivi
affiorano vaghi ricordi
- Quando sotto
la pioggia
- Tra le calde
tue braccia
- Con forza mi
stringevi
- E io
protetta
- Come in sicuro
nido
- Ascoltavo il
tuo tiepido respiro
- Promessa
d'amore
- La prima gemma
della mia vita.
-
- E in terra
rimiro pensosa
- Le rilucenti
brune pozze d'acqua
- Dove si
specchiano
- Gli ultimi
cirri bianchi
- Che il vento
sbarazzino spazza via
- Tra
ondeggiamenti magici
- Ardite
acrobazie
- A guisa di
aquiloni.
- In simil modo
il tuo comportamento
- Ti
allontanasti lento
- Inesorabilmente
- Con parole
pungenti come il vento
- E mi ritorna
in cuore
- L'amaro
scroscio della delusione.
|
-
- Pietro
Catalano
Opera 6^
classificata
-
- L'ultima
fermata
(Alle
vittime dell'undici marzo)
-
- Finalmente
rivedo
- ragazzi baciarsi
sulla banchina
- in attesa del
treno della gioia.
- La primavera
incalza
- e gli istinti
escono
- dal letargo del
lungo inverno,
- ombre perdute
nei viali
- delle vane
speranze.
- Si guardano
negli occhi
- e s'accarezzano
con lo sguardo,
- poi sorridono
alla scoperta
- dell'intesa
ritrovata,
- sussurrano poche
parole,
- respiri
profondi,
- una risata e
via.
-
- Simili ragazzi
immagino
- sul treno della
follia,
- quale
sarà stato l'ultimo
- sguardo prima
della fermata
- della
vita,
- speranze finite
in quella tragica
- mattina, una
come tante,
- ma ora non
più.
- M'angoscia la
viltà del gesto,
- uomini e donne
normali erano,
- aquiloni legati
al cielo,
- e rubavano ogni
istante
- alla fatica del
vivere,
- per conservarsi
vivi
- ai propri
figli,
- anime
perdute.
|
-
- Fedel
Franco Quasimodo
Opera 7^
classificata
-
- La notte
dell'anima
-
- E i
giorni
- Non mi
sorridon più.
- Raggi di
sole,
- neri di
livore,
- non bacian
più
- una pelle
sempre più bianca.
- E quel
ruscello limpido,
- cui mi
dissetavo,
- non scorre
più:
- croste di
ghiaccio
- impediscono
- di
bere
- alla fonte
della speranza.
- E
quell'armadio
- Pieno di
vestiti consunti,
- aggrediti
dalle tarme,
- con impietosa
ferocia,
- non
concede
- di
abbellire
- con fugaci
fronzoli,
- il mio
appassito perbenismo.
- Un'anima in
pena
- Che non riesce
a levitare,
- imprigionata
senza scampo
- in un corpo
mortale.
|
-
- Annamaria
Pieralisi Da Lio
Opera 8^
classificata
-
- Nessuno è
solo
-
- Nessuno è
solo a questo mondo
- anche se avesse
voglia di esserlo.
- Se ti
accogliesse il deserto
- o la liquida
immensità dell'oceano,
- se fossero il
vento o le onde
- a farti
compagnia,
- non saresti
più solo
- di quando una
folla rumorosa
- ti preme e ti
spinge
- verso una
mescolanza che si teme.
- La solitudine
è dolce ed appagante
- soltanto se ci
dà la voglia
- di tornare
accanto a chi
- ci è
compagno per la via
- che conclude il
nostro cammino.
- Chi si chiude
nella torre eburnea,
- si fa
prigioniero di se stesso
- e se stesso
finisce per odiare
- come il peggior
nemico.
- È bello
aprirsi e avere amici
- a cui sorridere
con complicità
- come viandanti
della stessa strada
- che sanno
quant'è duro e quanto costa
- l'andare e
quanto è facile smarrire
- il senso della
nostra umanità.
|
-
- Giacomo
Giannone
Opera 9^
classificata
-
- Alla finestra il
sommacco
-
- Alla finestra si
mostrava il sommacco
- dai fiori
dorati, le foglie ingiallite,
- era curioso e
confuso di tanta gente
- per l"Age
Bassi",
-
- Era gente
bambina,
- d'una domenica
di festa, che, seduta
- sulle sedie
della scuola, ascoltava, sentite,
- i versi del
Galvagni*, della Bertelli* e di
Giannone*,
- ascoltava
attenta, assorta e applaudiva
- contenta, mossa
da inusitata emozione.
