- Risultati
di concorsi
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- X
edizione Premio Letterario
Marguerite Yourcenar 2002
-
- Risultati
Sezione Poesia
Risultati Sezione Narrativa
La
Giuria della decima edizione del Premio Internazionale
di Poesia e Narrativa Marguerite Youcenar 2002 indetto
da Il Club degli autori, presieduta per la sezione
Poesia da Maria Organtini (Presidente del Cenacolo
poeti e artisti di Monza e Brianza), e per la sezione
Narrativa da Massimo Barile, dopo attenta valutazione
delle opere pervenute ha designato i dodici finalisti
di ciascuna sezione che sono diventati automaticamente
i designatori dei vincitori. Ciascun finalista
(contraddistinto da una lettera dell'alfabeto) ha
ricevuto una copia delle opere degli altri undici
finalisti e, dopo averle lette, ha espresso il suo
giudizio sulle opere degli altri concorrenti
elencandole in ordine di merito, escludendo se stesso
dalla classifica.
Ecco
quindi la classifica finale:
- SEZIONE
POESIA
1°
class.: Finalista I - Marilena
Rimpatriato
di Torino con Scrigno
di
silenzio.
Vince
la pubblicazione di un libro di 32 pagine
di cui le verranno assegnate 100 copie
gratuite - Targa di riconoscimento -
Attestato di merito - Pubblicazione del
testo premiato sulla rivista Il Club degli
autori - Pubblicazione su Internet per un
anno.
2°
class.: Finalista A - Pietro
Bellomo
di Bari con Passato.
Vince
la pubblicazione di un quaderno di 32
pagine di cui gli verranno assegnate 100
copie gratuite - Attestato di merito -
Pubblicazione del testo premiato sulla
rivista Il Club degli autori -
Pubblicazione su Internet per un
anno.
3°
class.: Finalista C - Alba
Filomena
Bove
di Trinitapoli (Foggia) con
Arida
Terra.
Vince
la pubblicazione di un quaderno
autocopertinato di 32 pagine di cui le
verranno assegnate 100 copie gratuite -
Attestato di merito - Pubblicazione del
testo premiato sulla rivista Il Club degli
autori - Pubblicazione su Internet per un
anno.
-
Vincono
la pubblicazione di un quaderno
autocopertinato di 16 pagine di cui
verranno assegnate 100 copie gratuite -
Attestato di merito - Pubblicazione del
testo premiato sulla rivista Il Club degli
autori - Pubblicazione su Internet per un
anno i seguenti autori:
4°
class.: Finalista G - Marimilia
Gastone
di La Spezia con Sorgenti
del Vara.
5°
class.: Finalista B - Fiorella
Borin
di Venezia con Non
so cosa resta di
te.
6°
class.: Finalista D - Enrico
Calenda
di Venezia Lido con Dove
il fratino
appiana.
7°
class.: Finalista M - Federico
Topa
di Brescia con Lontano
una casa.
8°
class.: Finalista H -
Paolo
Gherardi
di Gualdo Tadino (PG) con Lo
specchio.
9°
class.: Finalista F - Samuele
Frasi
di San Giovanni Valdarno (AR) con
Per
Elena.
10°
class.: Finalista E - Giovanna
De
Capitani
di Cusano Milanino (MI) con
Venezia.
11°
class.: Finalista L - Viviana
Rocca
di Genova con Il
nido.
12°
class.: Finalista N - Cosima
Zanni
di Vienna (Austria) con Le
torri
gemelle.
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- SEZIONE
NARRATIVA
-
- 1°
class.: Finalista L - Rossella
Milone
di San Giorgio a Cremano (NA) con
Grembi.
- Vince
la pubblicazione di un libro di 32 pagine
di cui le verranno assegnate 100 copie
gratuite - Targa di riconoscimento -
Attestato di merito - Pubblicazione del
testo premiato sulla rivista Il Club degli
autori - Pubblicazione su Internet per un
anno.
-
- 2°
class.: Finalista F - Davide
Ficagna
di Cerano (NO) con Il
trattato dei
sogni.
- Vince
la pubblicazione di un quaderno di 32
pagine di cui gli verranno assegnate 100
copie gratuite - Attestato di merito -
Pubblicazione del testo premiato sulla
rivista Il Club degli autori -
Pubblicazione su Internet per un
anno.
-
- 3°
class.: Finalista H - Valentina
Fonte
di Pordenone con Quasi
l'alba.
- Vince
la pubblicazione di un quaderno
autocopertinato di 32 pagine di cui le
verranno assegnate 100 copie gratuite -
Attestato di merito - Pubblicazione del
testo premiato sulla rivista Il Club degli
autori - Pubblicazione su Internet per un
anno.
-
- Vincono
la pubblicazione di un quaderno
autocopertinato di 16 pagine di cui
verranno assegnate 100 copie gratuite -
Attestato di merito - Pubblicazione del
testo premiato sulla rivista Il Club degli
autori - Pubblicazione su Internet per un
anno i seguenti autori:
-
- 4°
class.: Finalista A - Valentina
Bardi
di Galeata (FC) con Tesi
di laurea.
-
- 5°
class.: Finalista I - Biancamaria
Massaro
di Roma con La
penna
stilografica.
-
- 6°
class.: Finalista C - Bruno
Calò
di Napoli con Il
ladro.
-
- 7°
class.: Finalista G - Maria
Luisa
Fiorentini
di Parma con Ucciderò
l'arte.
-
- 8°
class.: Finalista D - Antonio
Cau
di Sassari con Il
volo.
-
- 9°
class.: Finalista B - Umberto
Bortolaso
di Mestre (VE) con La
strega.
-
- 10°
class.: Finalista E - Adriana
Festoso
di Cascina con Il
teatrino di
legno.
-
- 11°
class.: Finalista M - Veronica
Papa
di Chiavari (GE) con Acquerelli
notturni.
-
- 12°
class.: Finalista N - Speranza
Porcheddu
di Sassari con Bianca
creatura.
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- 1a
classificata
-
- Marilena
Rimpatriato
-
- Scrigno di
silenzio
-
- Dita di
carta
- Lambiscono
discrete
- Parole
pensate e mai dette.
- Vorrebbero
sottrarle alla mente
- Imprimerle
nel tempo
- Con
inchiostro nero
- Ma lo
scudo dei miei silenzi
- Custodisce
i segreti
- Come
possente forziere.
- Sparse sul
tavolo
- Pagine
bianche
- D'un
diario mai scritto
- Ch'eppur
m'è vivo dentro,
- Un diario
dai mille frammenti di tempo
- Dove
presente e passato
- Si
fondono,
- Si
confrontano,
- S'affrontano.
- Oggi
è venerdì,
- E mi
disseto di calde lacrime
- D'un
desiderio
- Confidato
alla stella cadente d'una sera
- Mai
avverato.
- Oh sera,
dolce sera
- Trapuntata
di malinconia
- Copri con
il tuo scuro velo
- L'illusione
di ieri
- Che ha il
sapore della rosa appassita
- Schiacciata
dal peso d'un libro.
- Pagine
bianche.
- Dita di
carta
- Vorrebbero
penetrare
- Lo scrigno
del silenzio.
- Parole
senza voce
- Vi muoiono
dentro.
-
-
|
- 2°
classificato
-
- Pietro
Bellomo
Passato
In
un rovescio di vita
l'eterno
rintoccare del silenzio
mostra
feroci profili di
impostori
le
muse di un sapiente
arrovellarsi.
Rotolano
in un crescendo
inconsistente
come
foglie trascinate a
mulinello
battiti
solo apparentemente tutti
uguali,
in
ognuno un inconfondibile
vibrato.
E
sai soltanto che la vita è
burla,
che
è cosa appresa da ben altri
saggi,
delle
parole rigetti il senso senza
esitare,
nulla
comprendi appieno, nulla
rifiuti,
tutto
risulta atteso solo in
sé,
un
meccanismo che inceppa i suoi
ingranaggi.
Dov'è
la strada, dove la sua
fine.
La
lingua da parlare è
sconosciuta,
è
una serie di suoni
gutturali
cui
ci ostiniamo a regalare un
senso.
Protozoi,
legami trivalenti,
nient'altro
che chimiche reazioni.
Più
facile sparire in un
momento
e
diventare la sabbia già
caduta
nella
metà inferiore della tua
clessidra.
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|
- 3a
classificata
-
- Alba Filomena
Bove
-
- Arida
terra
Le
ruvide mani parlano
segnate
da zolle cullate da pietre
nascoste
alla luce del sole.
È
un dialogo eterno
tra
forza e tenacia
che
rende aride distese di
campi.
Resiste
però saldo il
legame
e
sconfigge di tristi
stagioni
mancati
raccolti.
E
l'uomo continua a sperare
spaccando
con le mani ogni pietra
scavando
in fondo al suo cuore
cercando
nel rosso il suo sangue
che
scorre come linfa
a
dar vita alla terra.
E
accarezza con gli occhi il suo
mondo
spargendone
intorno l'affetto
così
la natura di vivi germogli
inonda
le immense campagne
con
perle di vita
e
il verde di giovani foglie
tenere
come fanciulli
vince
il rosso delle pietraie.
|
- 4a
classificata
-
- Marimilia
Gastone
-
- Sorgenti del
Vara
- Gioia
leggera, danza.
- Veste
questi giorni
- illuminati
e tersi.
- Scherza
tra i raggi
- del
sole
- questo
filo di vita.