-
- Alla finestra
vigile restava il sommacco
- frondoso, quando
una gitana, senza nacchere
- nelle mani,
danzò inebriata da suoni
- di musica
andalusa,
- Sciolti i
capelli,
- volteggiava
flessuosa sul palco di legno,
- il volto di
fiamme. Il nero vestito
- fasciato da
strisce bianche, al cinto
- annodato,
s'avvolgeva e si scioglieva
- in ampie volute
sulle gambe cadenzate
- da plastico
movimento e danza rabbiosa.
-
- Sorrideva il
sommacco estasiato e l'occhio
- strizzava alla
danzatrice accaldata mentre
- nella sala si
diffondeva una voce vibrante,
- cantava di
tragedie e d'amori solenni
- in armonia a
note struggenti e insieme
- assordanti di
una chitarra.
- Fuori intanto il
sommacco s'inquietava,
- forse il vento o
l'accorata tristezza del canto;
- Castiraga
Vidardo "minuscolo paese" di linde
- casette quadrate
dai rossi tetti si fermò,
- applaudì
e festante nel parco si sparse
- in coro
vociante,
- Preoccupato
il sommacco dell'
- autunno
incipiente mi disse:
- "Ritorna,
io ti aspetterò".
-
*Vincitori
del premio letterario "Age Bassi"
2002
|
-
-
Giampaolo
Merciai
Opera 10^
classificata
-
- Un giorno, un
uomo...
-
- Un giorno, un
uomo mi disse: - vedi,
- il mondo gira.
Fermati e aspetta.
- Tutto ti
passerà davanti.
-
- Vidi bambini
camminare su spiagge di cenere
- vivere
tristezze selvagge con le labbra
chiuse
- portando bombe
e fucili negli zaini.
- Vidi ragazze
dal cuore di cerbiatto
- intente a
immergere le mani nell'arcobaleno della
vita
- violentate
dalla forza del mare vestita da
soldato.
- Vidi brandelli
di dignità piovere dal cielo
- sulle
sofferenze dei deboli, malati di
fame,
- riempire
pagine di giornali che restarono
vuote.
- Vidi ombre di
uomini liberi, ingiallite dalla
paura,
- nascondersi al
respiro di draghi ebbri di follia
- ansiosi di
nutrirsi delle loro strazianti
agonie.
- Vidi aquile
ferite abbandonare montagne lontane,
- palcoscenico
di ipocrisia e ignoranza,
- morire nude
sui gradini di una chiesa.
- Vidi scheletri
dalla testa nera, nascosti
- nei corridoi
delle scuole, iniettare veleni
- nelle
lampadine di giovani che non volevano
invecchiare.
- Vidi il sonno
di un popolo in fuga,
- tramutatosi
nel grigio fumo di un camino,
- oscurare le
coscienze di questo mondo che gira.
-
- Bruciò
il velo degli occhi cosparsi di
lacrime,
- volò
perduta la mia anima debole
farfalla,
- annegando
inesorabile nell'abisso
dell'impotenza
- schiacciata da
grattacieli senza scampo.
-
- Un giorno, un
uomo mi disse: - vedi,
- il mondo gira.
Fermati e aspetta.
- Tutto ti
passerà davanti.
-
- Chiusi gli
occhi per non vedere.
|
-
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|
- ALBO
D'ORO
- RISULTATI
EDIZIONE 1996 -
RISULTATI
EDIZIONE 1997 -
RISULTATI
EDIZIONE 1998 -
RISULTATI
EDIZIONE 1999 -
RISULTATI
EDIZIONE 2000 -
RISULTATI
EDIZIONE 2001 -
RISULTATI
EDIZIONE 2002 -
RISULTATI
EDIZIONE 2003
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