- Distesa
osservo
- ragnatele
di cielo:
- rami
superbi ed esili
- giocano
con l'azzurro.
- Lontani
i rumori del mondo.
- Infinita
gioia cattura
- lampi
di luce.
- Gioia
leggera, danza.
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|
- 5a
classificata
-
- Fiorella
Borin
-
- Non so
cosa resta di te
-
- Non so
cosa resta di te,
- dei
tuoi sedici anni.
- La
terra conosce il segreto
- ma
è in cielo, la chiave.
- Io
serbo il ricordo del tuo primo
rossetto
- -
l'incerto segno sulle labbra d'albicocca
-
- e il
fermaglio come una farfalla
- sui
capelli lunghi, bruni,
- che ti
rendevano speciale.
- Chi ti
ha potuta amare, si commuove
- nel
sentire la mia voce
- - sono
le stesse note, in fondo,
- su una
bocca che un poco ti somiglia.
- Ti
somigliava, forse; ora di
meno.
- Tu non
hai fatto in tempo
- a
diventare grande.
- Sei
ancora lì, al primo
rossetto
- che
subito togliesti, perché ti
vergognavi.
- Rigiro
il tuo fermaglio tra le dita
- in
questo giorno di stupefatta
primavera
- e parlo
con te senza parole.
- Mi vola
via la sciarpa
- di seta
troppo lieve e brilla
- come
una pioggia d'oro.
- È
solo vento, dico,
- non sei
tu che ritorni.
-
|
- 6°
classificato
-
- Enrico
Calenda
-
- Dove il
fratino appiana
-
- S'incurva
schiumando l'onda
- sulla
sabbiosa riva, fra le ricurve
dune
- che
rimodella il vento, dove il fratino
appiana,
- muto
cercando il nido, con l'uovo che
l'aspetta,
- dove la
vita inverda e al sole poi si
secca
- (psicotrivello
affonda nella sconfitta vita,
- nel tuo
vincente esistere; il senso della
vita
- è
forse in sé, nel tuo turbato
attimo,
- nel
mentre che t'assale,
- nel
fiore che sboccia e che muore.
- La vita
è soffrire tuo padre
perduto,
- è
stretta la mano che ami,
- voluto
esistere aperto al tuo mondo,
- è
chiusa in se stessi angoscia,
- spanto,
selvaggio ardore,
- struggente
fervore, paziente
- costruire
cercando se stessi nel
sé
- e negli
altri, nel protratto soffrire.
- La vita
è forse un fiore
arrampicato
- sul
sasso, un ramarro al sole in un
prato,
- è
attesa nel mentre che esisti e che
muori
- sole
che esplode, macchia lunare,
- cellula,
sperduto errore,
- sperdersi
in un lungo sentiero, errare).
- Piccole
piante spremono
- minuscoli
brevi fiori, rosati e
cilestrini
- là
sulla sabbia che al vento
ripete,
- sulla
deserta duna,
- piccole
onde del mare.
-
-
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|
- 7°
classificato
-
- Federico
Topa
-
- Lontano
una casa
-
- Cerco
- nell'intimità
- della
luce d'una lontana finestra,
- il
profumo di uno sguardo di pane
- ed il
sorriso di una carezza di
legno;
- rubo
qualche attimo di confidenza
- da una
tremolante candela di parole;
- accarezzo
- il
precoce vagito
- di un
bimbo.
-
-
|
- 8°
classificato
-
- Paolo
Gherardi
-
- Lo
Specchio
-
- Guardarsi
allo specchio e vedersi
cambiati,
- fuori
diversi,
- e in
fondo sempre gli stessi,
- bimbi
in un ridente mattino di
gioco,
- uomini
al tramonto suadente di una sera
matura;
- forse
la storia del tempo che vola,
- sentimento
indeciso che tarda a sfociare,
- sogno
fantastico misto a
realtà,
- calda
speranza d'una notte d'estate,
- fresca
rugiada che desta la foglia,
- lieve
sussurro,
- resta
in disparte,
- gaio e
tiepido t'abbraccia,
- con
amore ti consola,
- ma
protetto da niente in un mondo
precario
- sai che
non c'è inizio né fine alle
lacrime di una gioia senza
ragione,
- e
continui a cercare per non perderti
mai.
-
-
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|
- 9°
classificato
-
- Samuele
Frasi
-
- Per
Elena
-
- Tu,
ricordo. Esile stelo
- dal
tempo reciso.
- Vestivi
di golf, jeans
- e
scarpette di tela.
- Forse
ti vergognavi a
- mettere
in mostra ciò
- che per
altre la Natura
- non ha
destinato.
- Ma
piacevi così:
- libera
da opinioni e dogmi.
- Tu mi
prendesti, e senza
- accorgertene
ero già caduto.
- L'innocenza
ci toccava
- e solo
la fantasia ci
- mandava
chissà dove!
- Fanciulli
in passaggio
- per
un'età infame.
-
- Poi mi
son perso.
- Per
ritrovarmi appoggiato
- a una
vecchia quercia
- attorniato
da lupi.
-
- All'improvviso
sei riapparsa
- ai miei
occhi. Pieni di
- allegria
s'abbatterono
- al
suolo sommersi di te.
- Soave
la faccia si contorse,
- all'istante
l'Io era col Tuo.
- Il mio
genio la bocca faceva
- tacere
e il silenzio è canto
- di
perdono. Ciao, fu quello
- che
uscì dalle tue labbra:
non
- destinato
a me. Gli occhi
- ritornarono
al cielo e
- il
frantumo del cuore sperso
là
- dove la
realtà è sogno.
Elena
-
-
-
|
- 10a
classificata
-
- Giovanna
De Capitani
-
- Venezia
-
- Merletti
sorgenti dall'acqua, Regina del
mare,
- realtà
di un sogno, musica e
passione;
- un
tango risuona nell'ampia
piazza,
- volute
di pizzo svettano al sole.
-
- Il
leone alato e glorioso, impera
dall'alto,
- tra
voli di colombi, stendardi e
campanili;
- tra
calli tortuose, come vene al
cuore,
- campielli
solitari e case antiche
- dai
portoni austeri.
-
- Palazzi
superbi, dove dame e cavalieri
- sfilano
regali in velluti e morbide
sete.
- Sotto
ponti e canali stupiti,
- gondole
nere, eleganti, trastullano il
cuore.
-
- Maschere
d'oro e d'argento, sole e luna
riflettono,
- canti e
follie, in mostra messaggi
d'autore.
- Bifore
e trifore occhieggiano sulla
laguna,
- cristalli
sinuosi, perle e rubini, smeraldi di
luce.
-
- Le
sfingi, dal Lido, scrutano
all'orizzonte
- il
mistero del giorno che muore,
- poi
rinasce col sole una nuova
Venezia,
- più
calda e preziosa, ma ahimè,
più antica.
-
- Non
affondare mia bella Signora
- sotto
il peso degli anni, ti prego,
- il
mondo ti cerca, il mondo ti
vuole.
-
-
|
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|
- 11a
classificata
-
- Viviana
Rocca
-
- Il
Nido
-
- Pagine
di memoria
- sotto
un lampione
- sfiorai
-
- e
polvere di sogno
- vi
trovai
- che
mi fece starnutire
- un
pensiero
-
- di
lacrime al miele di acerbe
risate
- tra
i banchi di scuola
- di
fantastici sentieri
- inondati
di luce
-
- e
sogni di gloria
- e
sospiri d'amore
- e
specchi nei quali
- crescevo
insieme all'incertezza
-
- del
futuro
- ma
lì era un nido
caldo
- la
mia protezione
- un
sorriso adulto
-
- la
mia sicurezza
- il
premio di tante fatiche
- la
lode
- la
punizione
- tra
chiacchiere e nubi di
fumo
- nei
bagni dai muri scritti di
giovinezza
-
- E
adesso le molteplici strade lo
smarrimento
- e
il premio un pezzo di carta sterile
muto
- la
punizione un angolo accogliente fuori dalla
porta
- non
più quel pezzo di
carta...
- E
polvere di sogno tra sentieri spinosi adesso
trasale.
|
- 12a
classificata
-
- Cosima
Zanni
-
- Le Torri
Gemelle
-
- Si leva
in cielo una gran fumata
- Sulla
città che s'è
svegliata
- E si
ode, disperato, un pianto
- È
dei vicini della porta
accanto.
-
- Nessuno
sa più che cosa succede
- Piovono
uomini sul marciapiede
- Che
volan leggeri come farfalle
- Ma sono
sassi che cadono a valle.
-
- Una
nube cala su strade e palazzi
- Avvolgendo
i tetti ed i terrazzi
- Ricoprendo
uomini, donne, ragazzi
- Ed ogni
cosa... è roba da
pazzi!
-
- Su ogni
creatura animata piove
- Neve
leggera e sull'asfalto ricade
- Cadono
vetri, una pioggia di spade
- Trafiggono
chi corre nelle strade.
-
- Come
una gran colata di lava
- La
gente in strada si riversava
- E
mentre il fuoco le torri
divora
- Noi ci
chiediamo se vivremo ancora.
-
- Piove
la polvere da quasi un'ora
- La
porta il vento su ogni dimora
- È
diventato bianco l'asfalto
- Detriti
lo coprono come un manto.
-
- Erano
così alte e così
snelle
- Di
notte scintillavan come stelle
- Ora
c'è rimasta solo una gran
via
- Dove
recitare: '... e così
sia.'
-
-
|
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